di giuliomozzi
Dopo lunga meditazione, e qualche consulto, ho deciso che il premio per la migliore “lettera di eroina” va a Elisabetta Michielin per la sua lettera di Emma Bovary a Rodolphe. Non che non abbia apprezzato gli altri 34 testi pubblicati (quello di Mariella Prestante è, com’è ovvio, una faccenda a parte) sugli 86 pervenuti: ma il gioco di Elisabetta Michielin, che per comporre la lettera di Emma ha saccheggiato il “dizionario dei luoghi comuni” dello stesso Flaubert, mi è sembrato particolarmente interessante e arguto.Poiché Elisabetta risiede in una città nella quale sarò nel prossimo fine di settimana, tenterò di effettuare la consegna del premio – un’edizione secentesca delle Eroidi di Ovidio – di persona e non per via postale.
I giudizi di valore sono sempre discutibili (nel senso che, avendo sempre un fondamento irrazionale, sono propriamente indiscutibili). Se il vostro giudizio è diverso, se avreste assegnato il premio a un’altra lettera, vi prego di dirlo nei commenti – e di spiegare brevemnte il perché. Se volete dare un’occhiata a tutte le lettere, cliccate sull’immaginetta qui sopra.
E: grazie per l’attenzione.
13 settembre 2016 alle 08:41
Premio meritato: se la scelta fosse dipesa da me mi sarei trovata in serio imbarazzo. La mia preferenza alla lettera di Fulvia a Milton è dettata da ragioni molto soggettive: mi piace “Una questione privata”, mi piace Fenoglio e ho letteralmente amato e invidiato la scrittura di Chiara. Detto questo, complimenti a Elisabetta e a tutti gli autori. Un ringraziamento a Giulio Mozzi per la sua iniziativa.
13 settembre 2016 alle 08:56
Complimenti a Elisabetta, la lettera è davvero molto bella: sta in equilibrio perfetto tra fedeltà e invenzione, con una nota macabra che, a mio avviso, s’intona a meraviglia con il cuore nero di Emma. Anch’io avevo pensato a Emma, per la mia lettera, ma poi non ho trovato “la cifra”: Elisabetta ci è riuscita alla grande. Cosa aggiungere? Che le auguro splendide giornate in compagnia di Ovidio e delle sue eroine. Ah, e che la invidio un filo, dato che si troverà tra le mani un libro importante e bellissimo, per millanta ragioni. Brava e brava. E grazie a Giulio per questo gioco estivo.
13 settembre 2016 alle 09:32
Che dire? Un regalo così di fine estate mi fa davvero felice! Il gioco era bellissimo! Per quanto riguarda Emma ho sempre pensato che Flaubert ne abbia fatto una miscela di stupidità, cinismo e ingenuità irresistibile. E come dice Chiara c’è del macabro, anche! E quindi ho cercato di ricucinare il tutto ricalibrando gli ingredienti… Alla fin fine Emma avrebbe letto il Dizionario prendendolo per un manuale di comportamento senza sospettarne l’ironia! Grazie davvero. Che bei regali fa la vita! così fra il lusco e il brusco! Grazie Giulio. E viva il mio romanzo preferito!
13 settembre 2016 alle 09:48
Aspettavo questo momento… ed ecco la mia classifica personale:
Premio come si scrive una lettera dell’eroina a Dulcinea
Premio originalità della prosa ex equo ad Angelica e a Remedios
Premio originalità del lessico a Zazie
Premio nuova epica a Clorinda
Premio “io sono mia” ex equo a Carla e a Marija Nikolaevna
Premio “anche i maschi ce l’hanno (la sensibilità)” a Vera
Premio speciale risvolto inaspettato a Cappuccetto Rosso
Grazie a Giulio e a tutti i partecipanti, è stat una esperienza istruttiva.
Alla prossima
13 settembre 2016 alle 09:48
Tutto questo mi ricorda che una volta, in un compito in classe su Madame Bovary, un’alunna diciassettenne-diciottenne mi scrisse, nero su bianco: “In conclusione, Emma era una donna veramente cretina”. E io: “Prova a riformulare”, e lei: “Ok: allora metto che era una POVERA cretina”.
13 settembre 2016 alle 10:15
forse non “cretina” ma sicuramente partecipa della profondità senza fondo e perciò irresistibile della “stupidità” che tanto amava il nostro e che tanto ci attirà nei suoi romanzi… un abisso, no? e naturalmente non è solo “stupida”.
13 settembre 2016 alle 11:05
Nel regolamento del gioco non c’è scritto che ci sarebbe stato un vincitore e un premio.
13 settembre 2016 alle 12:28
Aspetto con curiositá il commento ai commenti del mio stimato Acabarra.matta
13 settembre 2016 alle 12:51
Sì, Marco: non c’è scritto. E’ una cosa che ho annunciata successivamente (in Facebook), quando omai buona parte delle lettere erano arrivate. (Volevo che si partecipasse per partecipare, non per vincere…).
13 settembre 2016 alle 12:52
Elisabetta, scrivi:
E son d’accordo.
13 settembre 2016 alle 13:10
brava michielin, oltre a cantare è brava pure a scrivere!
13 settembre 2016 alle 13:14
“ Lunedì 28 maggio 2012 – Mentre leggo Madame Bovary – sì, sto leggendo Madame Bovary -, sullo schermo della tv – sì, tengo la tv accesa, ma senza voce -, appare qualcuno che conosco: è Andrea Catizone, « direttrice dell’osservatorio sulla famiglia Eurispes » – sì, « direttrice ». Vedendola penso: se Madame Bovary c’est moi, Andrea Catizone c’est lui. N’est pas? “ [*]
[*] Lsds / 73…
13 settembre 2016 alle 15:12
Acabarra, non c’è nulla da fare.Il currenti calamo è destinato all.’avello. Senza appello : ‘stavolta. Ad maiora. Matta
13 settembre 2016 alle 16:20
Ho apprezzato la lettera di Emma a Rodolphe, in cui la nota più divertente è la disarmante stupidità della protagonista, ma non avevo colto, leggendola, i riferimenti al “Dizionario dei luoghi comuni” (lo ammetto senza vergogna e con tranquillità, tanto i soldi della borsa di studio di dottorato in francesistica sulla narrativa dell’ottocento li ho spesi tutti da tempo). Questo mi fa pensare che dietro alcune lettere c’è un mondo da scoprire, forse anche una storia, e sicuramente cogliere certi aspetti del procedimento (per chi ci riesce) permette di apprezzare ulteriormente il testo. Complimenti alla vincitrice, una bella soddisfazione!
13 settembre 2016 alle 17:27
L’errore – currente per currenti – è nell’ originale di Flaubert ed è evidentemente una storpiatura deliberata.
13 settembre 2016 alle 19:23
“ Mercoledì 8 settembre 2004 – Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi. E neanche di eroine. “ [*]
[*] Lsds / 73…
13 settembre 2016 alle 21:08
C.P: non è solo stupida, fa quel che può con quel che ha ed è cinica. In più il suo vero amore è sempre stato Rodolphe! e quindi anche per interposta persona… 🙂
14 settembre 2016 alle 12:54
Beati monócoli e vai, il mio caro acbarra. Tutto sta a stabilire quanti occhi è lecito avere : per gli altri, naturalmente. a dopo.Matta
12 ottobre 2016 alle 02:20
@acabarra59 “N’est-ce pas”