Posts Tagged ‘Ugo Foscolo’

La stitichezza della letteratura italiana

19 aprile 2018

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Come scrivere un bestseller (in dieci mosse)

18 aprile 2017

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Ammalarsi con i libri (si cercano suggerimenti)

21 marzo 2017

di giuliomozzi

Che leggere sia un’attività positiva, è un luogo comune. I libri sul “curarsi con i libri” non si contano (e recente e duraturo è il Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno, appunto, di Ella Berthoud e Susan Elderkin, pubblicato in edizione italiana – non una semplice traduzione: un’edizione italiana, in cui il corpus originario è in parte sfrondato e in parte integrato con titoli nostrani – presso Sellerio) i libri sulla “libroterapia”, da quelli assai garbati di Miro Silvera a quelli più – secondo me – profondi come La biblioteca delle emozioni. Leggere romanzi per capire le nostra vita emotiva di Carola Barbero, filosofa del linguaggio, che non si propone esplicitamente (anzi, direi che se ne guarda bene) come “terapeutico”, ma che sicuramente guida a una riflessione su di sé potenzialmente benefica.

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Botta e risposta / La sera risponde a Ugo Foscolo

10 aprile 2015
Una sera nel Salento, 2005

Una sera nel Salento, 2005

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La formazione dello scrittore, 29 / Alberto Cristofori

1 dicembre 2014

di Alberto Cristofori

[Questo è il ventinovesimo articolo della serie La formazione dello scrittore, parallela alla serie La formazione della scrittrice. Ringrazio Alberto per la disponibilità. Il magazzino è vuoto, attendo i contributi di alcune persone che si sono impegnate ma hanno bisgono di tempo: la rubrica diventa irregolare. gm]

alberto_cristoforiIn principio c’erano i PIC: erano dei librini quadrati, illustrati, con le fiabe classiche (Biancaneve, Cenerentola, Cappuccetto Rosso…) ridotte ad uso dei bambini molto piccoli. Se non ricordo male costavano 50 lire. Mia madre me li leggeva e rileggeva, io li imparavo a memoria e poi facevo finta di leggere anch’io, seguendo col dito e suscitando l’ammirazione (ah! oh!: forse altrettanto finta) dei nonni in visita. Ma forse è vero che, a forza di studiarmeli, man mano che nascevano i miei fratelli e si riduceva il tempo materno a mia disposizione, qualche parola avevo imparato a decifrarla. Sicché, senza mai andare all’asilo, sono arrivato in prima elementare che in effetti, bene o male, leggevo.

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Cosa o come insegnare a scuola / L’endecasillabo e gli altri

18 agosto 2014

sonnet 154 spaces

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