Posts Tagged ‘Dio’

Come sono fatti certi libri, 16 / “La Bibbia”, di Dio (prima parte)

13 agosto 2017

Come sono fatti certi libri 16 la bibbia di dio prima parte

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Bruna scrive al suo diletto (Lettere delle eroine, 27)

25 agosto 2016
Israele. Pecore al pascolo, con pastore

Israele. Pecore al pascolo, con pastore

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Dio

25 dicembre 2011

L’unico partito che difende la libertà

15 gennaio 2010

Democrazia atea si propone come l’unico partito che, libero da ogni influenza e vincolo legati alla religione, sarà capace di restituire alla Nazione la dignità dimenticata.
L’Italia, forte della propria storia risorgimentale, deve ricostruire la propria etica laica liberandosi finalmente dalle ingerenze religiose che opprimono ogni forma di libertà, di democrazia e di uguaglianza.
Democrazia atea intende restituire ai Cittadini la loro vita, le loro scelte, la loro capacità di decidere autonomamente in un’esistenza libera dall’ingerenza dei rappresentanti della religione.
Democrazia atea si propone di condurre la Nazione verso un processo di consapevolezza e di responsabilità individuale e collettiva; ciò sarà possibile solo attraverso un grande afflato di emancipazione e di evoluzione da ogni oscurantismo che nasce dalle dottrine religiose e che viene avallato da una classe politica alla mercè di dogmi e credenze.
Democrazia atea è l’unico partito che difende la libertà.

Conferenza stampa di presentazione del nuovo partito: martedì 19 gennaio 2010, ore 11, presso l’Associazione della Stampa Estera in Italia, a Roma in via dell’Umiltà 83/C. Ingresso libero (fino a esaurimento dei posti). Sito del partito: qui.

E’ rischioso scrivere decaloghi, se non si è Dio

12 gennaio 2010

di giuliomozzi

Il decalogo, scritto da Bruno Nacci, è qui. Mi pare che ci siano dentro cose assai discutibili. Faccio un esempio.

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Altri dèi. Se Dio è buono, allora perché?

4 marzo 2009

di giuliomozzi

[Questa è la prefazione che ho scritta per il libro di Andrea B. Nardi Altri dèi. Se Dio è buono, allora perché?, pubblicato da Eumeswil, in questi giorni in libreria]

Questo libro di Andrea B. Nardi è costituito da circa centoquarantanove pagine di introduzione e da due pagine di libro vero e proprio. E, per quanto possa sembrare bizzarro, va bene così.

L’introduzione è, in sostanza, una serie di schede sulle diverse risposte date dall’umanità – prevalentemente, ma non solo, dall’umanità cosiddetta «occidentale», ovvero «greco-mesopotamico-ebraico-cristiana» – a una domanda non da poco: se una divinità esiste, e se questa divinità pare pensabile solo come potentissima, magari onnipotente, e fondamentalmente orientata al bene, com’è che il mondo è pieno di male? Nardi non scheda tutte le soluzioni – ci vorrebbe un’intera biblioteca – ma certamente le più significative per noi e per il nostro tempo; e il testo ha il pregio della semplicità, sia d’esposizione sia di lessico, della precisione, e soprattutto della passione. Perché si sente bene, si vede bene, che per Nardi la questione è una questione vitale. Si sente bene, si vede bene, che Nardi non fa qui collezionismo teologico, ma cerca di capire con quali carte ci si gioca la vita: tutta la vita, anche eventualmente quella eterna.

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