di giuliomozzi
Le copie a disposizione sono cinque.
1. Leggete il romanzo L’amore normale di Alessandra Sarchi.
2. Scrivete quello che ne pensate in un testo non più breve di 1.800 battute e non più lungo di 180.000 battute. In calce al testo scrivete il vostro indirizzo completo (anche il codice postale, grazie).
3. Mandate il testo a Giulio Mozzi (giuliomozzi@gmail.com), scrivendo nell’oggetto: “L’amore normale”.
4. Incrociate le dita.
5. Dopo qualche minuto, disincrociate le dita e mettetevi in attesa.
Tutto questo va fatto entro il 23 maggio 2014.
Pubblicherò in vibrisse le recensioni pervenute, positive o negative che siano. Non pubblicherò le recensioni che contengano insulti, contumelie, insinuazioni o falsi in bilancio (ma non penso che ne arriveranno).
Il 24 maggio 2014, con una piccola cerimonia privata, estrarrò a sorte cinque nomi e provvederò a spedire le cinque copie del romanzo.
Risposte anticipate alla prevedibile domanda:
– “Perché dovrei partecipare a un gioco nel quale si vince una copia di un romanzo che ho già letto?”.
a. Perché così, se il romanzo ti è sembrato bello, puoi regalarne una copia a chi ti pare; se il romanzo ti è sembrato brutto, ne hai una copia nuova che puoi scambiare con qualcosa d’altro (un altro romanzo, un cavatappi, una confezione di cavoletti di Bruxelles ecc.).
b. Perché il romanzo l’hai preso a prestito in biblioteca, e così ti trovi invece a possederlo (wow!).
c. Perché il romanzo l’hai letto in digitale, e così ti trovi invece a possederne una copia in carta (merda! E chi è che ci ha più spazio in casa? Maledetti libri!).
d. Perché desiderare ciò che si ha già è un desiderio la cui soddisfazione è sicura (forse, l’unico desiderio la cui soddisfazione è sicura). E questo c’entra un poco col romanzo
Ah: di questo giochetto, l’autrice non ne sa niente. Adesso le mando il link. La fotografia in alto (che si trova poi nella copertina del libro) è di Herbert List.
23 aprile 2014 alle 17:26
Un pensiero lo faccio.
23 aprile 2014 alle 21:13
Ho finito di leggere “L’amore normale” due giorni fa. Finalmente un libro che richiede tempo e non un consumo veloce e distratto.
Le frasi sono così dense che spesso sono tornata indietro per paura di non essere riuscita a coglierne tutto il senso. E ogni volta era come ritrovare qualche moneta d’oro che avevo lasciato cadere dal mucchio che avevo già arraffato.
Volevo rileggerlo tutto appena finito, ma poi ho pensato che due o tre settimane di distanza avrebbero reso la mia vista ancora più sensibile ai luccichii.
A quel punto potrò anche scrivere la mia recensione e partecipare al gioco.
23 aprile 2014 alle 21:30
L’ha ribloggato su literaide ha commentato:
Rilancio volentieri un’iniziativa di Giulio Mozzi (Mary)
24 aprile 2014 alle 09:03
giulio, sul link a destra Alessandra è diventata Analisa 🙂
24 aprile 2014 alle 10:31
Ossignùr. Grazie, manu.
24 aprile 2014 alle 12:08
L’ho cercato disperatamente, “L’amore normale”. Alla fine mi è arrivato un messaggio da IBS, nel quale mi avvertivano che il volume non era più in catalogo. Ebbene, pagherò il doppio del prezzo a chi, una volta vinto il volume, vorrà vendermelo/prestarmelo/farmelo leggere a casa sua/spiarlo mentre lo rilegge, ecc.
24 aprile 2014 alle 12:36
Ma come, fuori catalogo: non è mica uscito nel 2014?
