Pubblicità
Vota:
Vuoi condividere alla svelta?
Tag: Georges Perec
This entry was posted on 18 luglio 2012 at 09:09 and is filed under Il ricordo d'infanzia. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
18 luglio 2012 alle 12:06
ah, je voudrais tant que tu te souviennes des jours heureux où nous étions amis…
18 luglio 2012 alle 12:22
Ritorna a volte il sogno in cui mi avviene
di manovrare un tram senza rotaie
tra campi di patate e fichi verdi
nel coltivato le ruote non sprofondano…
(Luciano Erba)
18 luglio 2012 alle 14:13
ora so che precorro i tempi ma – mi viene in mente, come mi piacerebbe tenere nelle mani qualcosa che quasi non esiste più: un album fotografico dei ricordi dalla massima piccolezza fino ai… dieci anni? Che importa se di persone diverse? Immagini, foto, parole, un filo di storia… Un tempo ce li avevamo, ora con il digitale e le memorie in file… la madre della scrittrice Ugresic teneva l’album fotografico in una borsone di pelle, dentro un armadio – per cui mi appunto: rileggersi il bellissimo, straziante: “Il museo della resa incondizionata”, di Dubravka Ugresic…
18 luglio 2012 alle 14:45
il libro, è il libro di un baro e di un ladro, che parla a lettori bari e ladri tanto quanto: contrabbandano come loro tutti ricordi che non sono i loro, persino davanti ai loro figlioletti: li prendono sulle ginocchia (i figghi) e sfogliano davanti a loro un album che… non è il loro… come se fosse il loro, però… bugiardi! bugiardi! — “Hypocrite reader, — my likeness, — my brother!”