di giuliomozzi
Le Lodi sono vive, e lodano insieme a noi. Alessandra Celano e io abbiamo lavorato duramente in questi giorni, e la promessa raccolta totale delle Lodi è ora disponibile:
Se chi ha partecipato al gioco ha voglia di rilanciare questo post dalle proprie postazioni nei social network: grazie.
Adesso, tre cose:
1. Il file si chiama “prima edizione”, e così è scritto anche in copertina. Vi preghiamo di segnalarci errori eccetera; eventualmente aggiorniamo l’edizione;
2. Se ci fosse una buon’anima capace di e disponibile a trasformare questa raccolta in un libro digitale (ePub, e magari anche nel formato per Kindle), noi a questa buon’anima saremmo eternamente grati (e spediremmo un salame buono): non sùbito, ovviamente, ma dopo che un po’ di correzione sarà stata fatta;
3. E poi c’è il gioco al massacro. Da questa raccolta totale noi vorremmo estrarre fior da fiore, allo scopo di costruire un libretto un po’ più agile (questo, a stamparlo, farebbe 300 pagine!) e un po’ più sicuro qualitativamente, da proporre agli editori. Pertanto vi invitiamo a votare. Per ora, vi chiediamo di segnalare (qui sotto, nei commenti) i tre componimenti secondo voi migliori nella sezione intitolata “Tra capo e collo”. Se riuscite anche a dire perché sono secondo voi i migliori, grazie. (Non ci interessano, invece, segnalazioni negative). Non ci riterremo vincolati dal voto popolare, ma sicuramente ci sarà utile per capire meglio.
Avanti!
17 ottobre 2013 alle 08:30
L’ha ribloggato su cronacadiunavitaintimae ha commentato:
Un cervello da votare! Andate, se potete, sul bellissimo blog di Giulio Mozzi per votare (se volete) un mio componimento…
17 ottobre 2013 alle 08:40
Ciao,
ho notato che non funzionano i link agli articoli presenti nell’introduzione, a pagina 8 del file pdf. Sempre che le parti di testo colorate d’azzurro e sottolineate siano link.
marco
17 ottobre 2013 alle 08:51
Che emozione rileggersi nel testo collettivo! Certo, davanti a certe magnifiche composizioni ci si sente fuori luogo, ma va bene anche cosí! Allora grazie a Mozzi e Celano e a tutti i poeti per l’erculea fatica e il final risultato.
17 ottobre 2013 alle 09:18
Io proprio non riesco a scegliere… Dopo averne scelti ben 7 mi sono accorta che ero solo a metà dell’opera: ho rinunciato. Provvedo, in compenso, a rilanciare il post.
17 ottobre 2013 alle 09:52
Mi offro per confezionare un epub con indice dinamico
17 ottobre 2013 alle 10:01
Grazie, Marco. Però non so come rimediare. Nella seconda edizione metterò gli indirizzi delel pagine per esteso.
Grazie, donna camèl.
17 ottobre 2013 alle 10:05
L’ha ribloggato su adrianalibrettie ha commentato:
Votate le tre poesie che vi piacciono di più!
17 ottobre 2013 alle 10:06
Ma, Adriana, per ora solo le tre poesie “tra capo e collo”.
17 ottobre 2013 alle 10:10
OK! Aggiorno subito!
17 ottobre 2013 alle 10:15
ad una prima lettura ho visto che a pag. 35/36 sono riportati i testi di Mary Carol e Adriana Libretti (rispettivamente I denti / Gli incisivi) che erano già stati inseriti a pag. 26/27.
ne ho individuate otto tra capo e collo..troppe..vedo di sfoltire
17 ottobre 2013 alle 10:21
ah, l’immagine è azzeccatissima!
17 ottobre 2013 alle 10:25
L’ha ribloggato su iCalamarie ha commentato:
Un gioco, è solo un gioco, e parteciperò leggendo e votando (gli altri partecipanti). Ma se la mia canzone breve “Le corde vocali (la voce)” avesse qualche riscontro positivo, ne sarei felice. 🙂
17 ottobre 2013 alle 10:30
L’ha ribloggato su CALLIOPE IN PIGIAMA.
