Il ritorno di Mario Pomilio, romanziere europeo (da lunedì 26 ottobre )

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di Demetrio Paolin

Mario Pomilio

Mario Pomilio

Più o meno a maggio di quest’anno avevo tra le mani la copia della nuova edizione del Quinto Evangelio (L’orma editore, 2015) di Mario Pomilio; nella mia libreria facevano mostra di sé la ristampa de Il nuovo corso (Hacca, 2014) e di Scritti cristiani (Vita e pensiero, 2014). E mentre ero indeciso su come scrivere, qui in vibrisse, mi è capitato di leggere un’affermazione di Giulio Mozzi sul suo profilo di facebook che diceva più o meno che il Quinto Evangelio era il più bel romanzo italiano del dopoguerra. Alla sua affermazione mi venne solo da dire: Dio mio, sì! Giulio ha ragione.

La letteratura, sappiamo, non è una classifica di calcio, ma spesso è utile cercare di stabilire un qualche ordine di grandezza, cercando – in parole povere – di fornire una sorta di canone dei testi. E sicuramente il romanzo di Pomilio, ma sarebbe meglio dire la sua opera, dovrebbe essere contemplato al suo interno. In realtà, però, dell’autore abruzzese si è parlato poco o niente, relegandolo al ruolo marginale nell’economia della nostra storia letteraria.

Per questo motivo in quel giorno ho pensato di scrivere una breve mail a tre amici, scrittori e lettori forti dell’opera pomilana, dicendo loro che volevo provare a costruire sul Quinto Evangelio e sull’opera di Pomilio non una semplice recensione o saggio ragionato, ma qualcosa di più.

Gli amici in questione erano Giulio Mozzi, Alessandro Zaccuri e Gabriele Dadati e il qualcosa in più che avevo pensato e immaginato è quello che leggerete nei prossimi giorni qui sul sito di vibrisse ovvero una sorta di convegno on line dal titolo Il ritorno di Mario Pomilio, romanziere europeo, in cui scrittori, critici, teologi e giornalisti sono stati chiamati a scrivere un loro contributo.

Quello che abbiamo chiesto ai partecipanti in questione era di lavorare su Pomilio e la sua opera in piena libertà, non avendo nessun vincolo di lunghezza, di tipologia di scrittura o di taglio, con l’idea di poter far iniziare a conoscere e approfondire l’opera di questo grande scrittore a 40 anni appunto dalla pubblicazione del suo romanzo più importante (Il Quinto Evangelio è del 1975).

Tutte le persone si sono prestate con grande generosità, come ovvio sono state fatte delle scelte su chi chiamare e chi no. Per chiarezza declino subito il modo seguito per decidere le persone da coinvolgere. Io e i mei tre interlocutori (e con l’aiuto prezioso degli editori che hanno ri-pubblicato Pomilio e che qui ringrazio) abbiamo avuto alcuni scambi di mail, dove abbiamo stilato una lista di nomi che secondo noi potevano dire qualcosa di nuovo e interessante su Pomilio, li abbiamo contattati e molti di loro hanno accettato.

I saggi che leggerete nei prossimi giorni su vibrisse (da lunedì 26 ottobre 2015) vogliono quindi rispondere a una domanda provocatoria, che noi ci siamo posti, a cui ognuno ha risposto in modo diverso. La domanda è semplice: “Esiste un caso Pomilio?”. Cioè: quali sono i motivi per cui uno degli scrittori più innovatori e profondi del secondo dopoguerra non gode della fama che dovrebbe? Perché le antologie e le storie della letteratura faticano a mettere a fuoco la sua opera?

I temi che i contributi metteranno in evidenza sono molti e tutti non fanno che confermare la sua modernità: penso al rapporto con la grande tradizione del passato (Manzoni), oppure il confronto con le realtà della modernità (il Concilio Vaticano II, l’idea di uomo dopo la Seconda guerra mondiale), senza contare il confronto con gli altri grandi scrittori a lui contemporanei (Pasolini, Prisco), e l’influenza che la sua opera ha avuto su scrittori successivi (il romanzo postmoderno) o le consonanze impreviste (Carrère).

