
Un’immagine tipicamente natalizia.
di giuliomozzi
Di che cosa si tratti, l’avete già capito. Ecco i dettagli:
1. si tratta di un concorso di racconti di paura, o almeno di ansia, di spavento, di terrore, di magia oscura, quello che volete, roba così,
2. i racconti dovranno essere in prosa,
3. non pongo limiti di lunghezza: da 12 a 5.736.986 battute (spazi inclusi) mi va bene tutto,
4. dovrà trattarsi di “racconti di Natale”, ovvero dotati di un’ambientazione (magari paradossalmente, farsescamente, ma anche serissimamente) riconoscibilmente natalizia e di una morale (magari scherzosa, ironica, ribaltata, eccetera) decentemente natalizia,
5. in ogni racconto dovranno esserci, tra i personaggi non marginali (ma non necessariamente come protagonisti), una persona molto giovane e una persona molto anziana (l’età precisa non mi interessa: mi interessa la distanza di età tra i due),
6. in ogni racconto dovrà esserci uno di questi oggetti (o più d’uno) (e: non è necessario che questi oggetti siano al centro del racconto, tutt’altro; basta che appaiano anche di sguincio, in una sola frase, per puro caso, per sbaglio):
– un baule misterioso (o una cesta, o una scatola, o un armadio: un contenitore di qualche tipo, insomma),
– una sedia sulla quale è difficile stare seduti (o una poltrona, o un sellino da bicicletta, o uno sgabello all’americana ec.) o dalla quale è facile cadere,
– un’intercapedine (muro, porta, siepe, tenda, paravento ec.) attraverso la quale si sentono dei suoni (rumori, musica, parole, sospiri, sussurri, urla, tonfi, sghignazzate, nitriti, gracidii, sgocciolamenti, pianti, fischio della pentola a pressione ec.),
– un abbigliamento insolito (insolito rispetto al contesto: un muratore che fa la malta in frac, un medico in tuta da palombaro, un sacerdote che officia nudo ec.),
7. è vietata la partecipazione, anche sotto mentite spoglie, di Babbo Natale,
8. ogni racconto dovrà essere inviato entro il 1° dicembre 2016 all’indirizzo apposito: unterribilenatale@gmail.com,
9. pubblicherò in vibrisse i racconti che mi convinceranno, cominciando le pubblicazioni ai primi di dicembre e proseguendo fino a esaurimento delle scorte,
10. al termine delle pubblicazioni conferirò in premio all’autore o autrice del racconto secondo me (giudizio inappellabile) più riuscito un pacco di libri (non meno di dieci) rigorosamente di seconda mano.
Se non è tutto chiaro, c’è lo spazio dei commenti.
13 ottobre 2016 alle 17:06
grazie per tutte le letture piacevoli che offri o inventi purtroppo ho perso quella intrigante “lettera d’amore” di quest’estate (forse più consona alla mia personalità) ma vorrò partecipare a questo nuovo concorso pur sapendo che avrò poche chance con te ma accetto la sfida. con stima a presto
Rocchi Lella
13 ottobre 2016 alle 17:18
Vado e inizio subito!
13 ottobre 2016 alle 17:31
Eh ma hai già suggerito tantissimo…🙂
13 ottobre 2016 alle 17:34
Ci proponi continue sfide. Anche questi racconti di Natale avranno ben poco di rassicurante. Saranno ossimorici (si può dire?). Mi ci proverò ma so già che sarà difficilissimo.
13 ottobre 2016 alle 17:46
Solo una curiosità: quali sono le mentite spoglie di Babbo Natale?
13 ottobre 2016 alle 17:54
Deborah: naturalmente il costume da babbo natale
13 ottobre 2016 alle 22:00
Sempre interessante👏
13 ottobre 2016 alle 22:02
bello, bello davvero.
fossi capace di scrivere un racconto, mi sarei già messo all’opera.
14 ottobre 2016 alle 00:27
Ci sto!
14 ottobre 2016 alle 07:53
Io ce l’ho. Pronto.
14 ottobre 2016 alle 11:12
Cristian: il costume di Babbo Natale non rappresenta “mentite spoglie”. Sono mentite spoglie se nel racconto si intuisce che tuo bisnonno stalliere in realtà è Babbo Natale.
14 ottobre 2016 alle 11:22
“sacerdone” è un refuso bellissimo.
14 ottobre 2016 alle 11:31
Sarò ancora una volta temeraria? Sarò ancora una volta pusillanime? La risposta al 1° dicembre.
14 ottobre 2016 alle 11:33
Ci provo anch’io. Se riesco a inventarmi qualcosa.
