Dieci buoni motivi per leggere il libro “Se incontri Giulio Mozzi per la strada uccidilo”

by
Ulay incontra Marina Abramovich

Ulay incontra Marina Abramovich

di giuliomozzi

[Il libro, sia detto tra parentesi, nelle speranze della vittima doveva essere disponibile già da oggi. Ma: le avversità della vita, lo sciopero dei servizi postali thailandesi, il crollo del web nelle regioni autarchiche, la sindrome da sonnolenza accaldata che ha colpito l’Italia, le cavallette – le cavallette non mancano mai, si sa – hanno causato un piccolo ritardo. Piccolo. Forse già oggi il libro sarà pubblicato].

1. Può essere utile almeno scorrerlo, nell’eventualità di incontrare Giulio Mozzi per la strada.

2. Giulio Mozzi viene ucciso più volte, e questo può dare una certa soddisfazione al lettore.

3. Giulio Mozzi qualche volta se la cava, e questo può lenire i sensi di colpa del lettore.

4. Viene gratis.

5. E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo.

6. In fondo, non se ne può più di lui.

7. In fondo, non se ne può più di quelli che non sanno se amarlo o odiarlo.

8. Non sa più cosa inventarsi per farsi pubblicità (e il postumo fa sempre il suo effetto).

9. Il suo prossimo libro si intitolerà: Robe dell’altro mondo.

10. Perché non è frequente, in questo Magico Mondo delle Lettere dove tanti – troppi? – si atteggiano a maestri (più o meno come, in politica, ormai tutti sono presidenti: di un gruppo parlamentare, di una fondazione, di un’associazione culturale, di una combriccola del tressette) e sciorinano come niente fosse, a ogni piè sospinto, pillole di saggezza o decaloghi oracolari, che un qualcuno (da alcuni, effettivamente, ritenuto un maestro; da altri aspramente criticato per la sua propensione all’atteggiarsi a maestro) si sottoponga volontariamente al rito del capovolgimento: dalla venerazione al disprezzo. E rivolgersi agli amici dà meno garanzie di quello che si creda.

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22 Risposte to “Dieci buoni motivi per leggere il libro “Se incontri Giulio Mozzi per la strada uccidilo””

  1. maria Says:

    Non è solo il Mondo delle Lettere ad essere Magico,mi allargo al Mondo dell’Arte in generale,al Mondo della Musica in particolare:ambiente di sogno,esercitare per professione la Musica (classica…)eleva la vita..pensate così?Ambiente di odio reciproco ,sopravvivi se ti accompagna un bravo psicanalista.E’ possibile,mi chiedo,sottoporsi ad un responso?Solo per scherzo,certo,per divertirsi?No,non c’è spazio per lo scherzo.

  2. acabarra59 Says:

    “ 15 marzo 1994 – Molti dei miei coetanei possono dire di aver avuto un « maestro ». Con una disinvoltura che mi lasciava di sasso non di rado se lo sono andati a cercare. Io no, io evitavo i contatti. Preferivo pensare che i libri fossero soltanto libri. (No, è la paura dei maschi) “ [*]
    [*] La s-formazione dello scrittore / 442

  3. Nicola Talanta Says:

    Acabarra: io credo che dovresti aprire finalmente un blog tutto tuo. I tempi sono maturi. E sono pronto a controbattere a chiunque sostenga il contrario.

  4. Salvatore Says:

    11. Può tornare sempre utile apprendere molti modi di uccidere il Mozzi. O chiunque altro.

  5. Giulio Mozzi Says:

    Tu quoque, Totò?

  6. monicawintersmonica Says:

  7. paolaboggi Says:

    Prima di morire però dai un’occhiata al file dov’è contenuto il mio romanzo per favore.
    Scusa, ma non ho potuto resistere visto che il mio tempo sta per scadere
    come il tuo. 😉
    Paola

  8. dm Says:

    Acabarra ha già un blog tutto suo (dico a Nicola e, trasversalmente, ad acabarra). Chiunque ci si può avventurare cliccando sul suo nome, ma senza una sola speranza di uscirne vivo, perché è un blog organizzato in un modo così selvaggio che i browser e i computer più urbani rinunciano all’impresa. Ho tentato di convincerlo ad accettare un aiuto per dare una rassettata, in sede privata, ma non c’è stato verso. Egli resiste al suggerimento e in generale, mi pare, al contatto umano (che non sia essenziale per le cose che ritiene strettamente essenziali).
    Almeno, mi sono fatto questa idea.

  9. acabarra59 Says:

    ” 20 luglio 2015 – Non sapevo di avere un blog. Non so mai niente di me. Saluti da Lido Stella (Ostuni) (BR) ” * * Lsds, 444

  10. Nicola Talanta Says:

    Acabarra: se hai già un blog, cosa ti spinge ad aggiornare questo blog anziché il tuo? Io trovo che sia un vero peccato imbattersi nei tuoi post disseminati a centinaia e centinaia in mezzo a commenti che parlano d’altro, e che anzi li ignorano unilateralmente. Mi unisco a dm nel chiederti di rivedere le tue posizioni. Se il problema è che il tuo blog funziona male come dice dm, se ne apre uno che funziona bene. Fidati!

