di giuliomozzi
Il 1° maggio prossimo comincerò a pubblicare in vibrisse inizi di romanzi, racconti, piccole raccolte di poesie, testi teatrali e saggi. L’iniziativa è riservata ad autori e autrici che non abbiano pubblicato libri in regolare distribuzione (in linea di massima: un libro reperibile in InternetBookShop è “in regolare distribuzione” [#]) e che non siano rappresentati da agenti [*]. I testi (uno e uno solo per ciascun autore o autrice) vanno spediti a questo indirizzo: giuliomozzi@gmail.com, mettendo nell’oggetto la parola: Gettoniera.
I testi dovranno avere le seguenti caratteristiche:
Tutti. I testi dovranno essere inediti (ovvero: non pubblicati in volumi in regolare distribuzione).
Inizi di romanzi. Dovrà essere inviato il solo inizio del romanzo, per una lunghezza minima di 20.000 battute (e massima di 30.000), spazi inclusi.
Racconti. Dovrà essere inviato un solo racconto. Lunghezza minima: 20.000 battute (spazi inclusi).
Poesia. Dovrà essere inviata una sola raccolta. Dimensione minima: 200 versi.
Teatro. Dovrà essere inviato un solo testo. Misura minima: atto unico della durata presunta di un’ora.
Saggi. Dovrà essere inviato un solo saggio. Lunghezza minima: 20.000 battute (spazi inclusi). Argomento: la letteratura italiana d’oggi (dal 1950 in poi, diciamo).
Ogni invio dovrà contenere nome, cognome e telefono dell’autrice o autore, nonché una notizia sull’autore o autrice lunga non più di 300 battute (spazi inclusi). I testi dovranno essere in un formato modificabile (.rft, .doc, .odt, eccetera; non .pdf e, per piacere, non .docx).
Pubblicherò, avvisandone prima l’autrice o autore, i testi che mi sembreranno interessanti. Non pubblicherò, e non ne avviserò l’autore o autrice, i testi che non mi sembreranno interessanti. Non mi ritengo tenuto a fornire opinioni, valutazioni, consigli eccetera.
Chi fosse intenzionato a spedire più testi, non lo faccia.
In linea di massima, vorrei pubblicare nel corso di ciascun mese i testi inviati nel corso del mese precedente.
I testi saranno pubblicati in forma di post, con in più una versione in formato .pdf scaricabile.
La proprietà letteraria dei testi resterà alle autrici e agli autori; la pubblicazione in vibrisse non sarà remunerata, e nulla dovranno gli autori e le autrici a vibrisse e a Giulio Mozzi (che di vibrisse è il curatore).
Il nome dell’iniziativa – Gettoniera – è un omaggio giocoso, e molto dal basso, a quella che è forse la collana di narrativa più interessante e stimolante del Novecento: i Gettoni curati da Elio Vittorini (vedi qui).
[#] Mi riservo di fare eccezioni a questo principio nell’ambito della poesia. 5 ottobre 2010.
[*] Chiarimento: basta una sola delle due condizioni (essere pubblicati in regolare distribuzione, oppure essere rappresentati da un agente) per non poter partecipare alla Gettoniera. 8 aprile 2010
L’immagine del gettone viene da qui.
Tag: Gettoniera
2 aprile 2010 alle 12:16
Porca miseria, non ci rientro. Avrei mandato qualcosa.
2 aprile 2010 alle 13:50
Bellissima iniziativa!
Se un autore ha pubblicato solo un racconto, in un’antologia reperibile in InternetBookShop, può partecipare?
2 aprile 2010 alle 15:08
Parteciperò sicuramente. Il tempo di un’ulteriore rilettura e invierò il mio testo. Intanto auguri di buona Pasqua.
2 aprile 2010 alle 15:26
Escluso anch’io. Non pensavo di aver fatto un salto di categoria.
2 aprile 2010 alle 20:13
Bello.
Avrei piacere se da questa iniziativa nascessero molti nuovi autori.
Speriamo
3 aprile 2010 alle 06:31
Giordano, Felice: non siete “esclusi”. Avendo pubblicato almeno un libro in rgolare distribuzione, siete più “inclusi” di coloro ai quali questa iniziativa è rivolta.
Morgana: tra aver pubblicato un libro a proprio nome e aver pubblicato un racconto in un volume collettivo, c’è qualche differenza.
gm
3 aprile 2010 alle 09:05
bella iniziativa, complimenti!
Riguardo alla “regolare distribuzione”: suggerisco, se non ci hai già pensato, di distinguere tra mera presenza nel catalogo ibs ed effettiva reperibilità.
Dalla mia esperienza di (felice) acquirente su ibs, credo infatti che un libro finisca nel database per il solo fatto di avere un isbn: altra cosa è il fatto che sia davvero distrbuito, dunque a disposizione.
Molto spesso mi è capitato di volere acquistare libri “disponibili in” tot, qualche giorno dopo mi arrivava un messaggio “gentile utente, ci sono stati problemi e il libro non è reperibile, gli altri le verranno inviati alla stessa tariffa di spedizione concordata” etc.
Purtroppo di questo fatto non si ha la riprova se non si tenta d’acquistare.
Però di solito mi succede coi libri disponibili in 10 gg o più…
3 aprile 2010 alle 09:25
Invitata dal mio amico Remo, parteciperò volentieri. 🙂 GRAZIE!
3 aprile 2010 alle 09:32
E’ ammirevole da parte tua offrire questa opportunità a chi non ha ancora pubblicato. Ci proverò anch’io.
Buona Pasqua a tutti.
3 aprile 2010 alle 10:24
Roberto, il mio criterio ha dei difetti.
Tuttavia, ha un pregio importante: se chiedo a Ibs se esiste un tuo libro in distribuzione, Ibs mi risponde “Sì” o “No”. Non mi risponde “Sì, ma…” o “Forse”.
gm
3 aprile 2010 alle 12:43
ci proverò.
Se non son proprio proprio ventimila, le apparecchio per l’occasione-ciao.
