Archive for the ‘I corpi di Silvio Berlusconi’ Category

La costruzione della prova

20 dicembre 2013

di giuliomozzi

Leggo questo articolo dell’Ansa e ne estraggo questo passaggio:

Capriotti, il 9 aprile scorso, ha riferito ai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock che, in occasione di un soggiorno a Panama, secondo quanto riferitogli da Lavitola, quest’ultimo “aveva procurato, come avvenuto in Brasile, delle ragazze ‘mercenarie’ per il presidente del Consiglio Italiano”. Capriotti sostiene inoltre che l’imprenditore Mauro Velocci gli disse che “aveva poi sottratto a Lavitola, duplicandoli, dei video a luci rosse riguardanti tali incontri, video che Lavitola stesso gli aveva girato di nascosto”. Secondo Capriotti, Velocci disse anche di essere in possesso di video che riprendevano il presidente di Panama, Martinelli, intento ad assumere cocaina. “Io non ho però, mai visto tale video – ha dichiarato – so che Velocci si sentiva molto potente dopo avere svuotato i computer e i telefoni di Lavitola”.

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Qualche fotografia (anche mancante) di Silvio B.

28 novembre 2013

di giuliomozzi

Un’occhiata ad alcune prime pagine di quotidiani. Non per leggere gli articoli – gli articoli, si sa, non servono a nulla – ma per guardare le fotografie. (L’occhiata è stata data oggi, 28 novembre, alle 6 di mattina circa; ieri sera la notizia era dappertutto, ma collocata alla come viene viene). I più perfidi, al solito, sono quelli di Le Monde. Che in prima pagina mettono una bella foto malinconica, di quelle da Viale del tramonto:

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Ma se uno clicca per leggere l’articolo, gli fanno vedere La Bestia:

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E’ per sempre

19 settembre 2013

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“Io sarò sempre con voi, al vostro fianco, decaduto o no”. (Vedi il testo. Vedi l’immagine).

Feticismo di Stato

20 gennaio 2011

di Marco Mancassola

“La cosa che mi sconvolge”, confessa un amico trentenne commentando le notizie degli ultimi giorni, “è l’idea che alla sua età si possa essere ancora così lontani da una qualche forma di pacificazione. Lui e il suo amico Fede, un settantacinquenne e un ottantenne, in quel teatrino sessuale tutte le sere, come se fossero costretti, come una macchina infernale, senza sosta e senza fine.” È anche in questo senza fine, in questa idea di prestazione disperata e replicata all’infinito, che può stare la portata politica della bulimia senile-sessuale del premier.
La sessualità e il potere ridotti entrambi a esercizio senza termine, macchina infernale che non lascia tregua. Ancora una volta, Berlusconi non è un’anomalia ma il compimento della natura intima di un sistema. Un iperliberismo parossistico, spettacolare, criminale, piduizzato, strutturalmente bisognoso di eccesso. Senza fine nel senso di privo di conclusione, sfiancante, nonostante la sua crisi che a sua volta diventa sistema, macchina infinita – e nel senso di ormai senza scopo, oltre quello del proprio automantenimento e della performance sfrenata, sempre più distruttiva. A suon di corruzione o di apposite pillole.

Continua a leggere l’articolo nel blog di Marco Mancassola.

Leggendo i giornali di oggi, 12/11/2010

15 novembre 2010

di Dario Voltolini

[Questa nota di Dario Voltolini è apparsa il 12 novembre scroso in Il primo amore. gm]

Mi ha colpito, molto più di quanto mi aspettassi, una dichiarazione che ho letto oggi su La Stampa, mentre sfogliavo le pagine dei quotidiani dedicate agli affari politici interni. L’articolo è a firma di Fabio Martini, a pag. 3. Titolo: Per Fli e Casini mai più Berlusconi a Palazzo Chigi (qui).
In chiusura Martini riporta tra virgolette questa affermazione di Bruno Tabacci: “Questo è un Paese crudele, che per mondarsi delle proprie colpe, una volta che Berlusconi è caduto, è capace di accusarlo di nefandezze inaudite”.
“Questo è un Paese crudele” temo che sia una frase molto vera. La appunto qui, come promemoria per i prossimi giorni, o mesi, e – temo – anni.
Non so se i Paesi abbiano una psiche, come gli individui. Ma nel caso ce l’avessero, certo l’Italia sarebbe un caso clinico di non poco conto. E mi domando quale sia la struttura di questa sua psiche, e se ci siano cure.
Non so perché proprio questa, di tutte le frasi che ho letto, mi abbia così messo all’erta. So solo che, ai tempi del sesso orale nella stanza ovale, tra me e me provavo una sorta di orgoglio e senso di superiorità pensando che noi non eravamo così ipocriti come loro.
Che anche sotto questo aspetto ci abbiano colonizzato?

Il teatro triste della virilità

3 novembre 2010

Caro Presidente Berlusconi,
il tempo delle barzellette è finito. Non perché noi di sinistra non sappiamo ridere, ma perché il tuo umorismo, il tuo avanspettacolo permanente, il tuo teatro della virilità, mettono tristezza, sembrano i titoli di coda di un film finito male, vengono percepiti come comportamenti insieme smodati e patetici. Le tue barzellette non possono far ridere un Paese che è stremato, impoverito, spaventato, precarizzato, abbandonato. Ed è imbarazzante il fatto che la contesa politica debba avere per oggetto ninfe, escort, festini a luci rosse, non perché noi stiamo violando il tuo diritto alla privacy ma perché tu da troppo tempo stai violando i limiti che la legge e il buon senso impongono a chi ricopre ruoli pubblici di primo piano. […]

Continua a leggere (oppure ascolta) la “videolettera” di Nichi Vendola.