14 ottobre 2016 alle 12:14
Ci proverò 💪🏻
14 ottobre 2016 alle 14:25
Grazie, molto bene 🙂
14 ottobre 2016 alle 22:52
Da Dr Reader mi cimento in Mr Writer.
14 ottobre 2016 alle 23:54
Ricordate queste parole, in questo momento mi sfugge il nome dell’autore, ma non è importante:
«I Racconti di Natale Standard sono racconti di redenzione. Sono racconti nei quali un evento improbabile, inatteso, addirittura casuale, produce nel cuore di un protagonista solitamente freddo, generalmente maldisposto, eventualmente anche cattivo, un certo riscaldamento. Ma il Perfetto Racconto di Natale è quello in cui un qualcuno che non possiede nulla riesce a fare, disinteressatamente e quasi senza accorgersene, un dono-della-vita a un qualcuno che possiede tutto, o quasi tutto, o comunque desidera possedere tutto».
15 ottobre 2016 alle 06:41
Il teso che Simone Angelo Ferri cita viene da qui.
Al punto 4 ho scritto:
e va da sé, mi pare, ma per sicurezza preciso, che la stessa “redenzione” potrà essere scherzosa, ironica, ribaldata, o addirittura eccetera.
15 ottobre 2016 alle 06:45
Ho aggiunto, sulla base di un paio di domande ricevute in privato, una precisazione al punto 6:
15 ottobre 2016 alle 10:31
“in questo momento mi sfugge il nome dell’autore” era ironico, il brano è tratto dal libro “(non) Un corso di scrittura e narrazione” di Giulio Mozzi. Una buona lettura che consiglio a tutti.
15 ottobre 2016 alle 11:34
Un unico dubbio: “è vietata la partecipazione di Babbo Natale” è solo una trovata buffa o significa anche
che Babbo Natale non può essere un personaggio del racconto,?”
15 ottobre 2016 alle 20:08
Cheddonna: la regola dice quel che dice letteralmente, ossia che è vietata la partecipazione, anche sotto mentite spoglie, di Babbo Natale. Mi sembra chiaro, quindi, che Babbo Natale non può essere un personaggio del racconto, né i personaggi del racconto possono aspettare l’arrivo di Babbo Natale, eccetera.
16 ottobre 2016 alle 10:11
Non ho capito… ma Babbo Natale può scrivere un racconto? Perché, se è così, lo faccio.
16 ottobre 2016 alle 10:41
Il titolo dice implicitamente che si tratterebbe di un terribile Natale. Deve svolgersi il tutto in un solo Natale e ciò che è terribile/ansioso/pauroso in quel giorno o in prossimità?
16 ottobre 2016 alle 17:39
Meraviglioso. Mi sono già stampato il regolamento e ho già scritto mezzo racconto.
17 ottobre 2016 alle 03:19
Ci provo, anche perché il 13 era il mio compleanno, e G.M. mi ha fatto così, disinteressatamente e senza accorgersene, un regalo, di compleanno e non di Natale.
Una sola domanda: il fatto dovrà trattarsi di “racconti di Natale” con la erre minuscola significa che non dovranno essere necessariamente né Standard né Perfetti?
17 ottobre 2016 alle 07:48
Ci provo anche io: il Natale, che non amo, mi ispira.
17 ottobre 2016 alle 23:49
Buongiorno 🙂
al punto 5: “una persona molto giovane e una persona molto anziana (l’età precisa non mi interessa: mi interessa la distanza di età tra i due)”
Vanno bene 30 anni di differenza o sono troppo pochi?
18 ottobre 2016 alle 08:50
カゼムグダルジマニ, non si possono pretendere racconti perfetti. Mi pare ovvio.
Valentina: non sottilizziamo. Un salto di generazione è sufficiente, due sono meglio.
Zafetaque: no. Non voglio Babbo Natale tra i piedi, in nessun modo. E’ un’idiosincrasia personale, fàtevene una ragione.
19 ottobre 2016 alle 11:18
Difficile stare seduti? Possibile che sia difficile starci in piedi? E’ per un motivo preciso…
19 ottobre 2016 alle 12:14
Gli spettri possono tutto, come noto.
23 ottobre 2016 alle 12:08
buongiorno,
al punto 6: un solo abbigliamento strano o anche un gruppo di persone con lo stesso abbigliamento strano o anche due persone con due diversi strani abbigliamenti?
24 ottobre 2016 alle 15:34
il ‘sacerdone’ che officia nudo non è niente male!
