14 Risposte to “Tre pezzi facili, 3 (esperimenti di dialogo)”

  1. Antonio Says:

    Sei un genio Valter!

  2. maria rosa giannalia Says:

    Veramente lo trovo scontato. Punto di vista maschile. Scarso approfondimento.Personaggi stampati in superficie che si leggono proprio di passaggio.

  3. dm Says:

    A me è piaciuto (anche se nella prima parte mi sono confuso più di quanto avrei voluto confondermi cercando di capire chi parlava). E della tua scrittura continua a piacermi, come scritto altrove, il brutto carattere, e perché è “autentico”, artisticamente parlando eh : – )
    Poi (ripensando al commento di maria rosa giannalia), mi sembra normale che il punto di vista nel discorso di un personaggio maschile sia un “punto di vista maschile”. Però capisco (ipotizzo) il disagio di una lettrice che vuol vedersi rappresentata, perlomeno esistere (non so come dirlo) nelle narrazioni che legge. E’ una mia interpretazione. Perché Valter, non tutte le donne sono maschiliste, ci sono anche (io ne conosco poche) donne che non sono affatto maschiliste…

  4. valter binaghi Says:

    Anch’io. Ma i pezzi facili li vedo impostati su stereotipi (maschili e femminili). Tranne il documento africano, gli altri lo vogliono essere.

  5. RobySan Says:

    Io invece continuo a non capire perché l’autore dovrebbe avere l’obbligo di “rappresentare” chi voglia sentirsi rappresentato (tanto varrebbe scrivere su commissione, dopo essersi fatta inviare una breve glossa autobiografica). Perché mai l’autore dovrebbe avere “cautele” circa la suscettibilità del pubblico? Per piacere di più?

  6. Giulio Mozzi Says:

    Così come i “tipi umani” sono stereotipi.

    Roby: non ho capito a cosa ti riferisci. Credo di essermi perso un pezzo di conversazione da qualche parte.

  7. RobySan Says:

    @Giulio: mi riferisco ai commenti #2 e #3.

  8. manu Says:

    il (ma era lei che voleva) mi è piaciuto un sacco. e mi piace anche il racconto fino alla riga:
    ‘Faccio finta di crederle. Lascerà stare mia moglie?’
    ecco, da lì in poi l’incantesimo finisce. lo sento finto.
    l’ultima riga è divertente, come la prima.

  9. Giulio Mozzi Says:

    Capito, forse, Roby.

    Daniele, scrivi:

    …mi sembra normale che il punto di vista nel discorso di un personaggio maschile sia un “punto di vista maschile”.

    Sì, ma un conto è il “punto di vista” del personaggio, e un conto è la posizione (se ne ha una) del narratore (sia che sia un narratore visibile e percepibile, sia che sia un narratore che si nasconde).

  10. dm Says:

    Robysan: ho scritto ” Però capisco (ipotizzo) il disagio di una lettrice che vuol vedersi rappresentata, perlomeno esistere (non so come dirlo) nelle narrazioni che legge.” Il punto qui è “esistere”. Da notare: “non so come dirlo”. Ci sono narrazioni in cui un lettore può trovarsi spaesato e assolutamente fuori contesto. Può dipendere dallo stile, dagli argomenti, da un mucchio di cose. In alcuni di questi casi il lettore si incazza. Nella maggior parte non finisce il libro che sta leggendo. Nel caso in cui ci sia la possibilità di esprimere l’incazzo (ad es.: il lettore è un critico, o: il lettore è un lettore di blog) il lettore non perde l’occasione. Questo intendo. Non ho detto che sia giusto, che sia sensato; ho scritto “capisco”. Ed è un capire dell’immedesimazione.

    Giulio, certo.

  11. manu Says:

    @dm
    hey…tu…ce l’hai con me? dì un po’, ce l’hai con me?? (taxi driver, se ci fosse bisogno di annotare la citazione..) 🙂

    se la risposta è si, (ma può essere una coincidenza di termini, nel qual caso mi ritiro) tengo a sottolineare che la mia ‘incazzatura’ espressa ieri a chiare lettere a claudio salvi sottolineava la mia sintonia con la sua scrittura. per me è palese, ma mi rendo conto che può non esserlo all’esterno… bel modo di dire a uno qualcosa di buono, eh?

    insomma, sig. daniele, nel caso non si fosse riferito a me, ritenga nulla la presente (che di fraintendimenti è pieno il mondo, e i blog)

    saluti a tutti

  12. dm Says:

    Manu, non ho ancora letto quel commento a Claudio Salvi.

  13. manu Says:

    ecco appunto, ho frainteso. ciao

  14. dm Says:

    Mi accorgo, avevo letto il commento. E non mi era sembrata un’incazzatura, né una ‘incazzatura’.

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