L’oggetto del desiderio

28 luglio 2010

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Un popolo di scrittori

17 marzo 2010

Clicca per leggere la presentazione del libro nel sito del Popolo della libertà.

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13 gennaio 2010

di Umberto Casadei

Berluconi! Fai Gesù! Non sprecare l’occasione! Non sprecare ancora un’altra occasione. Non capisci? Tu solo puoi. Tu solamente. Per come sei. Non sarebbe stato possibile altrimenti. Così come sei. Solo tu puoi. Fallo, per carità di Dio. Smettila di simulare e fallo. Fai la cosa per cui sei. Fai la cosa! Fai Gesù. Vai dai poveri. Vai dai mafiosi. Vai dai derelitti e dai corrotti, vai dove c’è malattia, vai dove c’è astinenza, vai dove c’è fame, vai dove c’è dolore, vai dove c’è bisogno, dove necessità regna, dove malaffare signoreggia, dove violenza gode, dove stupro è legge, porta l’amore, porta l’amore, porta la forza sovversiva dell’amore e fai ciò che tu solo puoi fare, ciò che solo a te è dato fare, porta un’atomica d’amore, fai dell’universo un olocausto d’amore. Non sprecare, non sporcare ancora un’ennesima occasione. Dicono di te che sei idiota, ma non è vero. Dicono di te che sei un genio, ma non è vero. Smonta dalla macchina con la faccia spaccata. Smonta dalla macchina. Smonta e cammina. Cammina con la faccia spaccata e allunga la mano, togliti la giacca, mettila sulle spalle dell’uomo con il cane, ha la tua età ma è un vecchio, capisci?, la solitudine tu la conosci, è solo, vedi?: ha cane, attende al semaforo, non ci capisce più un cazzo con quei cicalini, cosa aspetti? [continua]

Martiri del nostro tempo

17 dicembre 2009

A sinistra, Silvio Berlusconi. A destra, Stefano Cucchi.

Il corpo ferito del Capo

14 dicembre 2009

La follia ha sempre metodo, e più di una ragione. Chi ha scagliato l’oggetto contro il Presidente del Consiglio, Massimo Tartaglia, voleva violare il corpo del Re, un corpo sacro, che diventa tale attraverso l’investitura del potere, i rituali della vestizione, le cerimonie della proclamazione, il culto che lo circonda.

Leggi tutto l’articolo di Marco Belpoliti in Nazione indiana, qui.

Un corpo così evidente

14 dicembre 2009

Non ho memoria sinceramente di un altro corpo entro tessuti politici e di potere, così tanto evidente. Così tanto (pre)potente, così tanto forte da imprimersi tra menti e carni.

Leggi l’articolo di Barbara Gozzi, qui.

Tecnicamente immortale

14 dicembre 2009

[…] Per combattere i mostri rischiamo di diventare mostri noi stessi, di colpire fisicamente, di lasciarci andare alla rabbia sfrenata da piazza. Ma nessuno di noi vuole essere un mostro. Nessuno di noi, me lo auguro, vuole trasformarsi in un violento.
Così, in quel colpo a Silvio Berlusconi c’è tutta la vergogna per cosa rischiamo di diventare, e cosa più odiamo nel profondo. […]

Leggi l’articolo di Giorgio Fontana, qui.

La solitudine di un uomo

14 dicembre 2009

Ha lo sguardo di un bambino attonito. È un attimo di pura straziante nudità. Spunta di nuovo fuori dalla macchina, il viso lacerato. Colui che ha fatto del suo viso un logo onnipresente sembra volersi esporre anche adesso, ancora una volta, si guarda intorno con smarrimento e resta sotto i flash dei fotografi, per alcuni infiniti attimi. Lo spettacolo di uno dei corpi più esibiti del mondo si rovescia in drammatico spettacolo di sangue.

Leggi tutto l’articolo di Marco Mancassola nel suo sito, qui.

La folla

13 dicembre 2009

di giuliomozzi

[Per interessanti novità su questo argomento (maggio 2010), vedi questo articolo qui in Repubblica e il mio commento qui. Di tenore simile il commento di Lucio Angelini, qui.]

Tutti i miei auguri a Silvio Berlusconi: che non abbia niente di grave, che il male gli passi presto, e che gli passi pure lo spavento.

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Che cosa cercano coloro che arrivano a vibrisse attraverso Google?

4 dicembre 2009

Visitatori giunti a vibrisse via motori di ricerca: le chiavi di ricerca.

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Il maschio ideale: assertivo

25 ottobre 2009

Il prossimo, domani.

Il maschio ideale: muscolare

24 ottobre 2009

Il prossimo, domani.

Il maschio ideale: sofisticato

16 ottobre 2009

Il prossimo, domani.

I corpi di B.: destrutturato

23 settembre 2009

belpoliti

Il prossimo, domani.