
[Di Tom Gauld. Si trova un po’ ovunque in rete.]
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This entry was posted on 21 dicembre 2014 at 11:39 and is filed under Teoria e pratica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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21 dicembre 2014 alle 12:46
” 15 maggio 1995 – Avendo notato, facendomi la barba, che mi stanno crescendo due esagerate mefistofeliche melodrammatiche sopracciglia – probabile ritratto di come sarò se sarò da vecchio -, ricordatomi di un caratterista della commedia all’italiana che ne aveva, insieme a un vocione da omaccione, due di analoghe, ho pensato al ruolo secondario ma indispensabile del caratterista, che è, in buona sostanza, un attore che ha qualcosa di troppo. (Qualcosa di antico, di dismesso, di pregresso, di misterioso, di buffo: un reperto archeologico) ” [*] [**]
[*] La s-formazione dello scrittore / 173
[**] Buon Natale a tutti.
21 dicembre 2014 alle 13:28
Oh, si sciolgano i cipigli, ecco l’occasione di un sorriso!
21 dicembre 2014 alle 13:33
Un “flashback”piacevolissimo sulla narrativa inglese del sette/ottocento.
21 dicembre 2014 alle 19:15
Elena H. Rudolph avvisa che l’autore dell’immagine è Tom Gauld,
23 dicembre 2014 alle 21:52
Elementi per la narrazione epica, credo ve ne siano anche qui.