di giuliomozzi
che d’ostro e d’oro.
Che d’ostro e d’oro fu ricoperta, e giacque
immune
e fu per sempre amata, imperitura,
e fu per sempre. Scomparve
e riapparve, nei luoghi.
Fu carezzata. Guarì al contatto
innumerevoli. Sottile polvere
raccolta accarezzando, conservata
in amuleti al collo. Nessuno
fu reso immortale, a nessuno
fu tolto il male. Amoroso sollievo
dato, tutto.
2013
21 aprile 2013 alle 07:28
Ciclo di poesie messianiche, con personaggi che appaiono e scompaiono, vagamente taumaturgici, incalzati da follower beoti:-)
22 aprile 2013 alle 03:04
che d’ostro e d’oro.
Che d’ostro e d’oro fu vestita e giacque
immune
e fu per sempre amata, imperitura,
e fu per sempre. Scomparve
e riapparve, nei luoghi, innumerevoli
guarì al contatto. Fu
polvere raccolta accarezzando, conservata
in amuleti al collo. Nessuno
fu reso immortale. A nessuno
fu tolto il male. Amoroso sollievo
dato, tutto.
22 aprile 2013 alle 05:22
che d’ostro e d’oro.
Che d’ostro e d’oro fu vestita e giacque
immune
e fu per sempre amata, imperitura,
e fu per sempre. Scomparve
e riapparve, nei luoghi, innumerevoli
guarì al contatto. Fu
polvere raccolta accarezzando, conservata
in amuleti al collo. Amoroso sollievo
dato, tutto.
22 aprile 2013 alle 11:34
affascinante