3 aprile 2010 alle 16:43
…bello !
3 aprile 2010 alle 20:44
Non capisco perchè ma le mail con allegato il racconto spedite all’indirizzo vibrisse tornano indietro come se il server non le accettasse….
4 aprile 2010 alle 17:37
Bella iniziativa. Perché non includere tra le categorie anche sceneggiature di corti e fumetti?
5 aprile 2010 alle 10:36
Perché le mie competenze hanno un limite, Adriana. gm
6 aprile 2010 alle 09:11
Grazie, Giulio, avevo letto male. Mi faccio vivo quanto prima.
6 aprile 2010 alle 18:09
E se il pezzo fosse tratto dal mio blog?
6 aprile 2010 alle 18:18
Felice: avevi letto benissimo.
Simo: nel mio articolo si parla forse di blog?
gm
6 aprile 2010 alle 20:32
Direi di no, ma dato che le mie creature letterarie sono confluite quasi interamente lì…ho chiesto.
Sarà per un’altra occasione allora.
7 aprile 2010 alle 08:05
(sono solo io ad aver l’impressione che ci sia chi vuol scrivere senza saper leggere?)
7 aprile 2010 alle 09:03
No, anche io.
Non sono uno scrittore e non ho materiale da mandare, ma posto che…, io mi regolerei così:
1) Mi domanderei se ho un agente. (Son cose che si sanno)
2) Mi cercherei su Ibs. http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=Andrea%2Bd%27Onofrio
Ps quell’Andrea D’Onofrio non sono io.
7 aprile 2010 alle 10:06
Sto leggendo Vibrisse da poco tempo.
Mi piace
Grazie Ciao
7 aprile 2010 alle 10:10
Quando si dice voler innescare una polemica…
7 aprile 2010 alle 11:22
Simo: sbaglio o tu hai inteso che non puoi inviare racconti causa blog?
7 aprile 2010 alle 13:30
Non a causa del blog. Il dubbio era se potevo trarre il racconto dal mio blog.
7 aprile 2010 alle 15:51
A me sembra che puoi, Simo. A meno che su IBS non vendano copie cartacee del tuo blog.
7 aprile 2010 alle 15:56
E tu hai dedotto di no, giusto?
7 aprile 2010 alle 15:56
Uau, partecipo, grazie, ciao.
7 aprile 2010 alle 16:01
Ma i dati, breve presentaz., ecc.. vanno spediti nello stesso file del brano proposto o vanno bene anche file distinti?
7 aprile 2010 alle 16:32
??????
7 aprile 2010 alle 16:34
Capito niente.
7 aprile 2010 alle 16:44
Dunque: su IBS non vendono copie cartacee del mio blog (mi scappa da ridere,) non ho un agente letterario ( rido tra me e me,) Giulio Mozzi si è spiegato più che bene (avevo letto di fretta,) ergo: non mi resta che scegliere un brano e provarci. Magari col post che il signor Splinder mi ha bruciato oggi.
Saluti a tutti.
7 aprile 2010 alle 16:59
Bravo simo, io ti leggero con più attenzione di quanta tu ne messa nel leggere noi!
8 aprile 2010 alle 07:21
Ho inserito un chiarimento nell’articolo.
Felice, mi sento come uno che spiega le barzellette. Allora: il mio articolo dice che chi ha pubblicato un libro in regolare distribuzione non può partecipare alla Gettoniera. Tu hai pubblicato un libro che è in regolare distribuzione.
La mia prima risposta conteneva un’ironia: tu, avendo pubblicato, sei ormai “incluso” (nel magico mondo dei pubblicati), e quindi non puoi lamentarti di essere “ecluso” (dal triste mondo dei non pubblicati). Hai effettivamente fatto, come scrivi, un “salto di categoria”.
Simo: interpretazione esatta. (Non difficile, peraltro).
Alessandra: la maggior parte delle persone che finora hanno mandato materiale si è prsentata nell’email. Il che mi pare pratico.
Bolero: non mi far parlare.
giulio mozzi
8 aprile 2010 alle 09:01
Quindi, avevo capito bene. Non mi lamento. Mi sento sollevato. Ironia a parte. Precisazione superflua: i miei libri in regolare distribuzione sono parecchi.
8 aprile 2010 alle 10:30
Io ho pubblicato due libri, uno di favole (“Favole a cucù”) ed uno di poesie (“Per…verso”) interamente a mie spese con un Editore online (Boopen) ed uno tradizionale ma con contributo (sic!) dell’Autore (Libro Italiano World). Di fatto non ho venduto una sola copia, una che dicasi una! Non se ne è accorto nessuno! Di fatto sono ancora uno Scrittore esordiente:se pubblicassi un’altra opera, sarebbe la mia terza opera prima!
Posso partecipare alla Gettoniera, ovviamente con altri testi inediti?
Grazie della risposta. Se fosse negativa, quale altra modalità per inviare, comunque, alle Vibrisse un mio testo?
8 aprile 2010 alle 10:43
Antonio, credo che la saggezza di chi non si lascia abbindolare da editori a pagamento vada premiata. I tuoi libri sono reperibili in InterneBookShop.
Se vuoi mandarmi un testo da leggere, guarda qui.
giulio mozzi
8 aprile 2010 alle 13:13
Giulio ciao.
Me la cavo maluccio con tutto ciò che è on line, non so neppure se ti arriverà questa e mail.Volevo comunque dirti che la gettoniera è una bella cosa ! Vorrei partecipare con una raccolta di poesie,non arrivo però a 200 versi .( saranno circa 140)
Ho seguito un tuo intervento al corso di scrittura creativa , mi è piaciuta la tua espressione di “terra” e il caos dei tuoi movimenti.
A presto ciao
8 aprile 2010 alle 15:09
Il prossimo libro di Giulio Mozzi:
Sono l’unico a leggere
9 aprile 2010 alle 07:49
ciao giulio,
posso inventare uno pseudonimo che abbia nome, cognome e telefono, e qualche notizia su di sé?
