di giuliomozzi
1. […]
2. (Silenzio).
3. …
4. Tacque.
5. ?
6. (-)
7. H.
8. (…)
9.
10. Perseguendo insieme obiettivi di sviluppo economico e sociale e di pace tutta l’attività amministrativa dello Stato va adeguata ai programmi e ai modelli operativi tratti da settori migliori della pubblica amministrazione , in modo da realizzare interventi basati sull’analisi ponderata di diverse tipologie, promuovendo conferenze di servizio ove diversi attori si confrontino positivamente per la formulazione di progetti e la definizione di intenti in un quadro di pluralismo e di completezza e di dialogo delle voci, delle culture e delle credenze religiose. Inoltre, per la costruzione di elementi di capacità decisionale, a livello nazionale e locale, condivisi e non competitivi non ci vogliamo sottrarre alla sfida di rilanciare nuove politiche regionali comuni di sviluppo, fondate su principi universali , secondo comunque principi e criteri di uguaglianza e di parità di trattamento dei cittadini, promuovendo il contributo dei giovani, degli immigrati e delle donne per giungere alla elaborazione di programmi-quadro dettagliati, ovvero di una effettiva politica di piano per i risultati. Ribadiamo infine che la nostra missione è caratterizzata da libertà di pensiero, pluralità di voci e temi, autorevolezza, responsabilità e affidabilità; e che ci proponiamo la costruzione di un ordine fondato sul diritto e sui diritti, consapevoli delle inevitabili criticità, perseguendo attivamente obiettivi di equità, di trasparenza e di giustizia e avendo come mèta la definizione di un nuovo assetto all’interno di un quadro di riferimento solidale. (fonte)
24 giugno 2015 alle 09:07
“ 2 gennaio 1987 – Uno studio sui nomi d’arte. P. e.: Ornella Muti (ammesso che lo sia). Mi fa pensare 1 al fascismo (la « Muti » brigata repubblichina) 2 al mutismo, l’assenza di parola, il silenzio, la bellezza sans phrase: Ornella-per-i-muti 3 all’ammutolire, far tacere: « ch’ogne lingua devien tremando muta » (Dante, Vita nuova) (Credo anche che a Siena il primo cinema – muto – fosse nei locali dell’istituto per sordomuti « Tommaso Pendola »). “ [*]
[*] La s-formazione dello scrittore / 414
24 giugno 2015 alle 13:47
L’ultimo è dovuto alla versione evoluta del famoso (negli anni ’70) “tubolario” (e potrebbe meritare lo strausato ossimoro di “silenzio assordante”).
Quello della foto, invece, dev’essere “Silenzio d’artista” (benché sembri essere ispirato alle ben note confezioni di “Aria di Napoli”, che si trova, di solito, in amole Saclà riciclate).
P.S.: ci ho impiegato mesi, ma alla fine son riuscito a trascrivere 4:33, di Cage, per la chitarra. Ora ne sto studiando una diteggiatura adeguata. Posso fornire spartito e tablatura, gratis naturalmente, a chi me ne faccia richiesta.