di Lidia Del Gaudio
[Vuoi partecipare alle Lodi del corpo maschile? Leggi qui. Per leggere tutte le Lodi del corpo maschile, guarda qui].
Petti robusti, ampi, muscolosi,
malfermi o da macho, malandati,
petti scarni, fragili e stentati,
glabri, pelati, possenti, villosi,
petti prestanti, erculei, rocciosi,
a volte cagionevoli, patiti,
rachitici, malfermi, striminziti
oppure che si mostrin baldanzosi,
tutti amo carezzar e agogno
possedere ogni spazio vitale
di pelle tesa a vestir il sogno
della mia vita, allorché carnale
la voglia mi prende e il bisogno
suggerisce abbandono fatale,
prima, su quell’ipotesi virile
sostenuta dai muscoli contratti,
per poi dormire dove cuore batte.
Tag: Lidia Del Gaudio
8 agosto 2013 alle 20:17
Una conclusione felicissima!
9 agosto 2013 alle 08:32
anche a me piace molto la chiusa
9 agosto 2013 alle 17:22
Quando cominciano le lodi del corpo femminile? ;P
10 agosto 2013 alle 06:32
Sono già state fatte nel 1536, Andrea.
10 agosto 2013 alle 06:43
Pensa un po’ quanto c’è voluto perché le donne avessero la stessa opportunità!
La lode di Lidia è un crescendo coinvolgente: “…allorché carnale /
la voglia mi prende e il bisogno / suggerisce abbandono fatale,”: voglia e bisogno, un dualismo ben espresso, brava!
10 agosto 2013 alle 22:50
Grazie!
12 agosto 2013 alle 14:35
@ Giulio
Ma sì, era un battutone da Zelig!
12 agosto 2013 alle 14:44
Nel 1536 Zelig non andava ancora in onda.
12 agosto 2013 alle 14:45
Va bene, ho capito. Niente battute. Robe serie. Scusa.
12 agosto 2013 alle 16:16
“Nel 1536 Zelig non andava ancora in onda” è una battuta.
13 agosto 2013 alle 12:36
🙂
19 agosto 2013 alle 06:53
ma tu, o Lidia Del Guadio, con questo gaudente cognome, sei una mariella prestante?
19 agosto 2013 alle 08:50
Rosaria, troppo forte! D’ora in poi si potrebbe adottare come formula ( e chi vorrà capire, capirà). Già mi immagino certe facce: “Ma tu, sei una Mariella Prestante?”. Secondo me Lidia del Gaudio non è una Mariella Prestante, Saveria sì, ne sono sicura. (Si noti l’abuso del senno di poi: l’avevo criticata, questa Saveria, in difesa di Mariella Prestante. Ma si può?)
19 agosto 2013 alle 09:00
Dici, Morena? Saveria commenta in “vibrisse”, molto saltuariamente e sempre lapidariamente, da un paio d’anni.
19 agosto 2013 alle 09:06
Vorrà dire che sarà Mariella Prestante da un paio d’anni, perché no? Sto ridendo da sola perché stavo cadendo in una trappola tesa da me stessa: “Perché non le chiediamo di palesarsi?”. No, no, meglio tenere tutto così. Io comunque non l’avevo ancora incontrata, su Vibrisse.
21 agosto 2013 alle 16:51
In effetti, Morena, sta cosa é buffa forte. La Silvia Cassioli ci é rimasta secca e, dopo notti insonni, non si sta facendo piú sentire… e poi ci sono i trans. Che poesia scriveranno i trans? saranno interessati i trans, con tutto il lavoro che devono fare per cambiare corpo, agli otia letterari?
Comunque una delle cose che preferisco dell’aldilá é che, nel bene o nel male, non ci saranno mogli e mariti ma corpi gloriosamente asessuati. Il problema peró si ripresenterá con la Resurrezione? Giulio, tu che di teologia te ne intendi piú di me, mi dici se hai capito qualcosa al riguardo? Schero… ma mica tanto.
La poetessa americana che ho un bel po’ tradotto, la mia amata Anne Sexton, in Frequentando gli angeli (Consorting with angels) esordisce: Ero stanca di esser donna…
21 agosto 2013 alle 17:12
Rosaria, i tuoi interventi mi aprono dei mondi, davvero! Leggerò Anne Sexton, che non conosco e mi sembra di capire sia un male. Questi commenti stanno diventando interessanti tanto quanto il resto, ma nessuno dovrà restarci secco, né Silvia Cassioli, né Nadia Bertolani, né tanto meno io, che colmo con acqua sorgiva (i commenti e i suggerimenti di chi ne sa più di me) lacune più profonde degli abissi.
21 agosto 2013 alle 17:17
Evvái, baila Morena sotto questa luna piena! tvb, rosi
21 agosto 2013 alle 17:51
Rosaria, circa l’aldilà e la resurrezione: la verità è che non se ne sa niente; se ne può parlare solo per metafore e approssimazioni e (presumibilmente) invenzioni.
(Eppoi: se saremo faccia a faccia con il creatore, suvvia: davvero ci importerà tanto del resto? E se saremo esclusi dal faccia a faccia con il creatore, davvero ci importerà tanto del resto?).
21 agosto 2013 alle 20:24
Giulio, mi consoli. Sí, non si sa nulla, si puó solo immaginare e sperare.