9 aprile 2010 alle 09:50
Gilda, ti sei risposta da sola.
Monica: nulla impedisce di usare, al momento dell’eventuale pubblicazione, uno pseudonimo.
giulio
10 aprile 2010 alle 17:39
tanto per continuare con le domande…
se volessi, putacaso, spedire un prosimetro, un testo misto di poesie e di petits poèmes en prose, come dovrei regolarmi per contare il numero di versi?
(i quali, di per sé, sono un po’ meno di 200, ma in più ci sono le parti in prosa).
ovviamente, c’è sempre l’opzione: non spedirlo/spedisci altro…
10 aprile 2010 alle 18:40
Sergio, questo è effettivamente un caso limite.
Tu puoi regolarti a occhio; e io mi regolerò – nel decidere se accettare il testo – a occhio.
gm
12 aprile 2010 alle 07:34
ma no!, anche tu riceveresti da uno pseudonimo
13 aprile 2010 alle 09:22
Monica, non per nulla chiedo un numero di telefono…
g.
13 aprile 2010 alle 12:36
Per curiosità sono andata a guardare su Ibs se c’è anche il mio libro. C’è. Non lo sapevo. E comunque non mi fa piacere che ci sia perché non mi serve a nulla e perché mi esclude dalla selezione per la gettoniera. Avrei preferito essere esclusa per motivi inerenti alle caratteristiche del testo inviato? Si, perché comunque potevo sperare. Ora nemmeno quello. Scusate. Scusami Giulio. In bocca al lupo a tutti gli altri.
14 aprile 2010 alle 00:10
Vuoi dire, Alessandra, che pensi che due libri in commercio contino meno della fugace pubblicazione in un blog?
(La domanda è seria. Molto seria).
giulio
14 aprile 2010 alle 10:03
Si, lo penso, soprattutto se il Blog è Vibrisse di Giulio Mozzi. Non è piaggeria, è pragmatismo. Lo hai confermato anche tu al corso del 6-7 marzo scorso: certe volte essere pubblicati o pubblicare in rete, e magari su un blog frequentato anche da professionisti, dà più visibilità che essere pubblicati da una casa editrice senza distribuzione. Questo è il mio caso, ovvero della piccolissima casa editrice che non può darmi visibilità (è già tanto venire pubblicati gratis). Dirai:ma non vi accontentate mai? Sei tu che ora devi pubblicizzare il tuo testo! L’ho fatto. Nella mia città ho venduto quasi 200 copie in quattro mesi, poi ho spedito a chi ritenevo potesse aiutarmi a progredire nel mio percorso. Una copia è arrivata anche in Via Comino. Si, sono scettica riguardo a quello che potrei trarre dal fatto di essere presente su Ibs. Se non sono io a dare l’input, magari su facebook, con mail, telefonate, piccioni viaggiatori, a chi può venire in mente di andare a comprare un mio libro? Per quanto mi riguarda mi considero ancora un’inedita. Mi piacerebbe diventare un’esordiente, e per quel che penso, esordiente lo sarei se mi pubblicasse una casa editrice con distribuzione seria ed effettiva. Sbaglio?
P.S. Dell’altro fascicolo presente su Ibs, Fogli Sparsi, vinsi la pubblicazione gratuita in un concorso a Napoli. Ci tengo a dirlo perché Montedit pubblica solo a pagamento e io sono fermamente contraria a questa modalità di pubblicazione.
14 aprile 2010 alle 12:52
Credo che quanto detto da Alessandra debba far riflettere parecchi aspiranti pubblicatori.
14 aprile 2010 alle 21:30
Bisognerebbe ricordare che la Gettoniera è una cosa; il mio quotidiano lavoro di lettura (per conto di Einaudi Stile Libero) è un’altra cosa. Per partecipare a Gettoniera ci sono delle condizioni; per mandarmi un testo compiuto da leggere, non ci sono condizioni (se non quella di mandarmelo stampato).
giulio mozzi
15 aprile 2010 alle 09:47
Alessandra, mi sfugge il tuo punto di vista.
Giulio Mozzi dice:
“L’iniziativa è riservata ad autori e autrici che non abbiano pubblicato libri in regolare distribuzione (in linea di massima: un libro reperibile in InternetBookShop è “in regolare distribuzione”) e che non siano rappresentati da agenti”
Criterio stupido e sbagliato quanto vuoi tu, ma chiaro e VERIFICABILE.
Tu rispondi:
“un blog frequentato anche da professionisti, dà più visibilità che essere pubblicati da una casa editrice senza distribuzione.”
“sono scettica riguardo a quello che potrei trarre dal fatto di essere presente su Ibs”
“Per quanto mi riguarda mi considero ancora un’inedita. Mi piacerebbe diventare un’esordiente”
Tutte cose molto personali, soggettive, che nulla hanno a vedere con il criterio esposto da Giulio Mozzi.
Dunque, i casi sono due:
1) Contesti il criterio. Bene, ma proponi tu un criterio altrettanto oggettivo e verificabile da tutti.
2) Chiedi una eccezione. Una raccomandazione.
Quale delle due, Alessandra?
15 aprile 2010 alle 13:45
oh sì, ma io so fare la voce da paperina (mi tappo il naso con le dita) 😉
15 aprile 2010 alle 21:03
@ vibrisse: si, lo so che G.M. ci può leggere anche ‘oltre’ la gettoniera, ma il fatto di venire pubblicati lì, non solo gratifica, perché penso sceglierai testi che reputerai buoni, ben fatti, comunicativi, ecc…, insomma i criteri che applichi, li sai tu; e comunque Vibrisse è frequentato anche da altri professionisti del settore e certo capiterà una volta su un milione che ti pubblichi una buona casa ed. perché qualche suo occhio ti ha letto su un blog, ma perché non sperare? E poi non sottovaluto il fatto di ricevere critiche positive o negative che siano, però imparziali, che sarebbero senz’altro meno piacevoli di quelle ricevute dai concittadini ai quali ho venduto le mie copie, ma di certo molto utili. Io abito su uno scoglio tra il Romito e la Meloria (Livorno); la frequentazione, il confronto, mi mancano, e li cerco. Sento di averne bisogno. Tutto qui.
