Posts Tagged ‘Claudia Grendene’

“Guasti”, di Giorgia Tribuiani

8 giugno 2018

di Claudia Grendene

Guasti di Giorgia Tribuiani è un romanzo d’esordio che non potrà lasciare indifferenti.

Racconta la storia di Giada, una giovane donna, che si trova a dover elaborare il lutto per il compagno in una situazione che le rende impossibile distaccarsi da quel corpo inanimato. Ciò che impedisce la separazione tra Giada e il compagno -in vita un fotografo di notevole fama- è il fatto che egli abbia scelto di donare il proprio corpo al dottor Tulp per farsi plastinare da cadavere e diventare un’opera d’arte.

Ci avevano riso su, lui e Giada, nessuno credeva che la morte potesse arrivare così presto.

Questo corpo, che diventa l’importante pezzo di una mostra, genera l’ossessione della protagonista, la quale decide di passare le giornate a vegliare il cadavere, pagando l’ingresso quotidiano alle sale dell’esposizione e trascorrendo le ore immersa in una bolla fatta dal miscuglio tra gli ansiolitici, i ricordi, i dialoghi col morto e con i diversi personaggi, in particolare con il “il guardiano del piano di sotto”, e la compagnia degli altri pezzi immortalati dal dottor Tulp.

(more…)

“Dal disincanto all’innocenza”

16 marzo 2018

Il cammino dei sette personaggi di Claudia inizia quando sono ormai maturi, i giochi fatti, i destini compiuti. Giovani adulti che hanno combattuto come potevano il loro destino. Il lettore fa il tifo per tutti loro, o quasi, ma non può più sperare che si salvino. Può solo riannodare i fili delle vite di quei personaggi scritti dagli stessi scaltri autori che scrivono le vite di molti di noi: difficoltà economiche, violenze familiari, perbenismo soffocante, solitudine.
Claudia Grendene decide così di procedere all’indietro, dal disincanto all’innocenza, e la narrazione si mantiene perfettamente coerente e conseguenziale. Pagina dopo pagina il carattere dei personaggi si delinea e prende forza ma alla fine di ogni capitolo ci si chiede come abbia fatto a gestire la marcia contraria, come sia riuscita a ragionare invertendo futuro e passato. (continua)

In Cultweek Roberta Virduzzo recensisce il romanzo di Claudia Grendene Eravamo tutti vivi, testè pubblicato presso Marsilio.

“Eravamo tutti vivi”, di Claudia Grendene

21 febbraio 2018

di Francesca Visentin

[Questo articolo è apparso il 20 febbraio 2018 nel Corriere del Veneto, dorso regionale del Corriere della sera. Claudia Grendene è tra gli insegnanti della Bottega di narrazione. gm]

Claudia Grendene, Eravamo tutti vivi, MarsilioÈ una full immersion in una Padova percorsa in ogni angolo, il romanzo d’esordio di Claudia Grendene, bibliotecaria, nata a Villafranca di Verona, ma da sempre vissuta a Padova. Attraverso le storie di sette amici seguiti e narrati negli ultimi vent’anni, Grendene in Eravamo tutti vivi (Marsilio, 282 pagine, 17 euro) mette a fuoco una città, un’epoca e il mutare di un tessuto sociale e politico.

Illusioni, amori e sogni a Padova

Dai centri sociali alla borghesia, dal muro di via Anelli alle rivolte studentesche, dagli scontri politici all’amoreggiare sui muretti della Specola, l’autrice porta in scena luoghi e personaggi, sogni e realtà di un gruppo di giovani che, come spesso accade, dovrà poi scontrarsi con le disillusioni dell’età matura. Amori perfetti che quando si trasformano in matrimoni diventano gabbie soffocanti e passioni osteggiate che invece non si spegneranno mai.
Ideali di libertà che inseguono utopia e rivoluzione ma si scontreranno con la morte. Il palcoscenico su cui si muovono i sette protagonisti è il tipico oscillare tra poesia e bellezza della giovinezza e degli anni universitari in cui tutto sembrava possibile, e l’amaro risveglio dell’età adulta. E la domanda – quando si ritrovano tutti al funerale di uno di loro, il più sognatore – sembra d’obbligo: «Che cosa abbiamo fatto delle nostre vite? Delle nostre speranze? Dei nostri desideri?»

