
Volete una nocciolina?
di giuliomozzi
1. Se non altro è breve.
2. Per far dispetto all’autore, che è stato così snob da elencare dieci buoni motivi per non leggerlo (qui), e adesso è così arcisnob da elencare dieci buoni motivi per leggerlo (tra i quali questo, con snobbissima mise en abyme).
3. Perché in fondo l’autore, dopo essere stato una brillante promessa, è diventato un venerato maestro (maestrino, magari: non esageriamo) senza passare per la fase del solito stronzo. O almeno così crede lui.
4. Perché non sono poi così tanti gli autori italiani che si astengono rigorosamente dal romanzo, dal giallo, dall’horror, dal noir, dalla docufiction e così via. Certo, magari fanno libri divertenti quanto un film iraniano: ma se vogliamo difendere la letteratura di qualità…
5. E’ un dinosauro. Lo aiutiamo a sopravvivere, o prepariamo la formalina?
6. L’autore è stato tradotto in Francia, Germania, Russia, Olanda, Usa, Giappone. Dave Eggers ha dichiarato di aver sentito parlare bene di lui (vedi). Non sarà Wilbur Smith, ma almeno non è provinciale.
7. E’ uno scrittore cattolico, di quelli che il papa non gli telefona mai. Una rarità, al giorno d’oggi.
8. Ha messo in copertina un disegno del nipote. Che caro!
9. Prima o poi gli spedirete il vostro dattiloscritto. Se gli mandate anche il suo libro, con preghiera di autografo e busta già affrancata per la restituzione, forse guadagnate un punto. (Si sa come funziona, certa gente).
10. Se non altro è breve. Volete una nocciolina? O preferite un bagno caldo?

Qui e in cima all’articolo, due opere di Roy Lichtenstein
22 febbraio 2015 alle 10:20
11. se non altro, per premiare le capacità di utilizzo della raffinata arte dello storytelling dell’autore (espresse in vibrisse e altrove)
22 febbraio 2015 alle 17:55
“ Giovedì 25 gennaio 1996 – « Roma, 22 ottobre 1945, ore 22 – È passata nella strada in questo momento una musichetta volgare, a me sembra che venga dal purgatorio, sono in un momento di assenza, sono con quelli dall’altra parte. Favole e morti non è lo stesso? » (Elsa Morante, Taccuini) “ [*]
[*] La s-formazione dello scrittore / 215
1 marzo 2015 alle 07:22
12. Per parlare poi in Vibrisse delle tematiche del libro con parole che testimonino una esperienza (di vita o anche solo di lettura).