@D’Onofrio: io non contesto nulla e lungi da me cercare sconti, eccezioni, raccomandazioni. Ma davvero è passato questo da quello che ho detto? Mi sembrava di essermi defilata in maniera abbastanza sobria, ho chiesto anche scusa, ed ero sincera. In ogni caso se avessi voluto raccomandarmi avrei tartassato Giulio via cell., o posta, o mail personale, non certo sul blog. Per fortuna, né io farei mai una cosa del genere, né Mozzi, per quel poco che lo conosco, prenderebbe mai in considerazione individui che si comportassero così.
Scusatemi ancora, e ancora, in bocca al lupo a tutti gli altri gettonatori!
Ciao.
16 aprile 2010 alle 07:09
Andrea, ho l’impressione che tu abbia un po’ esagerato. gm
16 aprile 2010 alle 08:09
Era una provocazione, evidentemente mi è venuta male.
17 aprile 2010 alle 22:04
alessandra, dove trovo il tuo libro? mi è venuta voglia di leggerlo…..
Giulio, posso chiederti una delucidazione (ho letto tutto bene bene, 2 volte): “Chi fosse intenzionato a spedire più testi, non lo faccia” vuol dire che se uno ti manda le sue 20000 battute (o 200 versi) possono verificarsi esclusivamente i seguenti due casi?
a. tu decidi che non è buono per la gettoniera e non vorrai mai più leggere niente di suo (astenersi spammer), oppure
b. nella gettoniera si entra al massimo una volta sola (poi si diventa scrittori “inclusi” e non resta nient’altro da fare che cercarsi un agente).
Con questo non voglio sembrare uno che ha tanta roba da mandarti, è solo una mia curiosità…
19 aprile 2010 alle 09:33
Pavone mio, intendevo dire: mandàtemi un testo solo, per la Gettoniera. Nella quale, sì, si entra una volta sola.
Poi è chiaro: da dieci anni il mio mestiere è leggere e chiunque può mandarmi testi in lettura. Che io proporrò, se mi sembreranno buoni, all’editore che mi paga lo stipendio.
giulio mozzi
19 aprile 2010 alle 14:09
@Vibrisse: posso farmi pubblicità? Nel senso, posso scrivere qui il titolo del mio libro che Pavone mi ha chiesto e dirgli come procurarselo?
Comunque, a meno che Pavone non stia scherzando, visto che stare su Vibrisse conta?!!!
21 aprile 2010 alle 14:38
Ciao Giulio,
posso mandarti le prime 20000 battute del mio libro anche se ti ho gia’ spedito a casa il testo dopo qualche scambio di email?
Ovvero: posto che il mio manoscritto ti sia arrivato, sia gia’ passato per le tue mani, le sue prime 30 pagine siano state lette e giudicate negativamente e quindi sia gia’ finito in buona compagnia nel cassone della spazzatura di casa tua, lo e’ anche per la gettoniera?
Scusa la domanda, ma dato che una valutazione negativa di un testo non da’ diritto a una risposta, ho il dubbio: L’avra’ ricevuto? L’avra’ letto? Non gli sara’ parso pubblicabile per gli standard della sua casa editrice? E per la Gettoniera?
Grazie dell’attenzione
24 aprile 2010 alle 08:28
il problema in Italia ,come in altri paesi,è che la letteratura-spazzatura sommerge e distrugge opere apprezabili con un valore che sia atistico ,educativo ,culturale ,non importa.Le case editici importanti danno spazio a chi vogliono ,i giudici,coloro che fanno le scelte sono inavvicinabili .Se sei napoetana ,con una grande tradizione libraria,io sono cresciuta in questa tradizione,le cose peggiorano, case editrici visibii sul mercato no ce ne sono,e questo la dice lunga sul potere editoriale nel paee.Io ho pubblicato libri con editori sconosciuti ,libri interessantissimi,rimasti letta morta.Purtropppo la fama che precede il lbro è decisia,vediamo quante copie può vendere un libri publicizzato in tv,.SE non passi di lì no sei nessuno,è una realtà amara che comunque svilisce il paese ,lo priva delle menti migliori .A QUESTA CRISI SE NE AGGIUNGE poi un’altra scatenatasi da tanti anni :gli italiani non leggono niente,considerano superflua la lettura, poi però non sanno trovare le risposte giuste di fronte a tutto :l’educazione dei figli,la scuola la poltica ,è la vita che viene coinvolta e nessuno se ne è accorto,.La speanza è internet,visto il tempo che trascorriamo,questi siti dovrebbro allargare lo sgardo ,editi o inediti ,scegliete opere intelligenti e lasciate g iudicare ai lettoiri,l ‘opera edita nonè nulla se non è conosciuta.
francesca vitale
25 aprile 2010 alle 10:30
Innanzitutto un grazie di cuore (al quale aggiungo un pizzico
di milza) per l’iniziativa.
Vorrei avere un piccolo chiarimento: il numero di battute
è tassativo?
Ho preso il prologo e i primi due capitoli del mio
“romanzo” e word mi indica 18.000 caratteri.
Se ci aggiungo il terzo capitolo supero i 33.000.
Inviare un incipit con un capitolo troncato non
mi sembra il caso.
Posso limitarmi ai 18.000?
25 aprile 2010 alle 22:00
Alessandra, scrivi il titolo. Matteo, spedisci. Francesca, grazie per il contributo di luoghi comuni. Ovviamente la tua proposta di lasciar decidere ai lettori è una proposta di marketing che qualunque casa editrice populista farebbe propria. Giulio Mozzi
26 aprile 2010 alle 06:24
Appena scoperta questa iniziativa. Per la formula “leggera” che la distingue da altre fa grande simpatia come tutto ciò che viene promosso con serietà, proverò anch’io a mandare qualcosa.
