Da marzo comincerò a lavorare per un altro editore. Poiché l’intesa è per il momento solo verbale, e poiché il contratto con Einaudi scade il 28 febbraio prossimo, per il momento non pubblico il nome dell’editore. Gli amici che sanno sono pregati di trattenersi… 😉 gm
Vuoi condividere alla svelta?
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
This entry was posted on 24 febbraio 2014 at 14:14 and is filed under Archivio giulio mozzi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can leave a response, or trackback from your own site.
24 febbraio 2014 alle 14:18
In bocca al lupo per il nuovo lavoro.
Maurizio Paolucci
24 febbraio 2014 alle 14:20
😉
24 febbraio 2014 alle 14:21
Mi fa piacere. In bocca al lupo!
24 febbraio 2014 alle 14:42
Benissimo. Sono sicuro che sarà alla tua altezza. 🙂
24 febbraio 2014 alle 15:05
😉
24 febbraio 2014 alle 15:30
Grande! In bocca al lupo per la nuova avventura
24 febbraio 2014 alle 15:33
Ué, la ricerca di lavoro più breve del West! Bravo, Giulio. (Bene anche per le nostre dita, slacciate dall’intreccio propiziatorio). 🙂
24 febbraio 2014 alle 15:46
Bene. In bocca al lupo.Spero ci dirai presto il nome del nuovo editore.
24 febbraio 2014 alle 15:59
evvvvvvaaaaaaaaaiiiiii! Ostriche e prosecco in Piazza dei Signori!
24 febbraio 2014 alle 16:03
I commenti con la faccina che fa l’occhiolino indicano che il commentatore “sa”? E perché il lupo deve afferrare Mozzi e tenerselo in bocca? Non è una posizione invidiabile, né per l’uno né per l’altro.
P.S.: (bartezzaghiano). Con alcune delle lettere contenute nel presente commento, poscritto incluso, è possibile compilare il nome dell’editore misterioso.
24 febbraio 2014 alle 16:03
LFK: ci vuole poco, faccio a stento uno e sessantacinque.
24 febbraio 2014 alle 16:03
E’ una bella notizia.
In bocca al lupo a Giulio
24 febbraio 2014 alle 16:08
Qua in Sardegna ti sentiresti a tuo agio allora. 🙂
24 febbraio 2014 alle 17:15
anche da parte mia tanti auguri di buon lavoro, Giulio
24 febbraio 2014 alle 18:24
Ah Robysan, l’hai notato sì, ma neppure tu hai resistito a fare un bell’occhiolino (col psss).
24 febbraio 2014 alle 18:36
Eh, bravo, appena una te lascia, un’altra te se pija, adesso però semo curiosi de conosce’ la misteriosa…
25 febbraio 2014 alle 01:09
ottima notizia giulio !
25 febbraio 2014 alle 01:11
Bene, sono contento che una professionalità del genere non resti a spasso, se no altro per un senso di bilanciamento verso questo settore. In bocca al lupo per la nuova avventura.
25 febbraio 2014 alle 06:24
LFK: perfetto. Domani arrivo a Cagliari.
25 febbraio 2014 alle 10:54
@dm: essendo presenti almeno due volte, nel mio commento, tutte le lettere dell’alfabeto, credo che ci si troverebbe la gran parte delle case editrici italiane. (faccina che fa l’occhiolino, accenna un sorriso – ché una risata parrebbe brutta, stanti le numerose otturazioni dentali – e esterna un velato sarcasmo, solo vagamente intelligibile, con voce nasale. (Questa faccina l’ho descritta perché non ne ho trovata una che corispondesse soddisfacentemente a queste stringenti specifiche.)).
@Giulio: aò, ‘sto lupo ti deve proprio masticare, eh! Si immagini un lupo con Mozzi nella pancia (dovrà ben inghiottirti, presto o tardi): si avrà da cercare un cacciatore che ammazzi il lupo e quindi lo sventri, estragga Mozzi – si spera già non troppo digerito, ma non dispero: è tosto – imbottisca di pietre la pancia del lupo e sommariamente suturi. Chi li sente gli animalisti poi?
25 febbraio 2014 alle 11:00
Sono strafelice per te, mi piacciono queste belle notizie, ad maiora
26 febbraio 2014 alle 00:40
Mi fa molto piacere questa notizia.
In primo luogo, perché si è evitato un disoccupato in più.
In secondo luogo, perché mi era apparso molto deprimente il fatto che l’editoria rinunciasse alla sua “peculiare” collaborazione.
In terzo luogo perché, avendo quasi deciso di mandarle un mio manoscritto, ero rimasto frastornato dalla mia solita sfiga..
