Dall’archivio dell’istante

by

di giuliomozzi

Si perse e si trovò, e fu
felice come
l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
l’uomo che dorme nella casa insonne.

14.04.2013, h 23.25

5 Risposte to “Dall’archivio dell’istante”

  1. Giulio Mozzi Says:

    Al solito: le parole vengono in mente alla fermata dell’autobus; e sono un modo di dire, un cliché:

    Si perse e si trovò

    Quasi subito, e chissà da dove, arriva il resto:

    Si perse e si trovò, e fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme.

    Poi la questione, per qualche minuto, sembra soprattutto essere questa: va bene una virgola dopo “trovò”? Non sarà meglio un punto e virgola, un due punti, un punto?

    Si perse e si trovò; e fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme.

    Si perse e si trovò: e fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme.

    Si perse e si trovò. E fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme.

    Il guaio è che la pausa lì, o la separazione, o l’articolazione, in quel primo rigo, sembrava non riuscire a sistemarsi: ma non per problemi suoi, piuttosto perché il testo, lì dove finiva, non sembrava essere finito. Gli mancava il finale. Allora:

    Si perse e si trovò, e fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme.

    E vabbè: dovrà essere questa cosa qui, ritmicamente; ma non è che la ripetizione dia molto significato.
    Salito sull’autobus, però, ecco cosa trovo:

    Si perse e si trovò, e fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
    l’uomo che dorme nella casa insonne.

    Giusto il tempo di respingere la variante:

    Si perse e si trovò, e fu
    felice come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
    l’uomo che dorme nella casa, insonne.

    e di considerare l’altra variante (che forse, però, è quella giusta; ma ci penserò):

    Si perse e si trovò e fu felice
    come
    l’uomo che brucia nella casa in fiamme:
    l’uomo che dorme nella casa insonne.

    E poi il resto del percorso, fino a casa, a domandarmi che cosa diavolo ‘sta cosa voglia dire; e che ci sia tra il bruciare e il dormire, tra l’essere in fiamme e l’essere in veglia.

  2. manu Says:

    uomo braccato da parole alla fermata dell’autobus cerca un finale. la punteggiattura lo incalza, ma lui resiste. respinge varianti, cede al ritmo, dribla il significato e torna a pensare. si ostina, riesce.
    ma non capisce.

  3. Andy Says:

    Si perse, si trovo’ e fu felice.
    Come l’uomo che brucia nella casa: in fiamme!
    Come l’uomo che dorme nella casa: insonne!

  4. RobySan Says:

    Si perse e si trovò
    e fu felice come l’uomo
    che brucia nella casa in fiamme;
    l’uomo che dorme
    nella casa insonne.

    (forse avrebbe preferito non trovarsi)
    (la felicità è un capovolgimento ironico)
    (la casa è in fiamme, così come la casa è insonne)
    (è il luogo del ritrovarsi – il “sé stessi” – a non andare)
    (bruciare nella casa in fiamme è “coerente”, ma atroce)
    (dormire nella casa insonne è “incoerente” e atroce pure)
    (l’atrocità è il tratto comune: è bruciare dormendo)
    (datemi un Maalox, una Magnesia Bisurata, un antiacido insomma)

  5. anna maer Says:

    no bruciare no
    come racconta poi
    di essere felice
    se felice potrà mai essere

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: