di Lorenzo Costantini
[Le regole del gioco sono qui].
Ho udito nella notte la tua voce,
era il suono di un perduto amore.
una bocca che gridava nell’ombra:
per me è stato l’abisso. Come se un uccello
m’avesse scavato il cuore e poi, per gioco,
m’avesse lasciato vivere, per sempre solo.
Mi alzo dal letto esausto, attendo solo
che sparisca dalla stanza quella voce
di cui serba memoria solo il gioco.
Lo comprai perché sapevo del tuo amore
per il colorato tropicale uccello.
colui che risplende anche nell’ombra.