È questo un periodo di anniversari, i 40 anni dalla morte di Pasolini, i 30 da quella di Calvino. Entrambi questi scrittori sono stati ricordati e nuovi studi e interventi sono stati fatti sulla loro opera: l’idea che pare formarsi, nel dibattito culturale, è che la nostra letteratura debba passare o da Calvino o da Pasolini. Io credo che ci possa essere una terza opzione ovvero quella di Mario Pomilio e della sua opera, è questa una mia suggestione che nel leggere i diversi contributi mi si è rafforzata e che pongo qui come una questione aperta.

Mi si consentano alcune notazioni sul convegno in sé: ovviamente quello che stiamo facendo è un esperimento, per questo ringrazio Giulio per l’ospitalità e ringrazio Melissa Minò che ha curato la redazione dei testi. I vari interventi verranno distribuiti nell’arco di questi giorni, ho chiesto ai partecipanti di contribuire e continuare il dialogo nei commenti, in modo che questo convegno diventi un’occasione di partecipazione e di condivisione. Nei limiti del possibile credo che ognuno lo farà. L’idea finale è quella di raccogliere i diversi contributi, anche tenendo conto delle suggestioni che potranno nascere nei commenti, e di farne una pubblicazione on line.

Vi ringrazio per l’attenzione.

* * *

Questo il calendario del convegno.

lunedì 26 ottobre 2015
– Gabriele Frasca: “La parola e le catene (editoriali)
– Enrico Macioci: “Che cos’è il Quinto evangelio?
– Mirko Volpi: “La Colonna Infame di Mario Pomilio e la moralità della filologia

martedì 27 ottobre 2015
– Sandro Campani: “Il quinto evangelio
– Giuseppe Lupo: Mario Pomilio, uno scrittore né apocalittico né integrato
– Andrea Caterini: I santi del purgatorio: Betocchi, Pomilio e la forma-di-vita

mercoledì 28 ottobre 2015
– Mario De Santis: “Tramandato per secoli, sparito negli anni ʼ80. Il quinto evangelio tra finzione narrativa e realtà editoriale
– Donatella Trotta: “Leggere (e rileggere) Mario Pomilio oggi, nei frammenti di un’amicizia
– Emanuele Trevi: “Una lapide in via del Babuino

giovedì 29 ottobre 2015
– Simone Gambacorta, “La compromissione inevitabile. Un possibile rapporti tra due romanzi di Mario Pomilio
– Demetrio Paolin: “Appunti su Mario Pomilio, Il quinto evangelio
– Tommaso Ottonieri: “Meta mobile

Venerdì 30 ottobre 2015
– Renato Minore: “Due o tre cose su Pomilio e Teramo
– Andrea Ponso: “Mario Pomilio, Il Quinto Evangelio. Alcuni appunti teologici
– Alessandro Zaccuri: “Nessuno andrà senza perdono. L’Evangelio di Pomilio, il Regno di Carrère

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7 Risposte to “Il ritorno di Mario Pomilio, romanziere europeo (da lunedì 26 ottobre )”

  1. Roberto Says:

    Grande operazione, complimenti. Finalmente.

  2. anna maria bonfiglio Says:

    Molto interessante, come lettrice ho trascurato Pomilio, questo sarà un motivo per conoscere uno scrittore che forse ho sottovalutato. Grazie, Demetrio

  3. Lorenzo Marchese Says:

    una splendida iniziativa per un libro che meriterebbe più attenzione. I nomi dei partecipanti mi attraggono, seguirò senz’altro. grazie

  4. marisasalabelle Says:

    Ho letto Il quinto evangelio tanti anni fa, anzi, credo di averlo tuttora, in qualche anfratto della mia libreria. Un libro veramente bello. Complimenti per la vostra iniziativa!

  5. Elianda Says:

    Grazie! una bella iniziativa. Non conoscevo Pomilio. Questa è un’occasione per leggerlo!

  6. Annalisa Pomilio Says:

    Grazie mille a tutti voi! Mi sembra che il convegno stia prendendo sempre più corpo, con interventi tutti di grande interesse.

  7. Mario Palma Says:

    Finalmente, era ora!

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