di Valter Binaghi
4) L’approccio antropologico – L’animale simbolico
a) L’eredità dell’Umanesimo
Ricordate Forrest Gump? Cosa gli ripeteva sempre la mamma?“Stupido è chi lo stupido fa”.
Ovvero: non lasciarti congelare in una formula che pretende di rinchiuderti in una definizione determinata, nata forse da qualche errore del passato o più spesso dalla superficialità del senso comune, che ha bisogno di ruoli e maschere per rapportarsi velocemente con i personaggi della commedia umana. Tu non sei quel che sei stato, tu non sei ciò che appari: il mistero della persona si manifesta nella sua libertà, saranno le tue azioni a definirti, e finchè c’è vita e libertà c’è possibilità di riscatto e di evoluzione o, se preferisci, Dio non ha ancora smesso di crearti.
Per evitare di erigere fin dall’inizio fra me e il mio lettore la barriera di una cultura che a volte divide più che favorire la comprensione, vorrei dire senza tema di smentite che in quel semplice motto materno c’è tutta una rivoluzione antropologica, e se i filosofi elaborano un linguaggio raffinato per darne maggior conto, ciò non significa che possano aggiungervi ulteriore saggezza.