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Io canto di te canto
la curva che porta
dal bordo del labbro
al dentro della bocca
io tocco di te tocco
la curva della pupilla
che si apre a scocco
mentre attacco sguardo:
la dilatazione delle pupille
e delle cellule delle labbra
dove lo spazio valica il tempo
e il minuscolo dilatare
crea sentiero al dentro.
il mollo della materia
dietro dove sei organo
e consistenza, lì allo sbocco
allo sbocciare all’istante
in cui si apre il corpo
al tuo dentro mucoso
e vivo e viene
a me il sentiero
la traccia al lancio:
al tessuto delle stelle/accessibili.
e al cielo più forti del precipitare
le comete, più forti dei giri
del magma sottoterra i corridoi
che apri aprendo gli orli.
e del tutto accessibile alla vita
l’inaccessibile alla vista.
Tag: Silvia Salvagnini
12 agosto 2013 alle 11:04
Chapeau!
12 agosto 2013 alle 16:50
bella, soprattutto i primi e gli ultimi versi, molto