Metodo in dieci punti per scrivere un post efficace

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Una bellezza della Prima Repubblica

Una bellezza della Prima Repubblica

di giuliomozzi

1. Ricordatevi che la bella figliola nella foto-guida funziona sempre (vedi sopra).

2. Ricordatevi che alla base di tutto c’è il senso comune. Il vostro post potrà (a) confortare il senso comune, (b) opporsi al senso comune, (c) ignorare il senso comune, (d) ragionare attorno al funzionamento del senso comune. Nel caso (a), la probabilità che il vostro post attiri l’attenzione è dell’82%. Nel caso (b), del 56%. Nel caso (c), 3%. Nel caso (d), 0%. La somma delle percentuali non fa 100 perché, com’è ovvio, un articolo che conforti il senso comune può benissimo attirare l’attenzione (e le critiche) di chi cerca di contrastare il senso comune, eccetera.

3. Ricordatevi che l’inflessibilità morale paga, paga moltissimo. E costa poco: solo parole.

4. Ricordatevi che l’importante è prendere posizione, non argomentare una presa di posizione. La presa di posizione va sempre presentata come il punto di partenza del discorso e non come la sua conclusione. Se si discute, a es., attorno all’opportunità o inopportunità di somministrare cure di pura sopravvivenza a persone da anni in stato di incoscienza profonda, dovrete prima di tutto dichiarare: “Premesso che sono favorevole all’eutanasia…”, o “Premesso che sono contrario all’eutanasia…”. Tanto, difficilmente chi vi leggerà andrà oltre la premessa. (Per approfondire).

5. Ricordatevi di non perdervi nelle distinzioni. Dovete essere netti. Che – vedi l’esempio al n. 4 – essere favorevoli all’eutanasia (Wikipedia) sia cosa assai diversa dall’essere contrari all’accanimento terapeutico (Wikipedia), non ha molta importanza. Distinguere, analizzare, sollevare dubbi: tutte cose che vi fanno perdere audience.

6. Ricordatevi che i guai non hanno cause: hanno colpevoli.

7. Ricordatevi che i colpevoli sono tanti, sono fra noi, sono segretamente associati, agiscono ormai da lungo tempo; se il loro agire ha un movente, non ci interessa; se il loro agire ha uno scopo, non ci interessa; ci interessa il loro complottare, in sé e per sé.

8. Ricordatevi di scegliervi un avversario. Possibilmente qualcuno che abbia altro da fare che badare a voi (es. il Capo del governo, il Presidente della Repubblica ecc.), così non avrete il problema di rispondergli.

9. Ricordatevi di non indicare la fonte delle informazioni che fornite: qualcuno potrebbe controllarle.

10. Nella discussione che eventualmente si svolgerà in calce al vostro post, ricordatevi
– che il modo più semplice per far fuori un avversario è quello di attribuirgli opinioni palesemente idiote. Che non siano le sue, è cosa che non vi riguarda;
– che qualunque ragionamento altrui può essere liquidato attribuendogli (senza spiegare, per carità) la qualità di “discorso sofistico”;
– che attribuire al vostro interlocutore un interesse personale (senza specificarlo) è sempre vantaggioso;
– che alle domande di chiarimento, precisazione, argomentazione, ecc., non si risponde. Mai.

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20 Risposte to “Metodo in dieci punti per scrivere un post efficace”

  1. Ma.Ma. Says:

    ahahahaa, foto a parte, per un attimo, cioè all’inizio ti stavo prendendo sul serio. Tanto che ho riportato su un foglietto persino un paio di appunti per replicare. Ma al quarto punto ho capito. Terribile e tristissima realtà dev’essere quella di gente che sta a pensare a come fare per attirare attenzione a tutti i costi. Per il resto ho notato il parallelismo con certo giornalismo (mi riferisco al consiglio di lettura). Fa riflettere…

  2. Morena Silingardi Says:

    Questo decalogo lo inserisco direttamente nel mio decalogo “Dieci buoni motivi per leggere Vibrisse tutti i giorni, o almeno appena posso”. Grazie (in verità, il mio più che un decalogo è un centalogo, ma si sa: il decalogo acchiappa sempre, uno dei più noti ha un sacco d’anni e ancora molta audience).

  3. Stefano Re Says:

    Sempre arguto. Bravo Mozzi.
    O forse devo dire punti palesemente idioti.
    Resto moralmente integerrimo e per amore di verità ti faccio i complimenti.

  4. dm Says:

    Con qualche correttivo può essere utile anche per scrivere “status”. E massimizzare così il numero di “seguaci”.
    Viva il successo!

  5. dm Says:

    (Per i non addetti ai cazzeggi: mi riferivo al facebook.)

  6. RobySan Says:

    Sfidare a duello il contendente (dialettica balistica), si può ancora fare?

  7. adriana Visini Says:

    Bravo, complimenti!

