di giuliomozzi
1. E vissero a lungo felici e contenti, soprattutto contenti.
2. D’altra parte, era evidente che chi mi raccontò questa lunga storia che ora ho finito di raccontare a voi se l’era inventata di sana pianta.
3. E poi fu buio fitto, per sempre: nisba cori angelici.
4. Qui finisce la nostra storia; e se non vi è piaciuta, avete dei problemi.
5. E finalmente, tendendo la mano per stringere le nostre già tese, il misterioso marinaio che ci aveva accompagnati in tutto quel lungo viaggio, le lacrime agli occhi, disse: “Ora potete chiamarmi Ismael”.
6. “Buongiorno”, disse la voce al telefono – una voce pastosa, profonda, vagamente inquietante -, “sono Mario Pralinato, dell’Agenzia delle entrate”.
7. Di lui non si seppe più nulla per diciassette anni. Quando tornò era ricco, e la gamba sinistra era amputata al ginocchio.
8. Quanto al prete, quando l’ufficiale alzò il braccio destro cacciò fuori gridando un bestemmione enorme, spaventoso, prolungato, terribile, tanto che il plotone d’escuzione raggelò. Poi l’ufficiale abbassò il braccio.
9. Poi andarono a letto.
10. “No”, disse lo sposo.
4 Maggio 2017 alle 18:13
La 9 e la 7 mi piacciono.
4 Maggio 2017 alle 18:16
Certo che chiudere un racconto è sempre problematico. Almeno è così per me.
4 Maggio 2017 alle 19:20
Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s’è fatto apposta.
E questa non potrebbe tranquillamente rientrare nella decina?
4 Maggio 2017 alle 19:35
Ma la 10 è fichissima 🙂
4 Maggio 2017 alle 20:36
Be’, a onor del vero, la 9 potrebbe essere tranquillamente la fine di un racconto di Carver. E tutti l’avremmo definita “geniale” nel suo minimalismo…
4 Maggio 2017 alle 20:46
Anna Maria: si può sempre non chiuderlo
4 Maggio 2017 alle 22:09
La 4 è fantastica!
4 Maggio 2017 alle 22:43
Quoto la 4. Anzi me la appunto 😬😂
5 Maggio 2017 alle 09:45
anch’io opto per la quattro.
5 Maggio 2017 alle 09:46
Mi chiedo da dove sia uscita fuori la n.3
Mi da l’impressione di un racconto da bar tra amici.
5 Maggio 2017 alle 13:13
La 7 e la 10 potrebbero essere frasi di chiusura furbescamente aperte al sequel. Cos’ha fatto per diciassette anni e perché ha la gamba amputata? Lo sposo disse “No”. E il secondo libro riparte che lo sposo è pentito o la sposa che farà di tutto per ripigliarselo. 🙂
5 Maggio 2017 alle 16:03
la 6 sembra un incipit
5 Maggio 2017 alle 16:31
4 forever
6 Maggio 2017 alle 12:41
Un buon 15% delle cose che leggo io finisce con una frase che contiene “sorridendo”, “sorrise”, “sorriso” o “sorrideva”.
6 Maggio 2017 alle 13:01
Per la 3 si può immaginare un racconto metafisico-pop che le renda giustizia.
6 Maggio 2017 alle 14:45
La 6 è una criptocitazione del finale di Totò Diabolicus.
6 Maggio 2017 alle 16:45
La 6 non è male, secondo me. Sembra un incipit, dice bene paolab, però incuriosisce.
7 Maggio 2017 alle 07:15
Emilio: ma questo 9 mi sembra definitivo, le chiusure di Carver lasciano in sospeso. Tipo ” Lo tenni in mano. Tenni in mano la mia metà”. In questo senso un finale carveriano potrebbe essere il 6 citato da Paolab che lei vede come un incipit
8 Maggio 2017 alle 04:06
Ma quindi, valeva la pena di leggerli fino in fondo.
11 Maggio 2017 alle 21:37
Posto (voce del verbo), sig.Mozzi? …. (fine)
11 Maggio 2017 alle 22:03
UNDEcalogo per finire una storia d’amore (dal punto di vista narrativo, certo)
1. E a lungo, furono felici e contenti della loro propria infelicità.
2. D’altra parte, ho finito di raccontare.
3. E poi uscimmo a rivedere le stelle, ma era nuvolo e, a causa del buio pesto, lei mi disse: “Non ti amo più”, così invece di lasciare l’altro – che era al suo fianco destro – lasciò me dal sinistro e non se la sentì di ritirare quanto ormai pronunciato, proprio là! E non ci reincontrammo mai per iniziare la storia d’amore che Dio aveva deciso per noi. Va beh.
4. Qui finisce la storia ed iniziano i vostri problemi.
5. E finalmente dal mio battello ebbro io sparai all’albatros, che cadde – aggraziata – sulla poppa.
6. “Buongiorno amore” mi disse mia moglie, quando rientrai inaspettatamente fuori orario.
7. Di lui, lei non seppe altro che era morto.
8. Quanto al prete, disse: “Lasciate perdere, visto che siete in tempo”.
9. Poi andarono a letto. Fine.
10. “No”, pensò lei, quando lui le disse “Stai bene con me?”. Poi lei sorrise e premette il grilletto. Bang.
11. Io – fossi in loro – non comincerei nemmeno.
Musica: David Bowie, Space Oddity
13 Maggio 2017 alle 09:47
[…] […]
16 Maggio 2017 alle 17:57
La 4 è quella che mi è piaciuta di più. Sicuramente ho tanti problemi.
27 Maggio 2017 alle 11:12
In effetti mi hanno fatto morire..non sapevo se ridere o piangere..
31 luglio 2017 alle 08:55
[…] https://vibrisse.wordpress.com/2017/05/04/le-dieci-piu-tremende-frasi-di-chiusura-che-ho-incontrate-… […]
19 gennaio 2018 alle 00:48
La 5 è strepitosa