24 aprile 2014 alle 12:48
Ok ok. Trattasi in realtà di grave equivoco con il volume “Il suicidio di Angela B.”, segnalato dal Mozzi, cercato a lungo e mai trovato “perche’ non reperito presso il distributore autorizzato dall’editore”. Ora voi vi chiederete come ho fatto a sbagliarmi, dato che nulla coincide, né il nome dell’autore, né il titolo dell’opera. La risposta è “Non mi prendo una vacanza da due anni”. A questo punto, però, ne approfitto per chiederne una copia.
24 aprile 2014 alle 13:04
già fuori catalogo???possibbole?è uscito nel 2014!
24 aprile 2014 alle 13:05
Pierobalzoni, ti ci va un concorso del Club Med, no di Mozzi.
24 aprile 2014 alle 13:20
Ho potuto leggere l’anticipo del romanzo di Alessandra Sarchi sulla pagina di Einaudi e sono rimasta molto colpita dalla calma intensità del suo raccontare. Lo leggerò per intero quanto prima.
24 aprile 2014 alle 13:26
Perbacco, pierobalzoni che confonde il libro con un altro, Giulio che confonde il nome dell’autrice con un altro. Qui c’è del mistero…
24 aprile 2014 alle 19:17
Davide, “L’amore normale” non è fuori catalogo. Nessuno l’ha detto, nessuno l’ha scritto. Cerca, se puoi, di non stupirti per notizie che ti inventi tu stesso.
24 aprile 2014 alle 20:21
no,giulio,ho mi son limitato a colnsiderare quel che era stato scritto due post(non uno)sopra al mio!
24 aprile 2014 alle 20:34
Eccomi in difesa del mio amico! Mr. Mozzi, Davide non ha inventato la falsa notizia, perché “fuori catalogo” l’ha scritto dm nel post sopra. Ma perché se la prende sempre con Daviduccio?
24 aprile 2014 alle 20:52
Franci, leggi meglio.
24 aprile 2014 alle 20:59
Dm, credo di aver letto bene. Nessuna notizia, semplice domanda incredula, come quella di Davide, qual è la differenza?
24 aprile 2014 alle 22:10
mamma mia!
25 aprile 2014 alle 00:16
(Franci, Pierobalzoni ha preso un abbaglio. Alle 12:36 gli ho chiesto conto del suo abbaglio. Alle 12:48 Pierobalzoni si è corretto. Alle 13:04 Davide ha preso l’abbaglio di Pierobalzoni, evitando di leggere il commento precedente in cui Pierobalzoni aveva rettificato. … Non è vero inoltre, come scrivi alle 20:34, che io ho “inventato” la “falsa notizia”. Mi dico, cioè ti dico: è tanta fatica leggere tutti gli altri interventi del commentatore a cui ci si rivolge? Evita anche di far perdere tempo al prossimo.)
25 aprile 2014 alle 00:19
mister dm,se uno non(capita) fa un refresh e ha gia la pagina aperta dl forum o blog che dir si volgia,non vede un post messo pochi minuti prima:legga meglio,veda gli orari
25 aprile 2014 alle 05:54
La differenza, Franci, è questa: quando Davide è intervenuto, Piero Balzoni si era già corretto da un quarto d’ora. E ora, anziché dire: “Oh, scusate: ho commentato senza rinfrescare la pagina, che sbadato che sono” (o qualcosa del genere), rivendica con modi da maestrino (“legga meglio, veda gli orari”) il proprio diritto di discutere senza stare a sentire gli altri.
Questi sono comportamenti sciocchi; che fanno perdere tempo; e inquinano le discussioni (anche questa).
