“La caduta”, di Giovanni Cocco

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di giuliomozzi

[L’editore Nutrimenti mi aveva chiesto di scrivere un testo per la quarta di copertina del romanzo di Giovanni Cocco La caduta. Per ragioni varie – anche per far posto a un elogio firmato da Raul Montanari – il mio testo è stato ridotto. Questo è l’originale. gm]

Un uomo è solo in una notte di Capodanno. Bussano alla porta. È un ragazzo. Dice: “Sono tuo figlio”. Padre e figlio fanno amicizia. Poi il padre si ammala, muore, e resta il figlio. Questa storia incornicia il coacervo di storie che costituisce La caduta, e significa: quando conoscerai il Padre, egli morirà; quando verrà a trovarti il Figlio, tu morirai.
La caduta è un romanzo di nascite, di figli, di adolescenti gettati nel presente dell’Occidente che cade: le rivolte nelle banlieue parigine, New Orleans sommersa dalle acque, le convulsioni della finanza globale, la gestione criminale del territorio in Campania; ciascuna storia legata all’altra da sottili rimandi narrativi, dal ricorrere di immagini (tenete d’occhio, ad esempio, la croce tatuata sul collo d’un ragazzo), dall’impianto biblico del tutto. I padri muoiono, in queste storie, ma i figli restano.
La caduta altro non è se non un romanzo biblico: un romanzo nel quale soffia l’epos che possiamo trovare nel libro della Genesi (e Genesi è il titolo del ciclo del quale La caduta è il primo passo) o nei Profeti. Non è certo un romanzo devozionale (anzi, proprio come la Bibbia, è pieno di violenza gratuita).
Giovanni Cocco ha capito che cosa ha fatto grande nel Novecento il grande romanzo americano – la memoria biblica, appunto, sempre presente, da Faulkner a McCarthy o DeLillo – e ha tentato di dare finalmente all’Italia, il paese più cattolico del mondo, un romanzo della stessa specie.
Quanta ambizione! Ma Cocco ha ragione a essere ambizioso: perché il suo romanzo è bello.

La caduta è in libreria da una settimana. Vedi le recensioni apparse finora: nel Corriere della sera, nel Sole 24 ore, ne Il Giornale, nell’Avvenire, in Rolling stone, in L’Unità.

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7 Risposte to ““La caduta”, di Giovanni Cocco”

  1. Lucio Angelini Says:

    Non vedo l’ora di leggere il libro, che a Venezia non è ancora arrivato. Sta ricevendo moltissima attenzione. Buon segno. In bocca al lupo a Giovanni.

  2. Giulio Mozzi Says:

    E il tuo amato Kindle, Lucio?

  3. Lucio Angelini Says:

    Per Giovanni voglio il cartaceo.

  4. GattoMur Says:

    Giovedì 7, ho visto, ne parlano a Fahrenheit su Radio3.

  5. virginialess Says:

    Invitante l’impianto biblico del romanzo ed efficace la presentazione. Mi si permetta: trovo fastidiosa l’espressione “altro non è se non “!

  6. Andrea C. Says:

    Appena preso in versione Kindle!

  7. GiusCo Says:

    Cocco me lo ricordo preso a male parole sui lit-blog di giro quando trollava col suo nick di battaglia. Forse era un ribollimento creativo e i veri troll, stalentati, sono quelli che lo prendevano a male parole. Mi fa piacere la sua emersione, cerchero’ di leggere il libro. Saluti.

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