Intanto grazie per l’idea e per l’impegno. Maria Bet
26 aprile 2010 alle 09:49
@Francesca: e se il problema in Italia fosse che troppi vogliono fare gli scrittori senza averne la minima capacità?
Se ognuno facesse seria attività di scouting su se stesso, ci sarebbe più spazio per chi scrive cose interessantissime come te…..
26 aprile 2010 alle 10:06
Mi scuso se inoltro nuovamente la domanda: è tassativo l’invio di un testo con un numero di battute compreso fra le 20.000 e le 30.000?
L’incipit che vorrei spedirLe potrebbe variare fra i 18.000 caratteri
(primi due capitoli del libro) o i 33.000 (primi tre capitoli).
Per rimanere nel range stabilito dovrei spezzare il terzo
capitolo (ipotesi che personalmente scarterei).
Grazie molte per la risposta.
26 aprile 2010 alle 13:57
Manda i tre capitoli, Pnv. gm
26 aprile 2010 alle 20:32
Per chi fosse interessato, o interessata, il mio libro, una raccolta di racconti, è: Con immutato affetto. Cronache, Albalibri, 2009. Si trova su Ibs.it, sul sito http://www.albalibri.com, e in un paio di librerie a Livorno! Se qualcuno avrà voglia di comprarlo e leggerlo, potete trovarmi qui: a.casaltoli@libero.it, mi farebbe piacere e mi interessa molto sapere cosa ne pensate. Grazie, ciao.
27 aprile 2010 alle 17:51
salve signor Mozzi; senza girarci attorno, le spedirò presto qualcosa che rispetti i parametri che ha scelto di fissare per questa avventura; inoltre, le chiedo cortesemente di comunicarmi un indirizzo cui spedire in forma stampata qualche altra pagina, se le potesse piacere e nel caso la sottoporrebbe alla casa editrice che le paga lo stipendio…perdoni l’ardire, ma dalle mie parti si dice che chi mena per primo mena due volte. a presto.
27 aprile 2010 alle 21:42
Clemente, i miei recapiti sono qui in vibrisse. gm
28 aprile 2010 alle 21:23
l’incipit del mio romanzo raggiunge le 17000 battute………..va bene lo stesso???o devo cercare di allungarlo ulteriormente????
29 aprile 2010 alle 06:55
Probabilmente, Giuseppe, ti conviene prima finire il romanzo. gm
29 aprile 2010 alle 12:56
ho raggiunto le 20000 battute……….non posso aspettare di finire il romanzo anche se già so come svilupparlo perchè sarà un lavoro molto impegnativo…….e visto che le storie saranno pubblicate già a partire dal 1 maggio avevo intenzione di mandare almeno il primo capitolo………che devo fare?
29 aprile 2010 alle 15:02
ho inviato il primo capitolo di 20000 battute………..però non mi è chiara una cosa…….fondamentalmente a che serve ottenere la pubblicazione su questo sito?inoltre…il romanzo si può far pubblicare da un altro editore anche se è racchiuso nella Gettoneria?non sto facendo nesuna osservazione negativa…….vorrei soltanto un chiarimento sull’utilità di questa iniziativa……..grazie…
29 aprile 2010 alle 15:09
un’ultima cosa………..ho letto che non si può spedire più di un testo…….significa che non si può mandare più di una cosa della stessa categoria?oppure che si può scegliere soltanto una categoria a cui partecipare?in parole povere……visto che sto scrivendo anche delle poesie,posso mandarle o può partecipare solo il romanzo alla Gettoneria??grazie per la cortese attenzione……….
29 aprile 2010 alle 15:10
scusate………ho cercato di correggere visto che avevo mancato l’apostofo tra un e ultima……….XD
30 aprile 2010 alle 15:03
Giuseppe, spero che nel tuo romanzo non ci sia questa inflazione di puntini di sospensione.
Rispondo alle tue domande.
“Fondamentalmente a che serve ottenere la pubblicazione su questo sito?”.
1. a far sì che il testo sia letto da qualche centinaio di persone.
2. tenuto conto che alcune di queste persone sono funzionari editoriali, consulenti editoriali (come me), scrittori, eccetera, c’è il rischio che qualcuno si interessi.
“Il romanzo si può far pubblicare da un altro editore anche se è racchiuso nella Gettoneria?”.
Se tu avessi letto attentamente l’articolo, avresti visto che c’è scritto: “La proprietà letteraria dei testi resterà alle autrici e agli autori”.
“Ho letto che non si può spedire più di un testo. Significa che non si può mandare più di una cosa della stessa categoria?”.
Significa che non si può spedire più di un testo. Punto.
giulio mozzi
30 aprile 2010 alle 18:19
okay.tutto chiaro.grazie infinite per la risposta.
30 aprile 2010 alle 18:23
volevo solo precisare che ho letto più e più volte l’articolo.però comunque c’erano delle cose che non avevo capito perfettamente.ora ho compreso tutto.grazie signor Giulio Mozzi.
1 Maggio 2010 alle 22:58
Caro Giulio
ti ho rivisto su Facebook,e mi ha fatto piacere tornare a visitare il tuo “Vibrisse”, ancor più solido e corposo. Leggo quel che scrivi nella “Gettoniera”, e mi vien voglia di mandarti qualcosa di mio, magari un racconto, ma…ho un problema: io racconti brevi non ne scrivo, non so perchè…vero è che tu dici: per i racconti lunghezza MINIMA spazi inclusi, 20.000 battute, e la lunghezza massima? io sto a 61.000 battute…che faccio? lo mando a rate? o te ne mando un pezzo? o è meglio l’incipit di un romanzo? (e non si “brucia” quando se ne stampa solo un pezzetto? e il resto, chi lo leggerà mai? e tu sei veramente convinto che da un incipit si possa giudicare tutto un romanzo?)Lo so, io sono sempre quella delle domande amletiche, e tu penserai: ma chi me l’ha rimessa davanti costei?….Non so se mi risponderai: ma se lo vuoi fare “en privé”, la mia e-mail è:*****-Grazie per la pazienza…
Kate(Clelia)
3 Maggio 2010 alle 10:38
Clelia: l’articolo non indica, per i racconti, una lunghezza massima. Quindi un racconto da 61.000 battute va benissimo.
