La stilografica (Le cose che ci sono in casa, 33)

by

di Claudio Mercandino

[Le regole del gioco sono qui].

È nera e ha un logo candido sul suo scuro cappuccio,
da oltre vent’anni è libera dal lusso dell’astuccio;
la spola fa, instancabile, tra mensola e taschino:
danza ogni dì, ben agile, in punta di pennino,
con vezzo calligrafico sul foglio immacolato
per dir, con piglio fervido: “Un segno l’ho lasciato”.

E un segno, sì, indelebile, lei lo lasciò davvero:
presente malinconico fu d’un addio sincero
allor che la combriccola, quando cambiai lavoro,
mi volle far, donandola, un bell’omaggio d’oro
che assai mi scaldò l’animo. Da allor triste il ricordo
a ogni pensier nostalgico sussurra: “Ancor ti mordo”.

Sebben non sia simpatico, l’inchiostro suo mi è grato
col suo bouquet cromatico – blu, rosso, noir, seppiato –
e con l’inconfondibile odor di fresco fieno
che dal calamar levasi quando rifaccio il pieno
per poi lasciare un grafico tracciato sopra il foglio,
nero su bianco: un fertile viaggio su un campo spoglio.

O cara penna, vivida memoria d’un passato
che, se passò, ritornasi qual sogno ancor sognato,
sol per avari autografi ti adopero ogni giorno
(ma non perciò più ignobili) ché, con mio grande scorno,
mi tocca un automatico scrivano utilizzare:
d’accordo, esso è più pratico, ma tu il cuor sai toccare.

 

versi alessandrini

Pubblicità

Tag:

Una Risposta to “La stilografica (Le cose che ci sono in casa, 33)”

  1. amanda Says:

    molto da pennino d’oro questi versi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: