di Claudio Salvi
dove sono – in casa.
i rami vanno su – anche la cornacchia.
non vola – le donne camminano in giardino.
di Claudio Salvi
dove sono – in casa.
i rami vanno su – anche la cornacchia.
non vola – le donne camminano in giardino.
di Claudio Salvi
autunno – il sole aumenta.
siede sotto l’albero – di chi è la statua.
non si vede bene – i ragazzi vanno su questa statua.
di Claudio Salvi
notte con la luna – ancora vuoto.
passa la renault – lei guarda davanti.
mette il gomito fuori – sono appena le due.
di Claudio Salvi
rimane a letto – tiene la mano di lato.
lei fa la doccia – lascia i vestiti sul pavimento.
si tiene con le dita – il tubo perde.
di Claudio Salvi
lei si esamina – passano tante auto.
delle auto svoltano – le persone camminano.
uno consuma la birra – bevono tanto.
di Claudio Salvi
è notte – si vede un uomo davanti al vetro.
il n.6 – è al sesto allora!
un corridoio con tante porte – la persona che bussa guarda bene prima di entrare.
alla tv una ride – un ragazzo esce dal bagno.
di Claudio Salvi
questo sono io che vado a casa – i cani camminano così piano che sono quasi fermi.
stanza con tavolino e fiori di campo. siamo felici – io rido perché un piede del tavolino non sta fermo.
vedo questo dalla finestra – il tizio che cammina al centro canta con forza.
di Claudio Salvi
1.interno 2.in camere.
1.il tale – a una rete tiene le mani su. là mastica un animale.
2.sezione – in camere. in queste va uno, di là uno cade.
di Claudio Salvi
non è cosa metto in foto – questo non so che cosa è. sta lì davanti il ragazzo che guarda.
di Claudio Salvi
sono seduto in una stanza che non è quella in cui ti trovi – di sera. confronta i due ambienti.
di Claudio Salvi
gli uccelli mangiano le ciliegie – io metto una radio in mezzo ai rami di questo ciliegio.
di Claudio Salvi
dopo la pioggia – in cima. portofino è interamente in territorio italiano. cosa ne dici dello scorcio.
di Claudio Salvi
questo è un liceo. chiusure, blocchi – un prato. un’auto in pieno sole. muovendoci attorno chiaro senso di spazi nuovi.
di Claudio Salvi
due righe (?) – se guardi bene io sono in piedi. emily chiede di te. è lei che si siede. bel tempo fino a martedì.
di Claudio Salvi
se cammino attraverso la stanza – non ho niente. non un sintomo, p.es. dolore a una caviglia. cosa vedo che posso riconoscere. non riconosco una foto. alzo la mano per tenere i pezzi come emily thompson.
di Claudio Salvi
la porta di ingresso è aperta. sono andati via tutti. hanno lasciato i piatti sopra il tavolo. ho addosso la giacca. la notte è stellata. le bambine pasticciano con la terra di un vaso. un bambino dorme in disparte sulle ginocchia di una vicina. mi sono seduto. ho guardato i nuovi palazzi. una bambina ha chiamato la mamma. la donna ha allargato le braccia e lei ci si è stretta contro. sono rimaste così un po’ di tempo.
di Claudio Salvi
notte in casa sazi buttati sul divano, con una finestra aperta da dove non si vede niente. seduto accanto al divano con le gambe incrociate un po’ in disparte guardo gli altri. il mattino è bello – non la notte ma una luce si vede, dico a uno che guarda fuori con una gamba piegata e le mani intorno al ginocchio. dato che la finestra è socchiusa sento che passano le auto.
di Claudio Salvi
siamo al ristorante emanuel. la spiaggia dietro la mia sedia. mi alzo, vado verso il mare. metà luna illumina l’acqua. le barche a vela hanno luci in cima agli alberi e oscillano. molte persone stanno sul molo. due bambini sulla riva, uno tira sassi e quando lo supero cerca qualcosa. salgo sul molo, vedo persone che scendono su piccoli gommoni a motore. due olandesi guardano, lui beve da un bicchiere di carta e lei gli sta abbracciata al fianco, una donna gli parla in inglese cattivo, ridono, l’olandese dice buona fortuna. la donna scende su un gommone con le bambine, il gommone affonda quasi sotto il pelo dell’acqua, il motore non si accende, quando partono l’olandese alza il bicchiere. il molo è lungo poco più di dieci metri e in fondo un uomo pesca con un galleggiante luminoso e intorno dei bambini. l’acqua è nera. a metà costa le luci di paesi. c’è calma. penso che questi sono i miei contemporanei e non voglio non so rendere quell’atmosfera. c’era calma e c’erano le voci della gente. mi sono mescolato a loro e nessuno mi badava. ho visto la partenza. il pescatore non ha fatto attenzione, dall’ultimo gommone le donne hanno salutato l’olandese. una è scesa senza scarpe. i gommoni sono arrivati fino alle barche ferme, ho visto una luce illuminare il fianco di una barca. andavano a letto.
di Claudio Salvi
aprendo scatole in un angolo della stanza, più spazio dove stare.
in maggio, nel nuovo appartamento.
luce su divano e muri.
libri e foto.
niente è attaccato.
di Claudio Salvi
consumando caffè, fuori.
un treno va sul ponte di mattoni.
«guarda».
punta il dito.
un uccello scappa.
«lala la lalala».
sale su un ramo germogliato.