
Prima parte

Seconda parte

Il libro
Il museo Doderlein di Palermo.
L’onlus Astrid, che gestisce le visite al museo.
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Tag: Matteo Di Gesù
This entry was posted on 7 Maggio 2011 at 06:00 and is filed under Archivio giulio mozzi. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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7 Maggio 2011 alle 08:55
Il disfacimento è (può essere) rinnovamento e innovazione?
8 Maggio 2011 alle 16:44
Il disfacimento può essere indotto dall’uomo sull’artefatto da lui stesso costruito. Credo anche che l’uomo, l’animale in genere, sia un artefatto…(per caso?), quindi, distruggendo l'”artefatto” è possibile che sia una questione, oltre che di gusto, di rinnovamento.
L’innovazione dovrebbe essere, secondo il mio umile pensiero, la ri-creazione sempre sulla base e idea del vecchio modello preso come esempio dal nostro sapere e di esperienze architettonice. Rinnovare non significa distruggere e rifare il tutto. Rinnovare, come una ritoccatina plastica al proprio volto, significa restaurare il rudere o, di questi tempi, cercare di migliorare l’aspetto dell’artefatto anche dove non ce ne è bisogno. E ci si ritrova come maschere semite con tattoo maori; il ritorno al rave originario a fumare e bere peyota.
Sono fuori tema? Ma esistono temi fuori?
Tedeum
10 Maggio 2011 alle 22:29
bello. Tutto: il testo, il posto dove sono state girate le scene dell’intervista, e infine il racconto dello sviluppo della narrazione. Un backstage che regala piacere aggiuntivo alla pregressa lettura del testo.