(more…)

Una chiacchierata sull’editing (con esempi)

11 ottobre 2017

Castelfranco Veneto, 10 ottobre 2017, presso la Libreria Ubik; evento organizzato dall’associazione Porte Aperte; con Claudia Grendene. (Ho scaricato la “diretta” fatta via Facebook; il video non è certo gran che, ma si sente benissimo – almeno quando parla Claudia. Dura un’ora e ventisei secondi). gm

Come sono fatti certi libri, 21 / “Greta la matta”, di Geert De Kockere e Carll Cneut

1 settembre 2017

di Claudia Grendene

[In questa rubrica pubblico descrizioni, anche sommarie, di libri che – al di là della storia che raccontano o del tipo di scrittura – presentano una “forma” un po’ particolare, o magari bizzarra. Che cosa si intenda qui per “forma” mi pare, visti gli articoli già pubblicati, piuttosto evidente. Chi volesse contribuire si faccia vivo in privato (giuliomozzi@gmail.com). gm].

Greta la matta, di Geert De Kockere (testo) e Carll Cneut (illustrazioni), pubblicato in Itali da Adelphi nel 2005, viene considerato un libro per bambini/ragazzi. In Internet BooksShop l’età indicata è dai sei anni.
L’autore e l’illustratore si sono ispirati al quadro di Pieter Bruegel il Vecchio Dulle Griet, attualmente esposto al Museo Mayer van der Bergh di Anversa.

(more…)

La sfida l’ho vinta io / Claudia Grendene

28 luglio 2015

di Claudia Grendene

[Intervento tratto dal libro Se incontri Giulio Mozzi per la strada uccidilo].

Claudia Grendene pubblicherà il suo primo romanzo presso Marsilio, probabilmente all’inizio del 2017. Il titolo provvisorio è Come stavamo ieri.

Preleva gratis il libro

Preleva gratis il libro

Mercoledì 25 marzo 2015 vado a sentire la presentazione di Favole del morire di Giulio Mozzi nella sede dell’associazione Fantalica, a Padova. Arrivo un po’ in ritardo, piove, ho aspettato mio marito. Vedo Giulio Mozzi sul palco, la scrittrice gli fa delle domande. Giulio risponde con la disarmante modestia che lo caratterizza. Più le domande vogliono essere articolate e letterarie, più Giulio risponde da uomo semplice. Sono in prima fila, mi ha vista. Fa una battuta di spirito e mi sorride. Parla del libro e della morte, e del riciclo inarrestabile di materie organiche nel cosmo. Penso alla trasformazione di ogni cosa.
Mi accorgo che sono io a non vedere più lo scrittore, il maestro. Inizio a vedere l’uomo.
Dopo la presentazione, un figuro di cui non ricordo la faccia tedia Giulio con il progetto dell’opera che vuole scrivere o che ha scritto. Ognuno parla a Giulio di cose letterarie, io riesco a dirgli soltanto: «Hai bisogno di un passaggio?». Giulio non guida e abita dalle parti di casa mia.
Mi risponde di no. Ha un occhio terribilmente arrossato, mi preoccupo.

(more…)

Se incontri Giulio Mozzi per la strada uccidilo (finalmente)

21 luglio 2015

(more…)

Il tagliaunghie (Le cose che ci sono in casa, 46)

5 luglio 2014

di Claudia Grendene

[Le regole del gioco sono qui].

Tagli, sclicchi, schiocchi,
Tagliaunghie,
Su piedi nudi
Su mani stanche
Su unghie bianche.