  8. fausto Says:

    Dialettica balistica? Il termine tecnico antico sarebbe “Duello di Dio”. Temo sia proibito da molti secoli.

  9. Giulio Mozzi Says:

    Il “duello di Dio”, Fausto, è tutt’altra cosa dal duello comune. E’ un procedimento giudiziario, previsto dalla tradizione o dai codici.

    Un po’ verbosa ma interessante è la voce duello di Wikipedia. Dove si scopre, tra l’altro, che il duello in Italia è stato depenalizzato nel 1999.

    (Ovvero, Fausto: se ti sfido a duello, ciò non costituisce reato; se ti sfido a duello e t’ammazzo, vengo processato per omicidio).

  10. Giulio Mozzi Says:

    L’efficacia del metodo è stata provata. Questo post è stato consultato, secondo il servizio statistico di WordPress, da 1.482 persone diverse (alle quali si aggiungono, ma non possono essere contati, chi legge ricevendo gli articoli via email, chi usa un lettore di blog ecc.). Interrogando Google con le parole “post efficace”, questo articolo risulta il primo della lista; con “scrivere un post efficace”, il secondo. Ieri vibrisse è risultato undicesimo nella classifica dei blog italiani su WordPress più letti (di solito è diciassettesimo); questo post, in particolare, è risultato settimo nella classifica dei post in blog italiani su WordPress più letti.

    Aggiungiamo, per completezza, che la redazione del post ha richiesto circa sette minuti.

  11. Mariarita Says:

    Sei fortissimo! Da riflettere…

  12. Riccardo McOtter Says:

    Io aggiungerei anche che il post è stato scritto da Giulio Mozzi nel suo blog, se l’avesse scritto Riccardo McOtter nel suo blog appena aperto, le 1482 persone sarebbero state 14,82, arrotondiamo a 15 perché non esistono persone che valgono 0,82. Questo è un aspetto da non sottovalutare. L’efficacia del metodo è provata, ma se metto benzina in una Fiat Palio e poi provo a mettere la stessa benzina in una Lamborghini penso che i risultati saranno diversi. Che poi la benzina di qualità faccia andare un po’ meglio sia la Palio che la Lamborghini è ovvio…senza contare che i blog sono ben più complicati di un motore a scoppio, e le variabili sono ben più imprevedibili.

  13. Giulio Mozzi Says:

    Riccardo: ma molti post in vibrisse hanno un numero di lettori decisamente inferiore.

  14. glasmundo Says:

    Un inchino, anzi dieci. 🙂 Giovanni

  15. Riccardo McOtter Says:

    Vero che molti post hanno un numero di lettori inferiore, ma ciò dipende soprattutto da un discorso di keywords, come tu stesso hai puntualizzato nel commento. Quello su cui io discutevo, pertanto, è il contenuto del messaggio, che non era “questo è uno dei post più letti di Vibrisse”, bensì “questo post è stato fra i più letti d’Italia, il che dimostra che il metodo descritto funziona”.

  16. RobySan Says:

    L’efficacia del metodo è stata provata. Questo post è stato consultato…

    Dunque questo post è stato scritto secondo le dieci regole o alcune di esse?

    Potresti, Giulio, chiarire il punto?

  17. Giulio Mozzi Says:

    Certo, Riccardo, Robysan. Ho messo una bella figliola come immagine-guida, ho lisciato il pelo al senso comune, non mi sono perso in distinzioni, ho additato dei colpevoli, eccetera eccetera. In particolare il metodo qui applicato è quello descritto al punto 2, (d).

    Va aggiunto il fatto che i decaloghi sono ormai un “genere letterario” dal quale lettrici e lettori di vibrisse si aspettano sempre qualcosa di divertente e istruttivo insieme.

    (Non si può più scherzare, a questo mondo. Ti prendono sempre tremendamente sul serio).

  18. RobySan Says:

    Pensavo che alla domanda “potresti chiarire il punto?”, secondo il dettame 10c, non si sarebbe dovuto dare risposta!

    (Non si può più scherzare, a questo mondo. Ti prendono sempre tremendamente sul serio).

  19. Claudia Falzone Says:

    @Giulio Mozzi
    Ho preso l’idea da questo post per scriverne uno analogo per il mio blog (qui: http://tramusicaeparole.com/2015/03/10-trucchi-per-scrivere-un-post-virale/ – ovviamente togli pure il link, se lo reputi inutile). Spero non ti dispiaccia: in caso fammi sapere se dovesse essere un problema.

    @Riccardo McOtter
    “l’avesse scritto Riccardo McOtter nel suo blog appena aperto, le 1482 persone sarebbero state 14,82, arrotondiamo a 15 perché non esistono persone che valgono 0,82.”

    Poi ti dico com’è andata sul mio blog. Scommetto però che sarà più vicino a 14,82 che a 1482. 🙂

  20. Giulio Mozzi Says:

    E perché mai dovrei togliere il link?

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