17 ottobre 2013 alle 10:36
Allora in Tra capo e collo io scelgo queste quattro:
Adriana Libretti, Lo sguardo dello skipper
perche’ e’ conciso e suggerisce invece di dire
Mery Carol, I denti e Sara Sta, Le barbe
perche’ invece di adattare le rime alla necessita’ di farne un testo, sono due di quei testi rari che vengono generati dalle loro stesse rime e per questo con esse sono tutt’uno
Adriana Libretti, Gli incisivi perche’ ha struttura e la sa nascondere
17 ottobre 2013 alle 11:39
Anna Martinenghi, La barba
per quel ‘faccia di panna’
Sara Sta, Le barbe
perchè mi piace la forma scelta, l’elenco, la ripetizione
Stefania Sorbara, La guancia
perchè ne ha parlato, con grazia
17 ottobre 2013 alle 14:39
L’ha ribloggato su Piove sul bugnato e ha commentato:
Tutte le Lodi del corpo maschile, da vibrisse.
17 ottobre 2013 alle 15:40
1. Per i link suggerisco di metterli nel post qui sopra. Va be’ che poi basta fare una ricerca.
2. Segnalo un refuso, o un’ardita licenza poetica: a pag. 47, nell’ultimo verso della prima quartina del molare di Gilda Policastro, si trova questo “pisembrerparadossale”.
3. Tre prove scelte (non per sapienza, solo a orecchio):
a. Stefania Sorbara, Lo sguardo pag. 19
Mi piacciono le parole usate (a parte “utopistica”, mi pare) che la portano lontano dalla scimmiottatura del sonetto “antico”.
b. Azzurra D’Agostino, Lo sguardo pag. 19
Perché non è caduta, anche solo per ridere, nella banale associazione tra sguardo e profondità, eppure dandone bella rappresentazione nella sua “esperienza mineraria” (e con linguaggio attuale).
c. Silvia Salvagnini, La curva pag. 25
Perché prende un niente, qualcosa che esiste solo nello sguardo dell’altro e di quest’incertezza ne fa il testo; perché ricorda un antico andare poetico ma non pasticcia con parolette o paroloni; e perché è a mio parere in certe parti ancora imperfetta (verso breve? finalino “poetico”? poco sciolta nella parte centrale, se così si voleva?) ma promettente e dunque aperta a nuovo lavoro (mi piacciono le cose aperte e le parentesi).
17 ottobre 2013 alle 16:49
Le mie preferite Tra capo e collo:
Lo sguardo, di Azzurra D’Agostino
Il pomo d’Adamo, di Gian Maria Annovi
Il molare, di Gilda Policastro
Perché? Mi sembrano belle.
17 ottobre 2013 alle 17:28
Ottima iniziativa presentare tutta la raccolta riordinata in temi, cosí da avere il quadro generale della situazione. Segnalo tre testi, come richiesto, anche se mi hanno convinto per la loro qualitá, della sezione prima, almeno 5 o 6, tenendo conto che la raccolta futura, in cartaceo, essendo una antologia non solo a tema ma con delle regole di partecipazione, con tali regole deve avere a che fare. Perció voto per:
Antonella, Sbrilli, la chioma tagliata corta e Alessandra Celano, Il muscolo sternocleidomastoideo, entrambe per il buon equilibrio fra rispetto delle regole del gioco e non genericitá del punto di vista, in particolare sui particolari piú minuti, che testimonia di una percezione originale e, forse, originaria – con l’aggiunta del piglio ironico – di una sensibilitá femminile contemporanea finora poco attestata nelle poesie in lingua italiana. Per le medesime ragioni, e per la coerenza fra l’incalzare ritmico e metaforico, il terzo voto va a Azzurra d’Agostino, Lo sguardo.
17 ottobre 2013 alle 18:58
[…] https://vibrisse.wordpress.com/2013/10/17/credevate-che-fosse-finita-con-lodi-del-corpo-maschile-e-in… […]
17 ottobre 2013 alle 18:59
L’unica “regola”, Rosaria, era il tema. Poi c’era l’invito a giocare con le forme chiuse – solo un invito.