No, non credo che da un incipit si possa giudicare tutto un romanzo. Ma credo che da dieci/quindici cartelle si possa capire se chi scrive possiede una lingua propria.
Non credo proprio che pubblicare qui (“pubblicare”, non “stampare”) un racconto o un inizio di romanzo li “bruci”.
Il mio ultimo libro narrativo è composto interamente di pezzi già pubblicati in rete. Il mio ultimo libro sullo scrivere è composto interamente di pezzi già pubblicati in rivista, su carta, e in rete. Un quinto delle pagine del mio ultimo libro saggistico era stato precedentemente pubblicato in rete. Nessuno di questi libri mi pare “bruciato”.
(Ho cancellata la tua email dal tuo intervento. Come vedi, cerco di rispondere qui a tutti).
giulio
3 Maggio 2010 alle 19:51
Signor Giulio devo ammettere che solo ora ho afferrato il sento delle vostre parole.Infatti io avevo inteso l’incipit del romanzo come primo capitolo del romanzo.Per questo le ho inviato solo il primo capitolo.Quindi ora le chiedo:va bene così oppure le devo mandare il secondo capitolo che già ho completato?
4 Maggio 2010 alle 00:26
Grazie, grazie,sei molto gentile…Provo a mandarti qualcosa, e spero che ti arrivi…
Kate.
4 Maggio 2010 alle 11:44
….E un piccolo “pamphlet” letterario di sole 3 pagine, che dunque “supera per difetto” tutti i numeri minimi di battute richiesti, sarebbe accettato?
Grazie, Valentina
4 Maggio 2010 alle 12:07
Giuseppe: hai letto l’articolo, sei intervenuto otto volte per chiedere chiarimenti, adesso mi dici che finalmente hai capito che cosa è scritto nell’articolo. Se hai capito, sai cosa fare.
No, Valentina. Non posso accettarlo nella Gettoniera. Però potresti proporlo come articolo per vibrisse. gm
4 Maggio 2010 alle 13:10
Pardon! L’ho spedito poco fa e ho letto solo ora il commento. Ormai ne fa lei, comunque, l’uso che meglio crede, o devo rispedirlo specificando con non è per la Gettoniera? Grazie, Valentina
4 Maggio 2010 alle 21:50
Il fermento, l’entusiasmo genuino di molti interventi, anche di quelli, almeno all’apparenza, più ingenui, sono la migliore testimonianza della validità dell’iniziativa, della sua efficacia a chiamare a convegno nella casetta elettronica di GM le nostre testoline, compresa la mia, a volte smorzata come un mozzicone di cera impolverato.
Bravi tutti, cavolo! Bravo signor GM!
14 Maggio 2010 alle 17:42
Caro Giulio
non so nemmeno se il mio racconto ti sia arrivato: può darsi che tu non l’abbia giudicato utile per la Gettoniera, ma…almeno vorrei saperlo…- Non so se hai letto le dichiarazioni che in questi giorni ha fatto l’amministratore delegato di un gruppo editoriale, il quale diceva più o meno che i testi inviati per posta dagli autori alle case editrici non vengono mai letti e che per essere presi in considerazione bisogna avere un agente letterario che almeno “digerisca” l’opera prima di proporla a qualsiasi editore… tu che ne pensi? Io dico che forse, se non si hanno presentazioni “a bomba” è inutile sperare di pubblicare alcunché…-Cordialmente.Katecata.
17 Maggio 2010 alle 18:22
Qualsiasi iniziativa che riesca a dare visibilità senza dover passare da una presentazione “autorevole” mi sembra meritoria. Stesso dicasi per le case editrici “a contributo” (o copie minime garantite). Preferisco piuttosto il “self publishing”, almeno così uno ha il coraggio di dire che il libro se l’è pagato da solo invece di fare finta di essere stato scelto. C’è ancora troppa roba poco meritoria che viene pubblicata per far piacere a qualcuno e altra invece bellissima che nessuno riesce a conoscere.
2 giugno 2010 alle 22:35
egregio signor Giulio Mozzi, l’iniziativa da Lei presa della Gettoniera è molto interessante , purtroppo ho mandato pochissimo via mail quel che è , per me ,l’inizio di un racconto scritto non molto tempo fa. Mi spiace non aver rispettato le battute ed i canoni da lei raccomandati , ho letto ed ho capito solo ora dopo averlo spedito che ho fatto una stupidaggine, Le chiedo scusa e ne faccia quel che vuole. Volevo provare con una delle mie tante poesie-non poesie ( come le chiamo io ) e nell’indecisione ho perso una buona opportunità. Distinti Saluti e auguri per i fortunati.
3 giugno 2010 alle 08:11
Clelia, scrivi: “non so nemmeno se il mio racconto ti sia arrivato: può darsi che tu non l’abbia giudicato utile per la Gettoniera, ma…almeno vorrei saperlo”. Ma nell’articolo ho scritto chiaro e tondo: “Non pubblicherò, e non ne avviserò l’autore o autrice, i testi che non mi sembreranno interessanti”.
Circa le dichiarazioni di quell’amministratore delegato di un gruppo editoriale (curiosità mia: chi è?), posso rispondere:
1. io sono pagato da un editore per leggere tutto ciò che mi capita a tiro.
2. non so quanto l’amministratore delegato di un grande gruppo editoriale sia informato sul modo in cui si svolge il lavoro di scouting. Io, per dire, pubblico e/o lavoro dal 1996 per il gruppo Mondadori/Einaudi, e non ho mai scambiato due parole con l’amministratore delegato.
Maria Adele: essere pubblicati in vibrisse costituisce appunto una “presentazione autorevole”.
