Posts Tagged ‘Chiesa’

Cattolicesimo: il nuovo capro espiatorio

18 gennaio 2010

[La Chiesa cattolica] è l’ultima figura sociale coerente nel mondo; dispone di un corpo dottrinale, di un catechismo, di una gerarchia visibile e identificata. Senza essere del mondo essa è purtuttavia nel mondo. Proprio per quello che essa è, il mondo la odia. Se fosse diversa, il mondo cercherebbe invano una vittima per giustificare il proprio malessere ed espiarlo.

Leggi nel quotidiano Avvenire l’articolo di Jean-Robert Armogathe.

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Assunzione di responsabilità

24 marzo 2009

di Teo Lorini

[Questo articolo di Teo Lorini è apparso qualche giorno fa in Il primo amore e in Dire Fare Baciare. Luogo di sconfinamenti.]

Qualche settimana fa su Vibrisse (qui), Giulio Mozzi proponeva una riflessione sulla chiesa odierna e sul suo rapporto con il mondo della politica attiva, soprattutto italiana, e di quelle che Mozzi chiama le “organizzazioni politiche” contemporanee. La conclusione cui arriva l’articolo (alla cui lettura rinvio, scusandomi sin d’ora per quel tanto d’inevitabile grossièreté che ogni sintesi comporta) dice in sostanza che “la chiesa è stata fregata”, intrappolandosi in un gioco che queste organizzazioni politiche, in particolare quelle di destra, “sanno fare molto meglio di lei, e possono giocare con molta più destrezza in quanto non hanno alcuna remora a barare. O, più esattamente, barano per esigenza di sopravvivenza, barano strategicamente: tra barare e giocare non conoscono differenza”. Una conclusione che a me pare assai vicina dall’analisi che il Pasolini ‘corsaro’ faceva 35 anni fa in articoli come la celebre Analisi linguistica di uno slogan o il Discorsetto di Castelgandolfo.
Più interessante appare invece la distinzione operata da Mozzi quando puntualizza che con la parola “chiesa” egli si riferisce “alla gerarchia della chiesa cattolica (papa, vescovi, conferenze episcopali e via dicendo)”. Se infatti viene chiarito che una cosa è la “chiesa” nel senso mozziano di gerarchia e delle azioni che essa approva, ratifica o sottoscrive e altro sono le infinite sfaccettature del pensiero o dei pronunciamenti dei singoli che si professano cattolici, risulta più facile disinnescare il meccanismo, tanto interminabile quanto sterile, in cui si smarriscono sia gli apologeti sia i critici di pensieri, parole, opere e omissioni in qualche modo riconducibili a un generico e confuso concetto di chiesa o di cattolicesimo.

Continua a leggere l’articolo di Teo Lorini in Il primo amore.

[L’articolo di giuliomozzi La chiesa è stata fregata è stato discusso anche nei blog di Paolo Ferrucci (qui) e di Valter Binaghi (qui)].

La chiesa è stata fregata

23 febbraio 2009

di giuliomozzi

Enrico Manfrini, papa Giovanni XXIII

Enrico Manfrini, papa Giovanni XXIII

Si sente dire, si legge in continuazione: la chiesa è sempre più invadente, si intromette in qualunque questione, il governo italiano è prono davanti alla chiesa, non desidera altro che compiacerla, la chiesa è più potente delle istituzioni, la chiesa vuole sostituirsi allle istituzioni, il papa non avrà divisioni ma ha un potente gruppo parlamentare, ci sono parlamentari e ministri che prendono ordini dalla chiesa, basta che il papa parli e il parlamento ubbidisce, eccetera eccetera. Con una immagine divertente, qualche giorno fa Andrea Inglese (in Nazione indiana, qui) ha restituito vivacità a questo luogo comune (e ricordo che si danno luoghi comuni veri e luoghi comuni non veri):

C’è già la rottura di palle delle finestre. Che non puoi più lasciarle aperte, manco per cinque minuti, che ti ritrovi un vescovo in casa. Sono abilissimi, nonostante la faccia raggrinzita, il corpo mummificato, e il tonacone abbottonato, inforcano facilmente il davanzale, e hop! sono dentro casa a ravanare tra le tue cose. E un vescovo mica lo puoi cacciare via in malo modo, come fosse un rumeno qualsiasi o un ladro. […]

Ora: premettendo (e sia ben chiaro) che qui quando parlo di chiesa adotto l’uso comune di questa specie di discorsi, e intendo la gerarchia della chiesa cattolica (papa, vescovi, conferenze episcopali e via dicendo), vorrei dire che, secondo me le cose non stanno per niente secondo il luogo comune.

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