«Sono andato sulla costa per una settimana. Mica l’ho detto a mia moglie. Non m’andava di discuterci. Ha visto la sacca e i vestiti da donna che ci stavano dentro. “Regali per la tua troia” ha detto lei. Ma una donna non ha rispetto per il suo uomo finché non si fa un’amante. Se un uomo ha un’amante può tornare dalla moglie rilassato e fresco. Stabilizza la relazione, ed è una cosa che alla donna dovrebbe esser chiara senza sbandierargliela troppo in faccia. Non va mai discussa con la donna. Se rispondi a una sola domanda le dài il diritto di investigare e questo porta solo a discussioni inutili. Quindi sono andato in vacanza con un’altra. Lavoro in un ambiente particolarmente tossico, capisci?, costantemente esposto alle tentazioni. Specialmente con questo tempo. Ho ragazze bellissime che salgono sul mio taxi con indosso gonne corte. Vedo un sacco di carne nuda femminile ed è difficile alle volte non stare lì a fissarla. Abbiamo le donne più belle del mondo in questo paese. È una benedizione, ma crea anche problemi.»
Se volete leggere tutto il racconto Taxi (tratto dal libro Appunti da un bordello turco, di Philip Ó Ceallaigh), cliccate qui. Se volete leggere tutto il libro, o se comunque siete un po’ incuriositi, date un’occhiata al sito delle edizioni Racconti.
Tag: Philip Ó Ceallaigh
26 Maggio 2016 alle 08:55
http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-418-5/marco-minicangeli/taxi-stories.html
26 Maggio 2016 alle 10:34
No. No! NO! Esiste una simile casa editrice e io non ne ero a conoscenza? Desso mi compero tutto il catalogo.
26 Maggio 2016 alle 10:41
Sono tre titoli in tutto, Gian Marco. Finora.
26 Maggio 2016 alle 10:48
E non ti costerà molto, Gian Marco: son tre libri! (eppoi: carino lo scarafo rovesciato, sa di trasformazione, di.. di… non mi viene il termine, non mi viene)
Lo Ó Ceallaigh pare proprio uno scrittore, eh!
26 Maggio 2016 alle 11:12
Roby: Di mutamento? Di trasfigurazione? Di alterazione? Di cambiamento?
26 Maggio 2016 alle 15:32
Ho letto il racconto “Taxi”.
Secondo me questo autore ha fatto tesoro della lettura di Joyce “Dubliners”. La struttura del suo racconto, asciutta, essenziale, me lo ha ricordato. La chiusa, inoltre, è molto conseguente al periodare breve e intenso: finisce in diminuendo. E sottolinea, nella chiusa, l’evaporazione dell’attesa .
26 Maggio 2016 alle 16:05
Metamorfosi di Kafka ( scarafaggio) .Ho vinto una collana di e-book ?matta
26 Maggio 2016 alle 16:33
Matta: ha vinto uno scarrafone tutto per lei.
26 Maggio 2016 alle 16:46
“ Venerdì 3 marzo 2000 – « Ogne scarrafone è bbello a mmamma soie », pensava Gregor Magneti Marelli. Per consolarsi. Di non avere una mamma. “ [*]
[*] Lsds / 73…
26 Maggio 2016 alle 17:27
Ogni scarrafone è bello a mamma soja.Vada su Treccani o Crusca, ottimo Griffi. Matta
26 Maggio 2016 alle 17:28
Acabarra., lei è un Mago. Matta
26 Maggio 2016 alle 17:40
Ma se uno scarrafone non ce l’ha, una mamma, non potrebbe qualcuno adottarlo?
26 Maggio 2016 alle 20:56
Certamente! Basta telefonare al 45953 e con 2 euro te lo adotti. Magari poi scopri che hai adottato un bambino.Che fregatura, la generosità. Uno si fida e poi scopre tristi magagne. Vuoi mettere , uno scarrafone
con un bambino che muore per mancanza di vaccinazione? Che truffe! O truffaldini, pensate ad altro, c’è ancora tanto da fare. Non disperate.
@ Amico mio Acabarra, hai fatto tu la recensione di Metamorfosi su Wikipedia.Punto.E’tuo il libro riprodotto in copertina.Punto. Sei l’unico della comarca a lavorare indisturbato nel tuo donjon tra incroci di asterischi e giochi enigmistici.Punto. Forse per questo sei il mio preferito . Questo ě un saluto,solo per te. Ci rileggeremo tra un bel po’. Vado alla mia Isola. Punto. Matta
.
27 Maggio 2016 alle 08:54
Ma cos’è tutto questo parlare di scarrafoni? Dove lo vedete lo scarrafone qui? Cazzeggiare pallido e assorto? Qualche opinione no?
28 Maggio 2016 alle 07:18
Maria, se guardi il sito dell’editore (nell’ultima parola del post c’è il link) vedi lo scarrafone.
28 Maggio 2016 alle 12:40
Acabarra,con tutti i tuoi asterischi e riferimenti,mi manchi .Mi aspdttavo una citazione su Davanti San Guido,parte finale.Neuroni stanchi ovvero sei un po’stanchino? Io ho giá mollato gli ormeggi ma non mi posso permettere uba crisi di astinenza.Ciao amico mio. Matta
Ï
28 Maggio 2016 alle 12:42
* una crisi
28 Maggio 2016 alle 16:33
“ 21 agosto 1989 – Con il retromarsupio lo zainetto gobba la sottanona già trematetremate le gambotte del mulinobianco nel chiarore macrobiotico yogurth-piscina-jogging l’innocenza di neovestale tardoscandinava la giovanotta turista cameraconvista passa per la wasteland sul primissimo fardelgiorno dimenando le mani in una sua misteriosa inudibile auricolare melodia da matta. “ [*] [**]
[*] Tanto per dire qualcosa, perché me sento ‘n friccico ner core…
[**] Lsds / 73…
28 Maggio 2016 alle 17:40
Me lo sono meritato , Amico mio. Un giorno ti dirò . Solo una pennellata è azzeccata. Si vede che hai più naso per le neovestali magari ridicole che per gli asini bigi. Auguri per i tuoi frìccichi. La mia Isola è vicinissima ma lontana a tutti. Continuo a pensare che sia a misura di Acabarra. Chissà perché. Matta
28 Maggio 2016 alle 19:29
L’ho visto adesso lo scarrafone del sito. Mi era sfuggito, anzi non avevo proprio visitato la pagina dell’editore, non mi sembrata poi tanto rilevante. Sono andata semplicemente a leggere il racconto che mi sembrava il topic della discussione. E invece no. Era lo scarrafone ! E io che stavo andando a sfruculiare in mezzo ad altri riferimenti e analogie, che so, kafka-scarafaggio-bambino-infanzia…macché. Elucubrazioni inutili le mie. Anzi, dannose. Semplice cazzeggio. Già.
29 Maggio 2016 alle 01:42
Meditazione dello scarrafone.- Mmm… Mah ! questa Maria mi pare l’ultima creazione di Giulio. Non si capisce più niente. –
O Giulio, si aspetta una tua illuminata vignetta sullo scarrafone.Grazie. matta
20 giugno 2016 alle 09:47
Eppoi: pure questo.