  11. maria Says:

    Dissento in pieno da Nicola,resti qui Acabarra

  12. dm Says:

    Nicola, non ho suggerito ad acabarra di pubblicare i suoi testi in un blog suo e non qua. Ho consigliato ad acabarra di rendere il suo spazio in rete (se non gli piace la parola blog) un po’ più fruibile. Mi sembra invece abbastanza normale cercarsi dei lettori in rete – e dei lettori con certe qualità e caratteristiche, per dare un senso al proprio scrivere. Vibrisse è, oltre che un blog, una piccola comunità, credo. Evidentemente noi siamo, secondo acabarra, i lettori migliori per i suoi testi ed ecco tutto. Certo, a volte l’autismo esibito, diciamo così, può irritare un po’, ma un autismo di qualità ci risarcisce parzialmente. La penso così.

  13. maria Says:

    C’è in Acabarra ogni aspetto più raffinato di partecipazione: personalmente ,più di una volta c’è stato un arricchimento del mio pensiero in un modo estremamente serio. Anche la sua originalità più spinta attira perchè sei costretto a ricercarne il messaggio (che spesso è alternativo,perciò meritevole di attenzione,mai dissacrante)

  14. acabarra59 Says:

    “ Domenica 19 luglio 2015 – Vado in macchina, da un paese all’altro, per portare i nipoti a fare il bagno, per fare la spesa, per incontrare qualcuno, sotto il sole esagerato di questo luglio. Mentre guido ascolto le radio locali. È tutto un tripudio di feste, di festival, di eventi. Domina l’eno-gastronomia, ma anche la letteratura non manca mai. Io in questi posti non ci sono mai stato – mi ricordo che andai una volta a un festival di poesia, nel ’77, a Venezia, andai anche, a vedere, quello, famigerato, di Castelporziano, nel ’79, poi, mi pare, più niente -, e dunque non so che cosa ci succeda. Non voglio nemmeno immaginarlo, perché, per dirla tutta, non me ne frega niente, cioè non sono un giornalista etc. Sento che ci sono sempre i soliti nomi, parecchi, i nomi di quelli che i media attestano essere gli “ scrittori “. Dev’essere anche faticoso, penso, andare qua e là, su e giù, da Minervino Murge a Casole d’Elsa a San Daniele del Friuli, parlando, mangiando, bevendo. Penso che, fra qualche anno, ci faranno anche un film, se ne saranno capaci, la solita commedia all’italiana etc. Penso anche che ormai è venuto il tempo di scrivere qualcosa che si intitolerà non Che cos’è la letteratura?, e nemmeno, come ho pensato più di una volta, Che cosa era la letteratura?, ma Che cos’è diventata la letteratura? Ammesso che sia la letteratura quello di cui sento parlare da giovani voci, sconosciute, impavide nell’assurdo calore. “ [*] [**]
    [*] Lsds / 445
    [**] Quello che voglio dire è che il mondo sta cambiando talmente tanto che può succedere tutto. Per esempio che uno che crede che sia bene stare da solo si accorga che un po’ di compagnia, tutto sommato, non gli dispiace, anche se il suo modo di stare in compagnia è il più solitario, solipsistico, “ autistico “ dei modi possibili etc. E comunque ora basta, perché ho da fare. Ho da leggere: La spia che venne dal freddo (Le Carré, 1963). Perché non l’avevo mai letto. E poi, con questo caldo, magari, chissà…

  15. Nicola Talanta Says:

    No, dai: “autismo di qualità” non mi piace per niente, e non la sottoscrivo. Invece, se non ho frainteso il senso di “arricchimento del mio pensiero in modo estremamente serio”, anch’io credo che acabarra abbia delle cose da dire. Come tutti noi, certo. Ma a differenza di voi io credo che lui dovrebbe in tutta onestà lavorare a un progetto suo. Personalmente, se avessi qualcosa da dire lo scriverei su un mio blog.
    Mi piacerebbe conoscere il punto di vista di acabarra su questo.

  16. dm Says:

    (Usa le parole che preferisci, Nicola, ma di questo si tratta: nel flusso comunicativo del blog ci sono dei gusci testuali che dicono tutt’altro – a volte solo apparentemente, altre volte sostanzialmente – rispetto a ciò di cui si va discorrendo nel commentario. A te sembra che dia fastidio, a me invece piace leggere questi frammenti proprio qui dove sono, e trovo che ci stiano bene solo perché sono di qualità, ma usa le parole che preferisci, l’importante è intendersi.)

  17. RobySan Says:

    Blogo, credo che blogo sarebbe accettabile. Perfin da acabarra. “Codesto blogo“, sentite come suona bene, ve’?

  18. acabarra59 Says:

    “ 5 gennaio 1991 – Ormai si può affermare con tranquillità che il progetto di scrivere è assolutamente fallito. D’altra parte quando quasi vent’anni fa lo concepii era solo l’estrema ipotesi di un ritorno a quello stato di grazia in cui avevo vissuto (e scritto) fino all’adolescenza. Ma già negli anni di quel passaggio avevo sperimentato tutta la difficoltà di continuare ad essere il fortunato fanciullo che-ha-il-dono-della-scrittura, il figlio unico della letteratura. Sembrava un inizio e invece era un congedo. “ [*]
    [*] Lsds / 446

  19. Paolo Says:

    Aho: se è “di qualità” nun lo so, ma per il resto me trovo d’accordo co’ dm.
    Nun te la prende, Nicò: qua parlamo n’antra lingua: stacce.

  20. ire Says:

    da poco mi interesso a vibrisse bollettino e a giulio mozzi, ma mi diverte e mi intriga. mi impegna a pensare in modo altro.

  21. Nicola Talanta Says:

    Hai ragione, Paolo: non ci stiamo capendo. Getto la spugna.

  22. ire Says:

    il mastro o il guru in fondo lo uccidiamo nel momento in cui lo superiamo.Ritengo che sia anche per la vittima una morte degna e decorosa.

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