L’uso politico dell’eufemismo

by

di giuliomozzi

Il presidente del consiglio dei ministri ha dichiarato: “Non sono un santo” (qui). Tecnicamente, si tratta di un eufemismo (da non confondere con la litote). Messo difronte alla divulgazione di documenti che provano il suo essere un puttaniere, ed essendo diventata ormai troppo imbarazzante la pura e semplice negazione, il presidente del consiglio dei ministri ha messa in atto una stragegia nuova.
Ora: se il presidente del consiglio dei ministri dice: “Non sono un santo”, allo scopo di ammettere di essere un puttaniere senza però pronunciare l’orrenda parola, evidentemente il presidente del consiglio dei ministri ritiene che i maschi possano essere o santi o puttanieri, senza altre possibilità. Le donne, dunque, saranno o madonne o puttane, senza altre possibilità.

Tag: ,

15 Risposte to “L’uso politico dell’eufemismo”

  1. pessimesempio Says:

    Avevo pensato ad un’antifrasi, invece. 🙂 Quanto al fatto di ritenere che i maschi possano essere puttanieri o santi, mi sembra che le risate e gli applausi della platea di fronte alla quale ha pronunciato queste parole (a proposito: ma c’era anche Formigoni?) lascino ben poche speranze a riguardo.

  2. mauro mirci Says:

    Nel film “Il mio ragazzo è un bastardo”, il protagonista maschile. che amava intrattenere più relazioni sentimentali contemporaneamente, viene fatto oggetto di una vendetta delle ex, che mirano a sputtanarlo per rivelarne a tutti la vera natura. Invece, sul palco della festa di fine anno, finisce che i teenagers del pubblico inneggiano al ragazzo (che, evidentemente, non è un santo) e urlano: “Bravo, così si fa”.
    Le vendicatrici vengono sommerse di improperi.

    Siamo dunque di fronte a un caso in cui la realtà imita l’arte.

    Per i curiosi
    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_mio_ragazzo_%C3%A8_un_bastardo

  3. antonio latrippa Says:

    Menzogna. Ipocrisia. Frequentazione abituale di prostitute. Corruzione di minorenni. Anche se l’ultima di queste virtu’ puo’ essere non materialmente provata, mi pare ce ne sia abbastanza per poter accordare incondizionatamente la propria fiducia a chi, nello sprezzare il prossimo con tanta coerenza, sa usare la violenza, a proprio vantaggio, senza remora alcuna.

  4. vibrisse Says:

    Appunto: la corruzione di minorenni non è provata. gm

  5. Elisa Says:

    mi ricordo un Pazzaglia d’annata che, sconfortato, sottolineava la bassezza del livello scuotendo la mano raso terra.

  6. vibrisse Says:

    Elisa, non si capisce a chi ti riferisci. “Raso terra” è – secondo te – il presidente del consiglio dei ministri, o il sottoscritto, o Mauro Mirci, o i sedicenti pessimesempio e antonio latrippa? O tutti insieme appassionatamente?

    Nel momento in cui si dichiara un giudizio, trovo che sia pratico dire chiaramente chi o che cosa si giudica.

    gm

  7. emanuele gandolfo Says:

    Secondo me il Presidente del Consiglio potrebbe pensare di essere santo e puttaniere al tempo stesso. Non so se questo implica anche il pensiero che le donne possano essere sante e puttane al tempo stesso.
    Spesso il narcisismo confonde e si confonde: santo e puttaniere possono stare comodamente intrecciati, tutto torna. I problemi, eventualmente, li hanno gli esegeti. Lui il narcisista vola altissimo, oltre i rigidi recinti della morale e pure della retorica.

    emanuele

  8. Lucio Angelini Says:

    Si confronti il vecchio hit di Rosanna Fratello “Sono una donna, NON sono una santa”. Comunque Silvio ha 72 anni ed è stato operato alla prostata…
    Secondo me gioca a crearsi un’aura di “fisicamente eruttivo” solo per suggerire di esserlo ancora anche politicamente. Ma apparire non è essere.

  9. Lucio Angelini Says:

    P.S. Eruttivo e/o erettivo.

  10. vibrisse Says:

    Non mi interessa lo stato fisico del presidente del consiglio dei ministri. Mi interessa il modo in cui divide il mondo in due: santi e madonne di qua, puttanieri e puttane di là. Questa è un’operazione retorica che è passata liscia come l’olio. Tutti i grandi media hanno ripetuta la frase, e nessuno – per quello che ho visto – si è sognato di spiegare che cosa volesse davvero dire. gm

  11. ruben Says:

    ma nell’accettazione unta e scivolante dell’affermazione forse non c’è posto per il drastico, per il trok netto dell’incastro…siamo più nel flllllllluuuuuuuuuuuuuiiiiiiiiiiiiiiiido compenetrarsi delle morali e delle etiche quotidiane, sono come voi sono come voi, bravo ma non perfetto, eccezionale ma con qualche difetto, che volete che sia? ve ne perdonate tante, ogni giorno, lasciate che io perdoni me stesso e condividiamolo felici, siamo tutti un po’ santi e un po’ puttani, no? dai, sorridiamo, domani è un altro giorno….confessare redime.

  12. Elisa Says:

    scusate, intendevo riferirmi alle azioni e alle esternazioni del Presidente del Consiglio.

  13. emanuele gandolfo Says:

    Hai ragione giulio, nel rilevare che i media non si sono impeganti nel lavoro di “interpretazione” della frase del premier. Qualche giorno fa il Ministro dell’Economia ha dato della testa di cazzo, in conferenza stampa, ad un giornalista (mi pare tedesco) che gli chiedeva conto di alcune scelte. Penso che la nostra stampa abbia smesso, o molto ridotto, il suo compito di interrogare il Potere. E la reazione del MInistro, a mio modo di vedere, mostra, che il Potere non è più “abituato” ad essere interrogato.

    emanuele

  14. Paolo Pegoraro Says:

    Dicotomia femminile non inedita, mi pare. Hai considerato l’ipotesi che il premier sia uno stilnovista?

  15. vibrisse Says:

    Emanuele: concordo.

    Paolo: non so; vista la passion per Apicella, lo facevo più cantautorale.

    Ruben: puoi fornire una traduzione del tuo intervento in italiano corrente? Grazie.

    gm

Lascia un commento