Comunque auguri per il nuovo lavoro.
26 febbraio 2014 alle 06:01
Mauro, mi dispiace: il mio nuovo lavoro non consisterà nella selezione di inediti, bensì nella pulizia scrupolosa di corriodi, vani scale, servizi, uffici e sgabuzzini. Avrò in dotazione un bellissimo secchio di moplen rosa.
Eh, la tua solita sfiga…
26 febbraio 2014 alle 10:08
Perfetto!
Il mio manoscritto tratta appunto di un “talent scout” che scala (“scala” inteso come verbo, non come aggettivo qualificativo) una casa editrice partendo come addetto alle pulizie.
Per quanto riguarda l’aver trovato lavoro, possiamo ascriverlo al primo degli innumerevoli successi di cui sarà lastricata la strada di Matteo (e non sto parlando dell’evangelista…).
E poi escludere lei dall’editoria sarebbe stato come escludere la Ferrari dalla F1 solo perché il rosso non si intona con il grigio dell’asfalto.
Ora torno al lavoro, perché come disse il Tremonti “con la cultura non si mangia”.
Buona giornata.
P.S.: mi perdoni l’umorismo di bassa lega, ma nel grigiore padano se non si sorride un po’ viene voglia di gettarsi dal balcone.
26 febbraio 2014 alle 10:21
O Giulio, non puoi averlo blu o verde, il secchio? (blu e verde intesi come aggettivi e non come verbi).
26 febbraio 2014 alle 10:53
Sono molto contento. In questo momento difficile – frase che di solito prelude a una qualche dichiarazione catastrofica -, le belle notizie scaldano il cuore. Ad maiora! Ale
26 febbraio 2014 alle 11:24
evviva, te lo meriti, vibrisse in festa!
26 febbraio 2014 alle 18:03
Ma benedetto Robysan, è proprio perché nel tuo commento “credo che ci si troverebbe la gran parte delle case editrici italiane”, che ho scritto “neppure tu hai resistito a fare un bell’occhiolino”.
L’occhiolino di Elena Marino e il tuo ps, sono lo stesso messaggio: il primo è solo più sintetico. 😉
26 febbraio 2014 alle 18:07
Giulio: fino a due settimane fa (ho verificato rapidamente in archive) l’intestazione del commento era: Tizio dice. Ora, non so se per l’internazionalizzazione dei tuoi scritti, è Tizio says… Meno domestico, secondo me.
27 febbraio 2014 alle 07:00
Confermo, Roby: il secchio è rosa, inteso come deittico.
27 febbraio 2014 alle 07:01
Eh, Daniele: dìglielo tu a Matt.
27 febbraio 2014 alle 11:51
O dm: la cosa è, sic et simpliciter, che io detesto la retorica delle faccine – o almeno non la amo – e la maltratto ogni volta che posso. E’ più forte di me. (Non sono propriamente lo stesso messaggio; sono la stessa funzione semantica, cioè svolgono lo stesso ruolo funzionale all’interno del testo, se mi passi l’assolo di trombone).
O Giulio: deittico, certo; come non pensarci? Poi, forse, è meglio rosa che blu: vuoi mettere la soddisfazione di potere, la sera, dar la buonanotte al secchio? Rosa.
27 febbraio 2014 alle 17:10
Giulio, che casa editrice povera e arretrata! Al mio liceo le signore delle pulizie dispongono di un carrello con tutto un armamentario di vari colori e materiali per le pulizie, altro che secchio rosa in moplen! Vabbe’, conoscendoti so che ti adatterai senza problemi…
27 febbraio 2014 alle 18:02
Okay, Robysan, assolo.
Giulio, le intestazioni dei commenti dipendono più che altro dal template del blog. Matt ci può metter del suo, a cambiare alcune stringhe, ma nell’intestazione dei commenti, agendo sul template, ci puoi scrivere qualsiasi cosa.
(Sempre che tu abbia comperato il diritto a cambiare il template; mi par di sì, hai modificato altre cose non modulari…)
Se non m’inganno, ma sono abbastanza furbo per non ingannarmi.
: – D aniele
28 febbraio 2014 alle 12:16
giulio, sarà un incarico che tiene conto di una ripulita all’hard disk? (vedi ‘trovarobe 14’ del 29 maggio 2009)
28 febbraio 2014 alle 15:56
Ma quella volta scherzavo. E comunque bisognerà capire che cosa vuole, spera ecc. il nuovo datore di lavoro.
2 marzo 2014 alle 06:05
molti auguri per il nuovo lavoro Giulio, con o senza mocio, secchi e detersivi vari. Mi sento più sollevata!