25 ottobre 2016 alle 23:50
La persona molto giovane e quella molto anziana devono essere tassativamente due personaggi distinti o si accetta anche che una sia la proiezione dell’altra? Tanto per fare un esempio: la persona molto anziana ha una visione di lei da bambina
27 ottobre 2016 alle 10:34
Grazie, Cristina: trasformo subito il sacerdone in sacerdote.
Spettro: fa’ pure.
Roberto: vai col gruppo.
Fabiorea: mmh. Mi pare un aggiramento della regola. Comunque: se il tuo racconto mi sembrerà bello, non sarà l’aggiramento a turbarmi.
27 ottobre 2016 alle 14:54
Ma il punto 6 dice che bastava uno tra gli oggetti elencati o uno per tipo? Mi sono accorta ora che li ho messi tutti e magari non serviva.
28 ottobre 2016 alle 17:04
Eh, Amanda: per sapere cosa dice il punto 6 bisogna leggere il punto 6:
28 ottobre 2016 alle 19:00
Mi sono complicata la vita per bene allora quando l’ho scritto.
29 ottobre 2016 alle 18:06
Giulio, quanti racconti ti sono già arrivati?
30 ottobre 2016 alle 15:28
Buongiorno.
Faccio una domanda che ignoro se sia più sciocca o pignola; il dubbio mi logora.
A proposito degli oggetti da inserire: usiamo uno solo di essi per tutti quelli elencati nel punto 6, oppure ci serviamo di un oggetto per ognuna delle quattro categorie?
Grazie mille per l’attenzione.
Marco
30 ottobre 2016 alle 15:29
Ehm… Sorry.
2 novembre 2016 alle 10:37
non leggete ‘A Xmas Carol’ di Vitaliano Trevisan in Standards vol.1, altrimenti … beh…
2 novembre 2016 alle 16:53
Eh, manu…
2 novembre 2016 alle 17:06
Marco..la tua domanda è peggio della mia 🙂 grazie ahahaha!
3 novembre 2016 alle 11:49
La mia domanda è piuttosto semplice.
Probabilmente Giulio vuole mantenere la suspense.
Ok, non torno più a vedere se c’è una risposta.
8 novembre 2016 alle 10:29
Shanmei: a oggi, martedì 8 novembre, ore 9.30: 28.
(La domanda mi era sfuggita).
8 novembre 2016 alle 11:20
Ciao Giulio, vorrei fare una domanda: tra tutti i racconti arrivati, pubblicherai solo quelli che ti piacciono già, così come sono, oppure c’è la possibilità di venire contattati per apportare qualche modifica (in caso di racconti che potrebbero piacerti)?
Chiedo così, per curiosità, non avendo mai partecipato prima a un concorso da te indetto.
Grazie!
8 novembre 2016 alle 12:43
EvaLuna: se riceverò dei racconti sui quali mi parrà utile parlare un po’ con chi li ha scritti, lo farò.
8 novembre 2016 alle 14:05
Mi tormenta il punto -un abbigliamento insolito (insolito rispetto al contesto: un muratore che fa la malta in frac, un medico in tuta da palombaro, un sacerdote che officia nudo ec.- Temo che non supererò l’ostacolo.
10 novembre 2016 alle 15:21
Giulio, da ieri penso alla trama del nuovo racconto. Nulla. Stamani in attesa dal medico ho stilato sul telefono una trama, in pochi minuti. Ne è uscito un horror/ splatter che spaventa pure me. Adesso mi ci/mento.
11 novembre 2016 alle 16:20
La parola ‘natale’ si può usare?
12 novembre 2016 alle 14:45
lavori in corso…
13 novembre 2016 alle 22:31
Il ci/mento è concluso, e ti è stato mandato, Giulio.
14 novembre 2016 alle 15:25
Sì, Marco.
17 novembre 2016 alle 12:47
[…] provando a scrivere una storia natalizia di paura, seguendo le indicazioni di Giulio Mozzi, per mettermi un po’ alla prova. La difficoltà sta nel fatto che siamo tutti bravi a […]
26 novembre 2016 alle 09:16
Buongiorno. Ci provo: non ci sono proroghe, vero? Grazie in ogni caso. ^_^
29 novembre 2016 alle 07:18
Se un racconto arriva con un minimo di ritardo, non è un problema. Se arriva nell’agosto del 2024, è un problema.
29 novembre 2016 alle 08:53
Grazie mille. ^_^
30 novembre 2016 alle 11:57
Il mio racconto è tra i primi che ti sono arrivati. Piace?