Scrivi: “C’è ancora troppa roba poco meritoria che viene pubblicata per far piacere a qualcuno e altra invece bellissima che nessuno riesce a conoscere”. Sai che in tanti anni non ho mai visto un’opera narrativa pubblicata “per far piacere a qualcuno”? Poi: potresti farmi una lista di opere “bellissime” che “nessuno riesce a conoscere”?
Caterina: puoi spedire un altro testo, che risponda alle caratteristiche richieste.
giulio mozzi
26 giugno 2010 alle 13:43
Ecco, due parametri su due, non ci rientro manco per niente. Bella iniziativa, ce n’era bisogno, bravo Mozzi!
in attesa di leggere,
paolo
10 agosto 2010 alle 18:32
Appena 4 pezzi (due racconti e due incipit) e poi già fermi? Che siete, spompi?
10 agosto 2010 alle 18:58
In effetti, il commento di Marcello è un pò brutale, la terminologia piuttosto scortese, ma…pregnante! E’ vero che è agosto, e che siamo(?!)in vacanza, ma prima era luglio, giugno, maggio…e aspettiamo tutti di sapere chi saranno i prescelti…Possibile che non ci sia nessuno “degno” di essere messo on-line?Sì, è possibile, ma…ah, saperlo! C’è una sottile vena di sadismo in questo tempo sospeso, in cui non si sa-nè si saprà mai- se ad insindacabile giudizio del Divo Giulio ci sarà un eletto…-
Non te la prendere, Giulio, è che l’estate non è molto bella, il clima muta, la Terra fa i capricci e gli uomini pure…- Un abbraccio..-Kate/Clelia.
11 agosto 2010 alle 07:07
L’errore di Marcello sta in quel “siete”. Avrebbe dovuto dire: “sei”.
La risposta è: sì.
Anche la quantità di articoli pubblicati in vibrisse è, in generale, assai diminuita.
Avvengono delle cose, nella vita, a volte, che ti costringono a cambiare i programmi, o a sospenderli, o a rinviarli.
E non sempre sono cose che si ha voglia di dire in pubblico.
giulio mozzi
22 agosto 2010 alle 18:42
Buongiorno Giulio!
Le chiedo se partecipando all’iniziativa ‘Gettoneria di Vibrisse’ con un saggio o un racconto, è possibile che Le invii successivamente un racconto o inizio di romanzo, con finalità diversa di quella che il mio testo possa essere eventualmente incluso nella ‘Gettoneria’. Ad es. per eventuali altre iniziative editoriali, o per uno spazio su ‘Vibrisse’.
La ringrazio per l’attenzione.
Buon lavoro.
Lori
23 agosto 2010 alle 06:50
Ovviamente sì. Non per una pubblicazione in “vibrisse” (in “vibrisse” intendo pubblicare racconti o parti di romanzo solo attraverso la Gettoniera – che riprenderà a settembre).
Io lavoro per Einaudi Stile libero, e chiunque può mandarmi cose in lettura. Vedi le spiegazioni qui.
giulio mozzi
23 agosto 2010 alle 19:55
Grazie.
Allora …a presto.
Lori
24 agosto 2010 alle 13:38
non aver voglia di dire le cose che hanno fatto “cambiare i programmi, o a sospenderli, o a rinviarli.” è perfettamente legittimo.
annunciare che i programmi (che erano e sono programmi pubblici) sono stati cambiati, sospesi o rinviati secondo me sarebbe stato doveroso nei confronti di questi 4 lettori che ogni tanto passano di qua…
24 agosto 2010 alle 13:40
anzi, doveroso no, ma carino sì
24 agosto 2010 alle 15:18
Vero. Ho avuto un problema legale. Per qualche settimana ho temuto di dover far sparire da vibrisse tutto ciò che concerne Gettoniera. Se avessi fatta una qualunque mossa – compreso avvisare che c’era il problema, o genericamente un problema, ecc. – avrei potuto rendere più difficile la mia posizione. Adesso però non chiedetemi qual è il problema: ho superato uno scoglio, ma non sono ancora in mare aperto.
26 agosto 2010 alle 00:42
Qualche tempo fa, cercando su internet corsi di scrittura vicini alla mia città (Paestum), mi capitò di scaricare un’interessante lettura con alcuni consigli per affinare la mia passione: il nome dell’autore era Giulio Mozzi. Questo nome mi ha sempre più incuriosito e quando ho scoperto che un editor mondadori gestisse un blog su internet sono rimasto letteralmente allibito: credo che lei sia l’unico in Italia a professare il suo mestiere con una tale trasparenza e disponibilità. La gettoneria ne è un esempio.
Le auguro un buon lavoro (il mondo della cultura le è debitore).
Luca Di Bartolomeo
26 agosto 2010 alle 08:06
Non sono un editor, Luca, e non lavoro per Mondadori.
Al momento ho un contratto di consulenza con Einaudi Stile Libero.
“Editor” è una parola della quale, ahimè, si fa spesso abuso. Propriamente, si chiama “editor” colui che dentro un’azienda editoriale decide che cosa si pubblica e che cosa no.
Di fatto, poi, spesso non è l’ “editor” che fa il lavoro di “editing” sui testi. E questo genera una certa confusione.
Grazie per l’apprezzamento.
1 settembre 2010 alle 15:04
dal sito Mondadori
http://www.mondadori.it/Il-Gruppo/Libri/Einaudi
La collana Stile Libero è stata creata nel 1996 e si rivolge principalmente a un pubblico giovanile ma non solo, che ha da subito presentato le novità più interessanti della letteratura e della cultura underground e pop. Tra i più importanti e originali autori emersi negli ultimi anni Carlo Lucarelli, Fred Vargas e Wu Ming.
2 settembre 2010 alle 12:04
Oh, salve! Se manda una cosa di circa 70 pagine faccio ancora in tempo a stressare qualcuno ma perbenino perbenino?
VIBIRESSE dimmelo TU… o qualcuno….
