di giuliomozzi
[Il 22 novembre 1999, mentre stavo lavorando al libro Fiction – che apparve presso Einaudi nel 2001 e la cui nuova edizione, Fiction 2.0, sarà a giorni in libreria per Laurana – scrissi all’editor che mi seguiva per fare il punto della situazione (peraltro l’editing, poi, lo feci con un’altra persona). All’epoca l’effettivo titolo del libro non era ancora stato concepito. Pubblico la lettera con qualche doverosa omissione. Vi si parla anche di racconti mai portati a termine. gm]
Padova, 22 novembre 1999
[…] èccoti il libro nuovo. È praticamente finito, nel senso che si vede com’è e come andrà a finire, anche se forse uno solo dei pezzi (Lettera ai direttori) è effettivamente finito, uno (Calcoli) è appena un abbozzo, uno è ancora a metà strada (La fede in Dio) e uno forse è fallito e sarà da buttare (Giustizia poetica?). In realtà è scritto al 70% e riveduto al 30%, più o meno: ma adesso si capisce che cosa ne verrà fuori, e quindi mi sembra il momento buono per parlarne.
Un paio di questi pezzi (La fede in Dio e Calcoli) te li mandai prima delle vacanze d’agosto – il giorno dopo l’ultima volta che siamo riusciti a parlarci. Allora non avevo la minima idea di come sarebbe andata la faccenda.
La faccenda è che io – Giulio Mozzi – ho deciso di editare una serie di testi: lettere, dichiarazioni, memoriali eccetera di alcuni personaggi curiosi, strampalati o tragici. Testi non scritti da me. Come editore, mi limito a corredare questi testi – non sempre: quando serve – con chiarimenti, allegati, ritagli di giornale e così via.
La faccenda diventa estremista con Ultima comunicazione: un testo di quattro righe, la lettera di addio di una adolescente che poi si butterà dal cavalcavia, per il quale prevedo circa venti pagine di allegati. Ne ho fatta un’occasione per lavorare insieme a un po’ di amici: L* P*, S* B*, Umberto Casadei, M* N*) eccetera: loro scriveranno gli allegati, io poi farò un po’ di assemblaggio e di cut-up. [1]
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