Posts Tagged ‘Sandro Veronesi’

Ultime letture

16 agosto 2015

di giuliomozzi

Annie Ernaux, Gli anni, tr. Lorenzo Flabbi, L’orma 2015. Molto bello. Nient’altro da dire se non: leggételo, vi prego.

Annie Vivanti, I Divoratori, Società anonima editoriale dott. R. Quintieri, Milano 1920, settima edizione, pp. 404. Romanzo appassionante. (Ce n’è una recente edizione Sellerio, ma mi pare esaurita; il testo completo, non so quanto accurato, è qui).

Sandro Veronesi, Non dirlo. Il Vangelo di Marco, Bompiani 2015, pp. 242. Piacevole da leggere, tutto sommato; ma non ho capito bene a che cosa serva.

Lawrence Durrell, Clea, tr. Fausta Cialente, Einaudi 1983. Con questo romanzo si conclude il Quartetto di Alessandria. Molto bello, molto elegante, molto istruttivo, e un po’ noiosetto. Un’opera di quelle indispensabili, come la Ricerca del tempo perduto o Giuseppe e i suoi fratelli? Non so. Però da leggere.

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La formazione della scrittrice, 16 / Carola Susani

28 aprile 2014

di Carola Susani

[Questo è il sedicesimo articolo di una serie che spero lunga e interessante. Ringrazio Carola per la disponibilità. Chi volesse proporsi, mi scriva mettendo nell’oggetto le parole “La formazione della scrittrice”. gm]

carolasusaniQuand’ero piccola, alla domanda: cosa farai da grande, rispondevo per inerzia: l’architetto. I miei genitori erano architetti e del loro lavoro mi piaceva tutto tranne il peso della responsabilità nei crolli. Così ho fatto l’architetto di strutture immaginarie. L’inizio della mia formazione si può far coincidere con una notte, era settembre, il 1969; la notte in cui, con sette bambole e sette pupazzi a forma d’animale antropomorfico, rimasi accoccolata sul sedile dietro della Peugeot bianca dai sedili azzurri mentre venivo trasportata dal nord al sud l’Italia, oltre lo stretto, fino in Sicilia. La luna mi accompagnava e le ero grata, ma intanto mi scoprivo a indugiare con la mente su piccole torture, bambini della mia età o poco più grandi che producevano taglietti nei ventri rotondi di bambini un po’ più piccoli. Lasciavo via della Rimembranza, città elettiva del mio più caro amico immaginario, Tano Bilò e dei suoi compagni d’avventura, il Dano e la Dana; non so perché scelsero quel giorno di restare indietro, non so se li cacciai, certo da allora sulla mia strada non li ho più incontrati. Lasciavo la cittadina veneta umile e garbata, incuriosita della sua stessa crescita economica, per andare – dove? Io non ne avevo idea.

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Non per vantarsi, ma noi già cinque anni fa

20 settembre 2010

di giuliomozzi

Non per vantarsi, ma tutto il lavoro mediatico che si sta facendo attorno al romanzo nuovo di Sandro Veronesi, al sito misterioso che gli è dedicato, eccetera, non è altro che una scopiazzatura di ciò che facemmo, ai nostri bei dì, cinque anni fa, Leonardo Colombati and me per lanciare il romanzo Perceber. Nel sito apposito (che oggi è un po’ devastato, a dire il vero) pubblicammo – cominciando mesi e mesi prima della pubblicazione – assaggi del romanzo, reportages sui luoghi dell’azione, informazioni sul work in progress sia della lavorazione editoriale sia della promozione e distribuzione (vedi le quattro puntate, 1, 2, 3, 4, sulla scelta della copertina), fino alla galleria dei lettori e delle lettrici in puro stile Jägermeister. Una delle cose più divertenti della mia vita, vi dirò. E riuscimmo a far parlare di un libro illeggibile, e pure a venderlo. 🙂

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