Corpo morto e corpo vivo. Eluana Englaro e Silvio Berlusconi non può certamente essere considerato la testimonianza di chi ha assistito a quanto accaduto o una semplice cronaca dei fatti. È una protesta, un grido di disapprovazione; un libro scritto in un sol fiato, in cui la precisione di una frase studiata e resa strutturalmente corretta lascia spazio all’istintività del pensiero, alla rabbia di chi non si è nascosto dietro l’opinione pubblica, ma ha avuto il coraggio di far sentire la propria voce. […]
Leggi tutto l’articolo di Rossana Quarato, apparso il 3 aprile 2012 in Pubzine.
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