di giuliomozzi
Ritornerò, ritornerò alla vita
futura, quando tutto sarà morto;
ritornerò, nel corpo luminoso
che sarà dato per la nuova vita.
Ritornerò, ritornerò all’amore
e sarà vinta per l’eterno Morte;
e sarà tolto il giogo doloroso,
e guarderò negli occhi il Creatore.
Nessun giudizio sarà pronunciato:
occhi negli occhi sarà detto tutto;
da me, per me, sarò salvo o dannato.
La vita al mondo è vera, non fasulla;
la vita nella carne è vita in tutto:
è questa la speranza, e il resto è nulla.
Esercizio: Qualsiasi atto con cui si addestri il corpo o si applichi la mente con lo scopo di svilupparne o conservarne le forze, l’agilità, l’efficienza, per acquistare assuefazione, pratica e sim. Nel sing., indica per lo più la ripetizione abituale di tali atti (Treccani).
9 marzo 2017 alle 10:29
A me piace molto. Perché dà il senso circolare della vita-morte-vita-dolore-morte-luce-vita-amore-vita-carne-morte-vita-corpo-morto-e-risorto-… e mi piace il senso dell’autogiudizio centrale, e le ripetizioni che richiamano la fatica dell’esercizio, del ripetere i gesti quotidiani, del vivere, del praticare la vita, e insomma. Io ci vedo quello che ci vedo e mi piace, anche come suona. Ecco.
10 marzo 2017 alle 11:50
ansia
25 marzo 2017 alle 21:40
Catechismo poetico.