17 ottobre 2013 alle 19:28
e in effetti non direi che quella del componimento di Azzurra D’Agostino sia forma chiusa. forse Rosaria non si riferiva a questo.
17 ottobre 2013 alle 20:19
Sceglierei Matteoni, Annovi, Martinenghi. Testi strutturati ma non rigidi; linguisticamente ricercati, eppure cristallini. Immaginari densi.
17 ottobre 2013 alle 23:48
Alessandra Celano, Il lobo, per l’originale resa pittorica.
Francesca Matteoni, La bocca, per le immagini molto evocative.
Anna Martinenghi, La barba, per l’intimità affettuosa della scena.
18 ottobre 2013 alle 01:26
Sbrilli, Matteoni, Celano
18 ottobre 2013 alle 01:31
(chioma, bocca, muscolo)
18 ottobre 2013 alle 02:47
Il mio nome è Cristina VeNNeri, sia a pag. 80 che nell’indice. Non è pubblicità, ma la segnalazione di un errore di cui solo io mi posso accorgere.
18 ottobre 2013 alle 03:50
Dopo una prima selezione che privilegiasse le parti del corpo prettamente maschili, nella sezione Tra capo e collo a mio parere si distinguono:
Mariella Prestante, I baffi
Paolo Giorgi, La barba
Gian Maria Annovi, Il pomo d’Adamo
per sofisticatezza, eleganza, arguzia.
18 ottobre 2013 alle 09:40
Bertolani, La pupilla. Per quel “trovo solo me stessa nel tuo specchio”.
Durante, Il pezzo liscio. Perché fa sentire gli odori.
Laura, L’orecchio. Perché intensa e delicata a un tempo.
Del Gaudio. Il dopobarba. Perché malinconica e sincera.
E tutt’e quattro (anche se dovrebbero essere solo tre) perché ancora non erano state votate mentre a mio avviso meritano.
18 ottobre 2013 alle 12:36
Le mie preferite Tra capo e collo sono:
– Le corde vocali (la voce), di Francesca Perinelli
– Il lobo, di Alessandra Celano
Mi sembrano belle e piene di sentimento senza cadere nella banalità.
18 ottobre 2013 alle 21:40
brava amore! 🙂
19 ottobre 2013 alle 16:20
– Paolo Giorgi, “La barba”: misura, ironia, ritmo.
– Artemisia, “La vena giugulare”: cadenza, evocatività, originalità.
– Stefano Seri, “Corona di sonetti”: composizione, coinvolgimento, sorpresa.
*** Menzioni speciali:
– Alessandra Celano, “Il muscolo sternocleidomastoideo”: inventiva, giocosità, coinvolgimento; e “Le ciglia”: ritmo, musicalità, delicatezza.
– Mariella Prestante, “I baffi”: ironia, composizione, tema; e “La lingua” molto evocativa e molto coinvolgente.
20 ottobre 2013 alle 18:21
Per nulla facile questo compito, perché sono tante quelle che mi piacciono. Ci provo.
Adriana Libretti: ALLA LINGUA. Sottintende un racconto, Mi piace in particolare la terza quartina e il finale, malinconico e ironico insieme.
Nadia Bertolani: LA NUCA. Una delle prime che ho esaminato per bene. Mi pica il quarto verso di cadenza delle quartine, mi piace la situazione, l’imperfezione, il trasporto contenuto e meravigliato di se stesso.
Alessandra Celano: IL MUSCOLO STERNOCLEIDOMASTOIDEO. Per tutte quelle belle sillabe in un muscolo solo, perché già quando riesci a nominarlo sei soddisfatta, perché il sonetto è leggero, ma molto meditato. Soprattutto per l’ultimo verso, della divertente serie: “Non esageriamo!”.
22 ottobre 2013 alle 12:37
[…] https://vibrisse.wordpress.com/2013/10/17/credevate-che-fosse-finita-con-lodi-del-corpo-maschile-e-in… […]
18 novembre 2013 alle 16:44
[…] le zone tra capo e collo, dopo il tratto tra petto e lombi, ora il gioco al massacro sulle Lodi del corpo maschile entra […]