
Un’opera di Roy Lichtenstein
Un’opera di Roy Lichtenstein
Arrakis: fremen cavalcano un verme della sabbia
Una dispensa, tipica
di Enrico Ernst
Quale ordine? Quali ragionamenti ho articolato per comporre questo decalogo?
In generale: ho considerato i libri sulla scrittura creativa che ho concretamente usato in classe, in dodici anni di insegnamento. Quindi, volumi utili. A volte anche belli. Ma non necessariamente.
In secondo luogo, ho preso in considerazione delle opere che hanno “formato” il mio modo di essere insegnante di scrittura creativa. Mi hanno interrogato sul mio lavoro e impegno. Apro e chiudo il decalogo con due testi per cui ho un vera e propria venerazione.
Vediamo!
di giuliomozzi
Vedo che le liste di libri “indispensabili” proposte qui in vibrisse riscuotono un certo successo (ciascun articolo, nel giro di un paio di giorni, viene consultato da almeno un migliaio di persone). La cosa non mi stupisce: data l’enorme disponibilità di opere leggibili, la segnalazione di possibili percorsi fa sempre comodo; data la pressione promozionale dell’industria sulle novità, la segnalazione di opere pubblicate un po’ prima di oggi è facilmente cosa gradita e utile. In più, ogni lista di libri è una sorta autobiografia (non solo intellettuale): basta una frase terra-terra come “L’edizione che ho io è…”, e già il mero dato bibliografico si fa narrazione, ci introduce in una stanza dove ci sono pochi tanti libri, libri vecchi o libri nuovi, eccetera.
In queste liste, mi pare chiaro che l’aggettivo “indispensabile” è usato scherzosamente (se non altro: non potrebbero esistere, per esempio, due diverse liste di indispensabili romanzi dell’orrore, eccetera). Ma è uno scherzo non sciocco (spero), e qui vorrei ragionarci su un momento.
In un episodio del Genji Monogatari (capitolo 50, Azumaya), la principessa Nakanokimi e sua sorella Ukifune guardano illustrazioni di vecchi racconti, mentre la cameriera Ukon ne legge ad alta voce i testi. Accostare parole e immagini è stata pratica comune, in Giappone, fin dalla nascita di una letteratura nazionale. Monogatari (romanzi) e nikki (diari) erano solitamente abbelliti da illustrazioni pittoriche: su rotoli, su libri e su grandi paraventi, scorrevoli e pieghevoli. Questa lista (non esaustiva e molto arbitraria) è nata seguendo lo stesso principio: buona lettura e buona visione, dunque.
Jacopo Chimenti, 1551-1640. Interno di dispensa con cibarie