Ciaissimo by kat
2 settembre 2010 alle 12:17
Kat: questo sito si chiama “vibrisse”, non “vibiresse”. Quanto alla domanda: se il tuo testo corrisponde alle caratteristiche indicate nell’articolo, la risposta è: sì. Se no, è: no.
2 settembre 2010 alle 14:39
Mr Mozzi
addolorata per il refuso su VIBRISSE – straleggo tutto di questo mega blog non so come possa essere successo- così come ho scritto MANDA anzichè MANDO a volte scrivo parole a metà, oppure con 2 iniziali e basta altre volte non scrivo proprio allora mi dico che faccio meglio. Però il mio romanzetto ve lo beccate tutto bello e per intero!
Grazie e ciao kat.
13 ottobre 2010 alle 16:37
Domanda a VIBRISSE, ma si accettano ancora testi? Dopo giugno non è comparso più nulla
grazie
16 ottobre 2010 alle 19:19
Carissimo Giulio, certo La Gettoniera uno scopo lo raggiunge-ma non so se è quello che ti prefiggi…- dicevo, dunque, che raggiunge lo scopo ti tenerti sempre immersa nel limbo dell’incertezza… i tuoi contributi non compaiono: perchè non sono arrivati a destinazione? perchè non sono stati ritenuti “degni”?Sì, lo so che tu avevi specificato che avresti ripreso il tuo lavoro per la Gettoniera in settembre, ma ora siamo ad ottobre. Non osavo dir nulla, ma visto che non sono sola a desiderare lumi, aggiungo la mia voce al coro…
Se non è proibito, si potrebbe mandare un altro contributo, con la speranza che ti giunga.
Magari chi sa, se il precedente è andato nella spazzatura, il successivo potrebbe essere più fortunato…-
Al piacere di rileggerti.
C.Di Stefano.(katecata)
29 ottobre 2010 alle 23:42
che bell’idea!!!
Avrei un’sltra richiesta (sono pretenziona 😛 ). Ultimamente sto scrivendo un sacco e più che pubblicarlo mi piacerebbe avere l’opinione di qualcun altro su quello che scrivo. Potete aiutarmi? 🙂
4 novembre 2010 alle 08:53
Mo’ si ricomincia. gm
4 novembre 2010 alle 17:41
Per “vitanelsole”. Il mio modo di esprimere un’opinone su un testo è: decidere di pubblicarlo o decidere di non pubblicarlo.
giulio mozzi
6 novembre 2010 alle 03:01
Per vitanelsole, io ogni tanto vado sul sito “il rifugiodegliesordienti”: c’è un gruppo di lettura che si dedica a leggere racconti o romanzi e ne compila una scheda di giudizio. il tutto ovviamente gratis e in tempi abbastanza veloci. Comunque a farci un salto e dare un’occhiata non ti costa niente. Io mi sono sempre trovato bene.
8 novembre 2010 alle 18:10
@ marcello
grazie mille 🙂
16 gennaio 2011 alle 19:35
Ciao Giulio,
avrei un racconto per la sezione ‘Inizi di romanzi’. Le battute complessive sono di circa 15-16.000. In assoluto, troppo poche?
Un caro saluto e un augurio per il nuovo anno.
S.
17 gennaio 2011 alle 07:34
Non capisco. E’ un racconto o un inizio di romanzo?
17 gennaio 2011 alle 20:16
Scusami, hai ragione… E’ un inizio di romanzo.
22 febbraio 2011 alle 18:07
Ciao! Ho inviato un’e-mail qualche giorno fa e pre, per sicurezza, ripropongo la mia domanda qui perché ho un dubbio: vorrei inviare un racconto ma non so se rientro nei “pubblicati”. Qualche tempo fa ho partecipato a tre concorsi (due per Giulio Perrone Editore e uno per una piccola casa editrice, 9muse edizioni, che ora non c’è più) e sono stata pubblicata nelle tre antologie con dei racconti. Questo mi esclude dalla Gettoniera?
Grazie sin da adesso per l’attenzione.
Saluti!
30 marzo 2011 alle 16:53
Io ho una raccolta di racconti ambientati sui treni, alle stazioni, bar delle stazioni. Si chiama Binari. Ed é quasi un Unicum.
Devo per forza sceglierne uno solo?
Grazie.
31 marzo 2011 alle 04:56
Essere in un’antologia non è come fare un libro a proprio nome, Paola.
Qui si partecipa mandando un racconto o un inizio di romanzo eccetera. Mi pare che sia scritto chiaro.
23 luglio 2011 alle 19:46
Ciao Giulio,
vorrei chiederti se è necessaria una breve presentazione o sinossi per ogni scritto ti venga inviato (anche per la ‘La Gettoniera’).
Carissimi saluti.
Lori
23 luglio 2011 alle 20:52
Non è necessaria.
24 luglio 2011 alle 10:28
Gentile signor Mozzi,
mi sembra che la Gettoniera di vibrisse sia in pausa già da qualche mese. C’è speranza che riapra di qui a breve? Si tratta di un problema di tempi di lavoro, o di un problema di qualità degli scritti inviati?
Un saluto, e un grazie per l’eventuale risposta.
Bruno Della Queva
25 luglio 2011 alle 09:31
Un po’ tutte e due le cose, direi.
5 settembre 2011 alle 16:25
Io ho mandato un racconto inedito per la gettoniera che scopro solo ora, non ho capito però se funziona ancora o è stata sospesa
5 settembre 2011 alle 16:39
Funziona. Ma mi auguravo di poter pubblicare qualcosa un paio di volte al mese; e invece non ci riesco. I testi interessanti sono pochi…
6 settembre 2011 alle 09:47
In ogni caso ho visto ora che avendo già pubblicato un libro in regolare distribuzione non posso sottoporre testi…grazie lo stesso!
13 febbraio 2012 alle 18:35
E’ ancora aperto?
21 aprile 2012 alle 15:42
E’ un’iniziativa ancora valida o è stata sospesa?
22 aprile 2012 alle 08:57
Leggo sempre tutto ciò che ricevo.