di Saffo
Mi par davvero un foto-
modello o un calciatore
quell’uomo che ti ha chiesta
l’amicizia in FaceBook
e ora sempre ti tagga e ti commenta
e ti manda i poke e i cuoricini
e quasi incantata tu
chatti con lui, un dolce
sorriso in volto…
E mi scoppia il cuore, e non so più
scrivere uno status, le dita
come fossero spezzate:
ho un fuoco sottopelle,
lo schermo mi brucia gli occhi,
e non sopporto più gli auricolari dell’iPod.
Sudo freddo, tremo tutta,
sono grigia come un video spento.
Quasi quasi mi iscrivo a Seppukoo.
Non ti sopporto più, davvero!..
(tr. Totò Modò).
* * *
Simile a un dio mi sembra quell’uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, subito non posso
più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco
leggero sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade: un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell’erba; e poco lontana mi sento
dall’essere morta.
Ma tutto si può sopportare…
(tr. Salvatore Quasimodo).
(Grazie ad Alessandra per il suggerimento).
Tag: Saffo, Salvatore Quasimodo
13 aprile 2011 alle 22:18
Due versioni. Molto infedeli.
http://www.alterlucas.com/2011/04/gelosie.html