di Chiara Daino
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Dell’epica erotica: inno ad Ilio
Règia catena, ripido crinale,
patibolo di amplessi, di piacere;
Tu tututto tu, canto d’Animale:
cerco lo schianto d’ossa per godere
dopo quel pànico fiutare fiero
l’ischio robusto di maschio guerriero.
Nell’acetàbolo voglio cullare
la perversione che pura pretende
leccare lenta lombi – per lodare
lo lembo ligneo ch’al sesso scende.
Tu m’ubriachi, cresta iliaca
goduria pelvica, dionisiaca…
Tag: Chiara Daino
23 agosto 2013 alle 17:41
Meravigliosa, grazie
23 agosto 2013 alle 18:23
Ubriacante e coinvolgente, la poesia e anche la poetessa. Che bella scoperta 🙂
24 agosto 2013 alle 10:44
Fossi capace di lodare tanto bene come Chiara Daino, loderei anche io la cresta iliaca che tanto merita, ma dopo questa bellezza colgo un saggio suggerimento “Astenersi perdi tempo”. Bravissima.
25 agosto 2013 alle 10:28
vertiginose ed inebrianti discese 🙂
26 agosto 2013 alle 10:49
Giuseppe: io a ringraziare – ogni Lettore e Vibrisse, sempre
icalamari: cheers! Nel grazie e nell’a presto [*ubriacante* è complimento che mi dipinge felice: https://www.youtube.com/watch?v=oEGAdEGnqKA%5D
Morena: e pensare che, per me, lodare Bene significava solo *adorare Carmelo*… Generalmente [e geneticamente] sono più portata all’invettiva. Abbracci grati
Amanda: brindisi alla vertigine *di una goccia*, nel goccia a goccia
27 agosto 2013 alle 17:10
ben fatto ragazza!
27 agosto 2013 alle 17:21
Grazie Rosaria,
dovrei [s]fidarmi più spesso per perfezionare Parole.
Nell’abbraccio