di giuliomozzi
Mi capita sott’occhio (è sulla copertina di un suo libro) una breve poesia di Patrizia Cavalli:
Se ora tu bussassi alla mia porta
e ti togliessi gli occhiali
e io togliessi i miei che sono uguali
e poi tu entrassi dentro la mia bocca
senza temere baci disuguali
e mi dicessi: «Amore mio,
ma che è successo?», sarebbe un pezzo
di teatro di successo.
Questo testo è, tecnicamente, un madrigale. La forma madrigale ha avuto due vite: all’inizio, nel Tre-Quattrocento, era quasi una strofa isolata di ballata, composta in genere da due terzine e da un distico finale a rima baciata. Nel Cinquecento e poi, il madrigale diventa una forma di poesia sempre breve, mista di endecasillabi e settenari, rimata liberamente, spesso leggera o galante nei contenuti.
Allora: mi capita sott’occhio questo madrigale di Patrizia Cavalli e mi viene in mente che, vista la curiosità destata dai sonetti dei Tipi umani, si può forse cominciare un altro gioco (senza far finire l’altro).
La proposta è dunque:
1. madrigali,
2. che comincino tutti con lo stesso verso iniziale di Patrizia Cavalli (“Se ora tu bussassi alla mia porta”),
3. d’argomento amoroso o affettivo (magari girato in comico, ma pur sempre amoroso o affettivo),
4. piena libertà di riusare via via rime o parti dei madrigali già pubblicati.
Se volete partecipare al gioco, speditemi il vostro madrigale, scrivendo nella riga dell’oggetto: Madrigali della porta.
Tag: Patrizia Cavalli
24 giugno 2013 alle 18:42
[…] Mozzi ha proposto questa cosa a partire da un verso di Patrizia Cavalli, e io ho proposto il madrigale che avete appena letto, […]
24 giugno 2013 alle 21:11
[…] avevo mai pensato di provare a scrivere un madrigale, fino a stamattina, quando ho letto di questo nuovo gioco, sempre su Vibrisse (sempre sia lodato). Ci ho provato, con questo risultato, che riporto anche […]
24 giugno 2013 alle 23:42
bellissimo! ho aperto vibrisse e ho trovato 8 madrigali “Se ora tu bussassi alla mia porta”. mi piace molto.
25 giugno 2013 alle 05:08
Ma i versi corti sono ottonari, non settenari.
26 giugno 2013 alle 08:48
[…] Ecco le semplici istruzioni: https://vibrisse.wordpress.com/2013/06/24/madrigali-della-porta-0/ […]
26 giugno 2013 alle 12:38
Se ora tu bussassi alla mia porta
con mani coperte di foglie
ti penserei figlio mitico della terra
e sconosciuto alla vita ti prenderei
fra le braccia e crederei di amarti
crederei ai baci chiudendo ogni luce
fuori, sentirti e non sapere del domani
il correre delle ore come alani.
grazie an ma
26 giugno 2013 alle 12:54
…dal dubbio alla ragione…ho trovato la porta giusta…ciao Giulio
28 giugno 2013 alle 11:19
[…] I Madrigali della Porta di Giulio Mozzi. Qui le istruzioni […]
29 giugno 2013 alle 19:07
Se ora tu bussassi alla mia porta
in quell’attimo sarei da un’altra parte.
Ma dove? In viaggio con lui. Partita prima che tu arrivassi
non sapevo che a quell’uscio bussavi tu.
Seduta su un sasso, lui alla sponda,
non aspettavo né il torvo tocco della nota
né la foce persa a grimaldello,
solo un desto sonno; spensierato per noi.
Nella toce biada la lanterna è spenta, e
nemmeno la rugiada brilla lungida, ratta.
Tu bussi ancora e non sai, da quell’ultimo tocco, che
la porta è rotta, e il buso del chiavistello affondo.
7 luglio 2013 alle 11:40
[…] piccolo contributo al gioco ideato da Giulio Mozzi. Pubblicato qui, al numero 64 (come il doppio dei miei […]
7 luglio 2013 alle 14:31
[…] i sonetti dei Tipi umani e i Madrigali della porta, Giulio Mozzi ha invitato i lettori del blog Vibrisse a cimentarsi con il rondò. Questo è il […]
21 agosto 2013 alle 15:48
[…] (I madrigali della porta sono un gioco proposto, qualche tempo fa, da Giulio Mozzi sul blog Vibrisse, al quale avevo partecipato con questo componimento e con questo.) […]
23 settembre 2019 alle 09:41
Se tu ora bussassi alla mia porta
Ti aprirei felicissima, o figlia bella
E ti stringerei lietissima fra le braccia
Se tu ora bussassi alla mia porta
Spalancherei la porta, o figlio dolce
E felicissima ti bacerei sulle guance
Se allora giungesse vostro padre, mio dolce
Amante, lietissimo vi abbraccerebbe