25 aprile 2014 alle 09:26
” 13 maggio 1984 – Sul leggere. Assomiglia molto allo scrivere. È fondamentalmente un assetto. Uno stare del corpo. Da sinistra a destra. Scorrere lungo la riga. Deve esserci silenzio intorno o essere come se ci fosse. È un parlare fra sé. Il lettore (o lo scrittore) è uno che si apparta. L’appartarsi poi a bene considerare è solo un far valere (o un arrendersi alla) la realtà del corpo. Che è individuo solo appartato comunque. Anche chi scrive fa questo. L’atto del leggere quello che ha scritto sarà compiuto da un altro in un altro spazio in un altro tempo. Questa è l’unica comunicazione possibile: fondata sul riconoscimento della distanza. Per questo spedisco le cartoline anche quando potrei alzare la cornetta del telefono. Le poste collaborano a realizzare il concetto di spazio e di tempo. Una cartolina ha impiegato vent’anni a. Suprema involontaria opera d’arte. Lo spazio e il tempo sono contenuti anche dentro la lettura. Una pagina non puoi afferrarla con un « colpo d’occhio ». Ci vuole tempo per percorrere quello spazio. Inutili e disdicevoli le scorciatoie. La lettura ha a che fare con il passeggiare. Con il viaggio: ma i modi di viaggiare sono tanti. Viaggiare può anche essere uno strazio. “.
25 aprile 2014 alle 13:17
Caro dm, lei è troppo complicato per i miei gusti. Il mio post era leggero e affettuosamente simpatico verso Davide, tant’è che ho scritto “Daviduccio”. Non ho nessuna intenzione di fare le pulci a: orari, botte e risposte; ancor meno di inquinare le discussioni. Mr. Mozzi, credo lei sia abbastanza acuto da aver compreso e… forza Davide, sei il più simpatico di tutti (sempre dopo Mozzi, s’intende 🙂 ).
25 aprile 2014 alle 14:18
Eppure son simpatico
quando mi guardo allo specchio
sono un simpatico
per i compagni e per gli amici
mentre per te, solo per te,
per te non sono che una cicca
l’avanzo di una sigaretta, fumata.
Quante ragazze mi hanno anche detto
che son bello
quanti ragazzi
mi voglion tutti per fratello
e invece tu, invece tu
mi sbatti via come una cicca,
perché non sono che una cicca per te.
Io so già,
che un giorno tu
vorrai raccogliermi,
ti brucerai,
con il mio amore,
sì ti brucerai
ma non mi avrai.
Sono simpatico, Adriano Celentano (1965)
27 aprile 2014 alle 06:01
[…] a suo tempo consigliato da Gabriele Dadati e poi, sempre sulle pagine di CRT, fotografato. Su Vibrisse le istruzioni per ricevere in regalo il libro pubblicato in questi giorni da […]
28 aprile 2014 alle 15:38
Che bella iniziativa!
28 aprile 2014 alle 15:39
Quindi per leggerlo basta cliccare sul link del titolo e leggerne un estratto?
28 aprile 2014 alle 19:01
Per leggere il romanzo bisogna leggere il romanzo tutto intero.
29 aprile 2014 alle 11:59
Ma il link rimanda a un estratto di 8 pagine, mi pare.
29 aprile 2014 alle 14:01
Nedda: ho messo un link alla scheda del libro nel sito dell’editore Einaudi.
Per partecipare al gioco è necessario (vedi il punto 1) leggere il romanzo.
21 Maggio 2014 alle 12:05
e. per il gusto di partecipare a un giochetto promozionale… i gusti sono gusti
21 Maggio 2014 alle 20:51
Lo ammetto, sto aderendo in ritardo a questo gioco, che mi par biel, ma posso sommessamente chiedere se quella data è prorogabile? Se per caso qualcuno dei potenziali candidati insegna ( e soprattutto se deve preparare dei ragazzi alla matura) , sa quanto maggio sia un mese da delirio. Intenzionata a leggere “L’amore normale”, ma con la dovuta attenzione e non pressata dalla fretta, io chiederei un lieve slittamento verso giugno.. è una richiesta che può essere accolta?
22 Maggio 2014 alle 05:54
Antonella, il concorso è rimasto aperto per un mese esatto.