Figure retoriche: minimizzazione

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Per un buco in una montagna, in Val di Susa la società civi­le fa la guerra civile.

Giuliano Ferrara, qui.

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2 Risposte to “Figure retoriche: minimizzazione”

  1. Sandro Says:

    E “I guru della decrescita”. E il finger di lodare criticando, sapendo bene che la tua lode è velenosa e ha lo scopo di svilire l’avversario agli occhi di un potenziale estimatore. (Ogni volta che Giuliano Ferrara loda qualcuno del campo avverso, è sempre abbassandolo a sé: “io sono sporco e cattivo, e vedete, anche lui checché se ne dica lo è, per questo posso ammirarlo e ci capiamo”).
    Da una paginetta-tipo di Giuliano Ferrara, Giulio, potresti ricavare molti esempi per i tuoi (non) corsi.

  2. Sandro Says:

    “Abbassare” a sé non è preciso. Perché il sottinteso è che sporchi e cattivi bisogna esserlo, e lui che lo ammette è solo più sveglio e meno ipocrita degli altri. “Sporchi e cattivi”, dice, “vuol dire poi realisti. Perciò, tolti che vi siete finalmente il prosciutto dagli occhi, benvenuti nell’unico mondo reale e possibile, cioè il mio”.

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