
Vedi il numero sulla fiancata
Vuoi condividere alla svelta?
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
This entry was posted on 17 giugno 2015 at 00:01 and is filed under Annunci. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can leave a response, or trackback from your own site.
17 giugno 2015 alle 07:07
“ Martedì 19 dicembre 2000 – Ripenso a quel bellissimo paio di scarpe da football che ho visto domenica al mercatino. Non le ho prese, pensando: peccato che non gioco a football. Ma, penso stamani, quello che avrei dovuto pensare, sarebbe stato: peccato che ho cinquantasei anni e non posso più fare niente. Perché – anche se mi sembra impossibile – io ho veramente cinquantasei anni, e ci sono cose che non potrò fare più. (Curioso che abbia pensato al football, cioè al calcio, io che, semmai, facevo l’atletica, andavo in bicicletta; curioso che abbia detto « foot-ball », io che so benissimo che ormai si dice « calcio ». Ma una parola tira l’altra, io so anche questo, e, dopotutto, qualche volta è anche bello farsi tirare. A cinquantasei anni) “ [*] [**]
[*] La s-formazione dello scrittore / 391
[**] Ri-auguri, Giulio.
17 giugno 2015 alle 07:33
auguri Giulio
17 giugno 2015 alle 10:01
Auguri gm, 56 di questi giorni!!??
17 giugno 2015 alle 10:44
Auguri Giulio!
17 giugno 2015 alle 11:04
una sfolgorante macchina arancione pronta per partire, altro che dinosauro…auguroni!
17 giugno 2015 alle 12:02
Auguri Giulio! E la macchina non è affatto ai box…
17 giugno 2015 alle 18:11
Mi unisco agli auguri e ringrazio per vibrisse.
17 giugno 2015 alle 18:30
Auguri a Giulio in forma di sonetto.
«Questo è il giardino» hai detto, e «sono l’ultimo
a scendere». È infatti arduo seguire
te e le favole tue del morire:
occorre celebrare arcaici culti,
dall’archivio levar fantasmi e fughe,
guardare in faccia il male naturale,
dotarsi di vibrisse e cannocchiale.
Per i tuoi anni (con sì poche rughe)
t’auguro la felicità terrena
con madrigali anche rudimentali
sotto i cieli d’Italia e nella piena
stanza degli animali. E ti ringrazio
d’avermi accolta, insieme ai tuoi sodali,
co’ nodi d’adamante e di topazio (*)
(*) Gerusalemme conquistata, XIII, 70
Il sonetto con cui mi ha risposto è più bello (assai) di questo, ma se vorrà lo pubblicherà il festeggiato.
17 giugno 2015 alle 18:44
E’ questo: ma non può essere “più bello”, perché non è bello (è il solito coacervo di trivialità pseudoletterarie), al massimo è divertente.
Oi, Alessandra, ma con quanto ardire
nel tuo sonetto i miei librini occulti!
Di tal rapina non saranno inulti:
vendicherommi avanti l’imbrunire.
Ma… Se tue rime sì mi son vampire
purtuttavia nel cuor già dei tumulti
m’han suscitato: e il petto di singulti
rimbomba già, che mi par di morire.
Ah quanta affetto altrui gioia ci mena,
che ci conturba pur nei penetrali,
e arzillo corre il sangue nella vena!
Dei bellicosi spiriti fo strazio,
e mando baci come avesser ali
da trasvolar financo l’iperspazio.
17 giugno 2015 alle 19:43
Ecco fatto: distrutti in un colpo solo tutt’e due i sonetti!
Non importa, per me sono belli tutt’e due (il secondo di più) per come può essere bello il gioco che li ha prodotti e di cui sono fatti, gioco che comprende, naturalmente, l’uso di “trivialità pseudoletterarie”.
17 giugno 2015 alle 20:07
Ecco, un messaggio personalizzato.
17 giugno 2015 alle 23:04
Auguri!iiiiiiiiiiiiiiiii
17 giugno 2015 alle 23:05
Mi è scappato il tasto da sotto il dito.