di giuliomozzi
Si perse e si trovò, e fu
felice come
l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
l’uomo che dorme nella casa insonne.
14.04.2013, h 23.25
di giuliomozzi
Si perse e si trovò, e fu
felice come
l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
l’uomo che dorme nella casa insonne.
14.04.2013, h 23.25
15 aprile 2013 alle 04:38
Al solito: le parole vengono in mente alla fermata dell’autobus; e sono un modo di dire, un cliché:
Quasi subito, e chissà da dove, arriva il resto:
Poi la questione, per qualche minuto, sembra soprattutto essere questa: va bene una virgola dopo “trovò”? Non sarà meglio un punto e virgola, un due punti, un punto?
Il guaio è che la pausa lì, o la separazione, o l’articolazione, in quel primo rigo, sembrava non riuscire a sistemarsi: ma non per problemi suoi, piuttosto perché il testo, lì dove finiva, non sembrava essere finito. Gli mancava il finale. Allora:
E vabbè: dovrà essere questa cosa qui, ritmicamente; ma non è che la ripetizione dia molto significato.
Salito sull’autobus, però, ecco cosa trovo:
Giusto il tempo di respingere la variante:
e di considerare l’altra variante (che forse, però, è quella giusta; ma ci penserò):
E poi il resto del percorso, fino a casa, a domandarmi che cosa diavolo ‘sta cosa voglia dire; e che ci sia tra il bruciare e il dormire, tra l’essere in fiamme e l’essere in veglia.
15 aprile 2013 alle 08:45
uomo braccato da parole alla fermata dell’autobus cerca un finale. la punteggiattura lo incalza, ma lui resiste. respinge varianti, cede al ritmo, dribla il significato e torna a pensare. si ostina, riesce.
ma non capisce.
15 aprile 2013 alle 09:23
Si perse, si trovo’ e fu felice.
Come l’uomo che brucia nella casa: in fiamme!
Come l’uomo che dorme nella casa: insonne!
15 aprile 2013 alle 11:50
Si perse e si trovò
e fu felice come l’uomo
che brucia nella casa in fiamme;
l’uomo che dorme
nella casa insonne.
(forse avrebbe preferito non trovarsi)
(la felicità è un capovolgimento ironico)
(la casa è in fiamme, così come la casa è insonne)
(è il luogo del ritrovarsi – il “sé stessi” – a non andare)
(bruciare nella casa in fiamme è “coerente”, ma atroce)
(dormire nella casa insonne è “incoerente” e atroce pure)
(l’atrocità è il tratto comune: è bruciare dormendo)
(datemi un Maalox, una Magnesia Bisurata, un antiacido insomma)
28 aprile 2013 alle 10:37
no bruciare no
come racconta poi
di essere felice
se felice potrà mai essere