Antonio La Malfa ha scritto il suo romanzo Quello che corre durante la Bottega di narrazione 2012-2013. Ora, dopo averlo ulteriormente lavorato, tenta la pubblicazione con sottoscrizione (attraverso il serissimo sito Bookabook, dove si può prelevare anche una sostanziosa anteprima: due capitoli).
Chi volesse saperne di più può visitare la pagina dedicata in Bookabook. Oppure prelevare direttamente i primi due capitoli. Oppure leggere questa nota che Antonio ha pubblicato nel proprio blog. Oppure visitare questa pagina del sito della Bottega di narrazione.
Io ho sottoscritto, prenotando due copie. [gm]
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Chi vuol far correre “Quello che corre”?
2 marzo 2016Bottega di narrazione 2013: ecco i lavori degli “apprendisti”
14 ottobre 2013La Bottega di narrazione 2012-2013 si è conclusa. Ieri, 13 ottobre 2013, i lavori dei ventuno “apprendisti” sono stati presentati difronte a un’eletta schiera di professionisti dell’editoria. Erano presenti gli agenti letterari Valentina Balzarotti (Agenzia letteraria internazionale), Alberto Ibba (Le pubblicazioni) e Loredana Rotundo; gli editori Bietti, Indiana Libri, Mondadori, Newton Compton, Rizzoli, San Paolo. Altri editori che hanno già dichiarato un interessamento riceveranno i materiali nelle prossime ore.
L’incontro è stato semplice e cordiale. Alcune opere, in stato più avanzato di composizione, sono state presentate nel dettaglio (con lettura di estratti); le altre sono state segnalate (ed è stata fornita una sintetica scheda).
Tutti i materiali sono a disposizione di chiunque voglia leggerli, nel sito della Bottega di narrazione.
Polaroid
9 ottobre 2013di Claudio Salvi
dove sono – in casa.
i rami vanno su – anche la cornacchia.
non vola – le donne camminano in giardino.
Polaroid
1 ottobre 2013di Claudio Salvi
autunno – il sole aumenta.
siede sotto l’albero – di chi è la statua.
non si vede bene – i ragazzi vanno su questa statua.
Polaroid
20 settembre 2013di Claudio Salvi
notte con la luna – ancora vuoto.
passa la renault – lei guarda davanti.
mette il gomito fuori – sono appena le due.
Polaroid
14 settembre 2013di Claudio Salvi
rimane a letto – tiene la mano di lato.
lei fa la doccia – lascia i vestiti sul pavimento.
si tiene con le dita – il tubo perde.
Polaroid
6 settembre 2013di Claudio Salvi
lei si esamina – passano tante auto.
delle auto svoltano – le persone camminano.
uno consuma la birra – bevono tanto.
Polaroid
31 agosto 2013di Claudio Salvi
è notte – si vede un uomo davanti al vetro.
il n.6 – è al sesto allora!
un corridoio con tante porte – la persona che bussa guarda bene prima di entrare.
alla tv una ride – un ragazzo esce dal bagno.
Polaroid
24 agosto 2013di Claudio Salvi
questo sono io che vado a casa – i cani camminano così piano che sono quasi fermi.
stanza con tavolino e fiori di campo. siamo felici – io rido perché un piede del tavolino non sta fermo.
vedo questo dalla finestra – il tizio che cammina al centro canta con forza.
Polaroid
17 agosto 2013di Claudio Salvi
1.interno 2.in camere.
1.il tale – a una rete tiene le mani su. là mastica un animale.
2.sezione – in camere. in queste va uno, di là uno cade.
Polaroid
8 agosto 2013di Claudio Salvi
non è cosa metto in foto – questo non so che cosa è. sta lì davanti il ragazzo che guarda.
Polaroid
1 agosto 2013di Claudio Salvi
sono seduto in una stanza che non è quella in cui ti trovi – di sera. confronta i due ambienti.
Polaroid
26 luglio 2013di Claudio Salvi
gli uccelli mangiano le ciliegie – io metto una radio in mezzo ai rami di questo ciliegio.
Polaroid
20 luglio 2013di Claudio Salvi
dopo la pioggia – in cima. portofino è interamente in territorio italiano. cosa ne dici dello scorcio.
Polaroid
15 luglio 2013di Claudio Salvi
questo è un liceo. chiusure, blocchi – un prato. un’auto in pieno sole. muovendoci attorno chiaro senso di spazi nuovi.
Polaroid
8 luglio 2013di Claudio Salvi
due righe (?) – se guardi bene io sono in piedi. emily chiede di te. è lei che si siede. bel tempo fino a martedì.
Tagebuch, 29 giugno, sabato
29 giugno 2013di Claudio Salvi
se cammino attraverso la stanza – non ho niente. non un sintomo, p.es. dolore a una caviglia. cosa vedo che posso riconoscere. non riconosco una foto. alzo la mano per tenere i pezzi come emily thompson.
Tagebuch, 22 giugno, sabato
22 giugno 2013di Claudio Salvi
la porta di ingresso è aperta. sono andati via tutti. hanno lasciato i piatti sopra il tavolo. ho addosso la giacca. la notte è stellata. le bambine pasticciano con la terra di un vaso. un bambino dorme in disparte sulle ginocchia di una vicina. mi sono seduto. ho guardato i nuovi palazzi. una bambina ha chiamato la mamma. la donna ha allargato le braccia e lei ci si è stretta contro. sono rimaste così un po’ di tempo.
Tagebuch, 15 giugno, sabato
15 giugno 2013di Claudio Salvi
notte in casa sazi buttati sul divano, con una finestra aperta da dove non si vede niente. seduto accanto al divano con le gambe incrociate un po’ in disparte guardo gli altri. il mattino è bello – non la notte ma una luce si vede, dico a uno che guarda fuori con una gamba piegata e le mani intorno al ginocchio. dato che la finestra è socchiusa sento che passano le auto.
Tagebuch, 5 giugno, mercoledì
5 giugno 2013di Claudio Salvi
siamo al ristorante emanuel. la spiaggia dietro la mia sedia. mi alzo, vado verso il mare. metà luna illumina l’acqua. le barche a vela hanno luci in cima agli alberi e oscillano. molte persone stanno sul molo. due bambini sulla riva, uno tira sassi e quando lo supero cerca qualcosa. salgo sul molo, vedo persone che scendono su piccoli gommoni a motore. due olandesi guardano, lui beve da un bicchiere di carta e lei gli sta abbracciata al fianco, una donna gli parla in inglese cattivo, ridono, l’olandese dice buona fortuna. la donna scende su un gommone con le bambine, il gommone affonda quasi sotto il pelo dell’acqua, il motore non si accende, quando partono l’olandese alza il bicchiere. il molo è lungo poco più di dieci metri e in fondo un uomo pesca con un galleggiante luminoso e intorno dei bambini. l’acqua è nera. a metà costa le luci di paesi. c’è calma. penso che questi sono i miei contemporanei e non voglio non so rendere quell’atmosfera. c’era calma e c’erano le voci della gente. mi sono mescolato a loro e nessuno mi badava. ho visto la partenza. il pescatore non ha fatto attenzione, dall’ultimo gommone le donne hanno salutato l’olandese. una è scesa senza scarpe. i gommoni sono arrivati fino alle barche ferme, ho visto una luce illuminare il fianco di una barca. andavano a letto.