[Ennio Bissolati è un bibliofilo. Per vibrisse recensisce libri introvabili, dei quali sostiene di essere l’unico lettore. gm]
La giovane teologa toscana Maria Immacolata Innocenti Degli (il cui curioso cognome – rilevabile principalmente nella zona di Figline Valdarno – è frutto di un’errata trascrizione all’ufficio dell’anagrafe avvenuta qualche generazione fa; esistendo in Firenze l’Istituto degli Innocenti, vocato alla cura dei trovatelli e degli abbandonati, il cognome Degli Innocenti equivale agli altrove diffusi Esposito, Trovato, Diodati, eccetera) non ha trovato nessun editore di orientamento cattolico (e, in generale, nessun editore) disposto a pubblicare questo smilzo ma, a dir suo, rivoluzionario libretto (non più d’una sessantina di pagine): e così, avendolo autopubblicato senza alcun riscontro, si è rivolta al vostro affezionato bibliofilo pietendo una recensione. Che le si concede volentieri, premettendo cautelativamente l’assoluta ignoranza dello scrivente tanto in materia teologica quando in materia scientifica – ovvero, in entrambe le materie tra i cui confini l’opericciola ambisce collocarsi.