[Queste righe vengono da un articolo apparso ieri 27 luglio 2010 nel quotidiano Il Foglio].
[…] Berlusconi è un uomo brutto, anziano, narcisista (lo dico io che, a mia volta, sono un uomo brutto, anziano, ancorché meno del premier, narcisista, pur se non quanto Berlusconi). Per una siffatta persona l’imperfezione dei propri tratti fisici e la loro decadenza, l’usura del tempo e l’infiacchirsi e l’inflaccidirsi del corpo sono alla lettera insopportabili. E l’altrui imperfezione è una sorta di rimprovero costante che richiama crudamente la propria. Per una siffatta personalità, Rosy Bindi è alla lettera insopportabile: non è facile sopportare, appunto, la serenità matura con la quale gestisce la propria immagine e, ancor prima, comunica una relazione equilibrata col proprio corpo (impresa ardua per chiunque, bello brutto e così così). Invece, in Berlusconi, tuttlo rivela un rapporto nevrotico, al limite del patologico, col proprio corpo: una insoddisfazione profonda, una incontinenza non placabile, un disagio perenne. In questo senso, effettivamente, Berlusconi ama Rosy Bindi, dal momento che ama in maniera struggente ciò che Rosy Bindi rappresenta (ovvero quel rapporto equilibrato col proprio corpo). E Rosy Bindi è davvero l’oggetto del desiderio di Berlusconi: tanto più desiderabile, e dunque nominabile e invocabile, quanto più inafferrabile. Ricordate la risposta della Bindi alla frase del premier, durante “Porta a porta”? “Non sono a sua disposizione”. Irraggiungibile, cioè. […]
Tag: Luigi Manconi, Rosy Bindi
28 luglio 2010 alle 12:36
acuto. tuttavia mi sento di fare una correzione assai pedante, non pleonastica spero, per chi s’intende di psicanalisi. la bindi è il desiderio di berlusconi, e non il suo oggetto del desiderio.
28 luglio 2010 alle 14:23
Personalmente, poi, ho visto la Bindi da vicino, e non è affatto brutta. Anzi, mi ha dato l’impressione di una persona curata, ma che non fa della sua immagine una ossessione. Come dice l’autore del post, ha un sano rapporto con se stessa. Mica è poco.
28 luglio 2010 alle 16:48
Divertente, ma non è così. Berlusconi ha un’immagine aziendale della donna. Deve essere una specie di segretaria, bella, patinata, appariscente, effervescente e che la dà spesso. Sarà considerata brava solo se dirà sempre di sì al capo. Molte donne del PDL seguono questo schema. Vedere la Prestigiacomo, la Carfagna, la Brambilla, la Ceccacci, la Santanchè, la Gelmini, la Santa Maria Goretti (che però non la dà!)… Berlusconi non può proprio comprendere (non si capacita) perché Dio abbia permesso l’esistenza di una come la Bindi che in sovrappiù è anche colta e intelligente.
29 luglio 2010 alle 08:18
concordo con manconi, bindi Lo disturba perchè fuori dai suoi parametri e catene e Lui non riesce a darsene ragione