Valter Binaghi, Una cena fredda
Senti, questo week end è meglio evitare la montagna. Ho visto il meteo. Nuvoloso sabato e pioggia domenica.
Non so perchè ce la siamo comprata quella casa, che poi non ci andiamo mai.
Preferisci passare due giorni alla finestra a guardar piovere?
No, ma che palle, facciamo almeno qualcosa di speciale.
Una bella cenetta con gli amici, ti va?
E’ un’idea, si. Ho giusto voglia di una cena tutto pesce. Ti ricordi come ci si divertiva un paio d’anni fa, i sabati con i Meroni, quando tu e lui facevate finta di andare a pescare e poi si facevano i pesci alla griglia.
Come finta. Pescavamo. Dalle cinque del mattino
Si ma dopo passavate in pescheria. Però era divertente.
Già. Finchè non gli è morta la figlia.
Dio, non me ne parlare. L’hai più visto lui?
No, da anni. E non è il caso di richiamarli adesso. Con i figli che girano per casa e loro che hanno perso l’unica che avevano, dev’essere uno strazio.
Per loro o per te?
Okay, sarà una forma di vigliaccheria ma comunque una cosa così non la reggo. Saranno mica gli unici da invitare, no? Facciamo una cena fredda?
Si dai, una cena fredda. Senti la proposta. Faccio insalata di polipi, pasta fredda con gamberetti e pomodorini, branzino lesso da servire freddo con la maionese, e le melanzane alla greca, con menta e yougurt. Ma chi invitiamo?
Il Franco e la Sandra Barbieri…?
No, eh! Tutto il mondo ma non la Sandra Barbieri. Intanto (se non lo sai te lo dico io) quei due lì sono in rotta, mi sa che si stanno separando. Lui deve averla beccata in uno dei suoi filarini (era ora, il Franco ha più corna di un cesto di lumache) e so che litigano dalla mattina alla sera. Non vorrai beccarti una scenata in diretta, spero.
No, certo. Sai chi mi viene in mente? Il mio vecchio amico Rambaldi.
Quello con cui andavi allo stadio? Ma ce l’ha una moglie?
Se non ce l’ha una da portare la trova in un attimo. E’ pieno di donne, il Rambaldi
Si, infatti. Il classico vitellone di anni cinquanta. No grazie, che poi io mi trovo a intrattenere la zoccola di turno e voi parlate del Derby per tutto il tempo.
Ma non te ne va bene una, cazzo. Proponi tu, allora. La mia collega Fernanda, col marito che non conosco ma dev’essere simpatico (se ha sposato lei)
No, senti, gli incontri al buio mi mettono in agitazione. Mica che poi mi arriva in casa uno squinternato come quella volta …
Il valdese, dici?
Esatto. Due ore di predica sulle menzogne di Roma e altre due ore di teologia protestante. In più non si poteva fumare a tavola e mi sono preso una mezza polmonite per tirare ogni tanto qualche boccata in terrazzo. Lo capisci che alla nostra età abbiamo bisogno di situazioni tranquille, prevedibili, dove siamo sicuri di essere a nostro agio…?
Si potrebbe invitare la Porrini, che è sola, poverina.
Si eh? E poi? Vai avanti. Scommetto che stai per chiedermi di presentarle qualche collega scapolo. No. L’abbiamo già fatto, ti ricordi? E la serata è finita in merda.
E ti credo. Quel tuo caro Pinotti, che a tavola si è bevuto due bottiglie da solo e poi ha insistito per accompagnarla. Al primo semaforo aveva già allungato le mani.
Di chi è la colpa se lui è a digiuno da un secolo e lei è una figa di legno? Del resto, a questa età mica si può cambiare: bisogna prendere la gente come è.
Bè, sai che ti dico? Io non è che mi devo caricare dei lutti, delle smanie e dei vizi altrui. Me ne sto per conto mio e sto meglio. La cena ce la facciamo tra noi.
Ma si. Allora domani mattina vado io in pescheria, e prendo polpi, gamberi e branzini. E magari ci butto dentro anche un paio di astici, eh?
Cosa? Vuoi spendere un capitale per una cena tra noi soli? Ci sono bistecche in freezer, e patatine novelle. Faccio quelle e via. Così invece di star qui a cucinare tutto il pomeriggio come una scema, ne approfitto per andare dal parrucchiere, che ne ho tanto bisogno. Guardami, sembro una strega. E anche tu, datti una sistemata, fai qualcosa, una corsetta ogni tanto. Non vedi che panza che hai messo?
E facciamoci la corsetta. Non so bene perchè e per piacere a chi. Tanto tu non me la dai a prescindere.
Prova un po’ a riassumere una forma umana, e poi vediamo.
Comunque c’è sempre la Sandra Barbieri sulla piazza, giusto?
Ecco, appunto. Vaffanculo, tu e lei.
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