
La Luna è piccola, ma si vede
[Le regole del gioco].
Per chi saranno, ora, le bianche braccia,
per chi la bella chioma cresciuta sotto la Placo selvosa?
Ho colto la Luna sopra le mura stanotte,
la sua eterna solitudine,
il suo altero pallore.
E dall’animo tenebroso lo struggente torpore m’ha detto:
so la tua forza
e non c’è limite alla sua grandezza
e non c’è limite al tuo dolore.
Tag: Maria Matteacci, Omero
3 agosto 2016 alle 09:28
[…] agosto 2016. Oggi questa poesia è stata pubblicata da questo signore, e questo signore è un mio riferimento, quindi io oggi sono molto […]
3 agosto 2016 alle 10:01
In nove versi è stato delineato lo stato d’animo di Andromaca nel doloroso momento del distacco… Incisivi gli abbinamenti “bianche/braccia” e “altero/pallore”.. anche la voluta ripetizione del sostantivo “limite” alla fine del testo risulta opportuna..
3 agosto 2016 alle 11:25
Be’, “dalle bianche braccia” è epiteto omerico, spesso riferito ad Andromaca; così come “Placo selvosa” ec. Ecco un elenco di epiteti omerici.
4 agosto 2016 alle 11:17
Mi piace.
4 agosto 2016 alle 14:38
Gentile Giulio Mozzi, hai ragione per quanto riguarda l’epiteto omerico e grazie per l’interessante elenco…
P.S. Anch’io ho inviato una lettera e per quanto concerne riguarda l’immagine la scelta è di chi scrive o della” casa”?
25 agosto 2016 alle 00:58
Ma sì, sì: ci gira intorno… e tuttavia l’hai colta.