30 novembre 2016 alle 12:04
acqua309 pure io preferirei un giudizio tipo il racconto che mi hai inviato è una pessima carta igienica ma mi sa che ci tocca aspettare 😊
30 novembre 2016 alle 14:05
Anch’io ho una domanda: quando il racconto può essere considerato certamente escluso dalla gara? Potresti scrivere a chi verrà incluso o darci una data?
30 novembre 2016 alle 14:33
Prendetevela comoda: il buon Giulio mi ha detto che farà il possibile per accontentarci tutti. 🙂
30 novembre 2016 alle 17:16
intrigante
1 dicembre 2016 alle 00:06
E’ prevista un’email di avvenuta ricezione?
1 dicembre 2016 alle 08:29
Io ho visto tardi il bando, comunque ieri ho inviato di 16 righe. Il minimo erano 12 caratteri, quindi spero che il mio raccontino venga preso in considerazione lo stesso.
1 dicembre 2016 alle 08:44
Giulio: no.
1 dicembre 2016 alle 10:11
Io ho letto da 12 caratteri in poi e l’ho spedito. Pazienza.
19 dicembre 2016 alle 13:32
[…] «La vedi quella botola dentro alla nave dei pirati?» Gaia sorrise al piccolo Brian. «È un posto segreto, dove puoi nascondere il tuo tesoro. Magari la croce blu che ti ho regalato». Lui balzò in piedi con un lampo negli occhi, e corse a cercare il suo gioiello. Poi lo mise al sicuro, e prese tra le mani il suo strano pirata con una mannaia di plastica. La nonna aveva dipinto il nome della barca su un fianco: McDonald’s. La vita che scorreva nelle nuove vene, sarebbe stata preservata grazie a quell’ultimo, importante, regalo di Natale. Non era forse l’unica cosa importante? Questo è un racconto che ha partecipato a un concorso organizzato da Giulio Mozzi, e NON è stato selezionato tra i finalisti. A questo link potete trovare le regole del gioco. […]
23 dicembre 2016 alle 12:02
Del resto, il concorso non prevede finalisti.
23 dicembre 2016 alle 13:08
Il concorso si divideva in due fasi: la prima in cui si veniva selezionati per il blog, la seconda dove si stabiliva il vincitore assoluto. Per me è una finale. Di solito la gente posta le vittorie, volevo sottolineare che invece questo racconto è finito male, l’ho scritto per originalità, perché fosse stato qualche anno fa, l’avrei buttato e basta. Non so come mai è finito il commento nel concorso, perché io ho semplicemente creato l’articolo dentro al mio wordpress e pubblicato. L’hai messo tu qui? Non sono molto brava con la roba tecnologica…
23 dicembre 2016 alle 13:47
Amanda hai fatto bene a non buttare niente, io ho preso spunto da questo contest per tornare a ragionare sul racconto che avevo inviato, riscriverlo e pubblicarlo sul mio blog e sulla pagina fb. Ad oggi il racconto pubblicato ha una cinquantina di Like. Credo inoltre che il link pubblicato nella sezione di questi commenti sia dovuto dal fatto che nel tuo racconto ci sia un collegamento alle regole del gioco di Mozzi: io di tecnologia ci capisco 😊
23 dicembre 2016 alle 13:52
Si c’è il link. Peccato, non volevo invadere questo blog con roba che rimanda a me, non è educato. Ma ormai è lì 🙂
23 dicembre 2016 alle 14:19
Come immaginavo, consiglierei a Mozzi, di togliere l’autopubblicazione dei link sui suoi articoli (qual ora lo avesse), non tanto per il tuo caso, Amanda, quanto perché siti malevoli potrebbero fare un’intesa attività di SPAM in questo modo
25 dicembre 2016 alle 13:23
[…] gli addobbi, anche dal blog, Nasce da un gioco sul blog di Giulio Mozzi, queste erano le regole: (qui), essendo stato scartato, penso di poterlo pubblicare sul mio blog. Che dirvi ancora, buona […]
28 dicembre 2016 alle 16:34
Quanta giovanile impazienza, il vincitore non è proclamato: chi vi ha detto che il concorso è concluso?
14 febbraio 2017 alle 12:35
Io lo sapevo direttamente da Giulio, che ero stata scartata, Maria Cristina. Ma poi, il vincitore?
17 febbraio 2017 alle 18:57
Ma è stato proclamato un vincitore?
10 gennaio 2018 alle 18:24
Niente di nuovo sul fronte dei terribili Natali…?
6 aprile 2018 alle 19:13
Ehm, eventualmente non sarebbe un problema, vero, pubblicare il proprio racconto su propri blog o pagine FaceBook? Visto che i tempi “si allungano”…