di Demetrio Paolin
La zona di interesse di Martin Amis (Einaudi, traduzione di Maurizia Balmelli) è a tutti gli effetti un romanzo ottocentesco. Sembra, leggendo queste pagine, di rivedere certi passaggi e certe atmosfere di Thomas Hardy o almeno così è parso a me nei giorni in cui avevano in mano il romanzo e cercavo di trovare il modo migliore per parlarne. Il libro narra la storia di un corteggiamento, tra un uomo Golo e la bella donna sposata, Hannah; al loro amore e relazione si oppone il marito di lei Paul. Il romanzo è il resoconto del progressivo avvicinarsi dei due amanti, della loro tragica separazione e del loro crepuscolare incontro anni dopo, con un finale che lascia aperta la possibilità che la storia d’amore possa in qualche modo compiersi. Ovviamente questo è l’osso della storia, che Martin Amis, però, ambienta ne La zona di interesse ovvero il lager di Auschwitz.