di Alessandra Celano
Se ora tu bussassi alla mia porta
portandomi una sporta
di abbracci e baci e frutti tropicali,
ricambierei coi miei che sono uguali
benché un po’ sfatti;
ne riempiremmo piatti,
poi partiremmo per il nostro viaggio
recando sporte e scorte,
insieme finché Orte
non ci separi.
Vuoi partecipare ai Madrigali della porta? Leggi le istruzioni.
24 giugno 2013 alle 15:40
Questo lo trovo geniale.
24 giugno 2013 alle 15:45
madrigAle geniAle?
Grazie.
Ale
24 giugno 2013 alle 16:11
“Finché Orte non ci separi” svanisce dal nostro orizzonte percettivo lasciando in bocca quello stesso sapore dolce-amaro de “…e il naufragar m’è dolce in questo mare”. Geniale, Celano!
24 giugno 2013 alle 16:37
grazie anche a te, Rosanna.
24 giugno 2013 alle 21:11
[…] quando ho letto di questo nuovo gioco, sempre su Vibrisse (sempre sia lodato). Ci ho provato, con questo risultato, che riporto anche […]
24 giugno 2013 alle 21:49
“[…] io non credo ai versi liberi con suoni arbitrari e sgangherati, gli accenti sostengono la memoria e la comprensione, altrimenti non si capisce perché uno debba scrivere delle poesie”
Patrizia Cavalli, in un’intervista pubblicata oggi http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/24/patrizia-cavalli-altro-che-twitter-questa-e-poesia/
25 giugno 2013 alle 05:43
Ma guarda la coincidenza. Non sapevo. Bene, bene.