di Giulio Mozzi
Giovanni Bernoulli fu il primo Geometra, che imprese a determinare generalmente come debba ritrovarsi il principio del moto prodotto in un qualunque corpo da una qualsivoglia potenza al medsimo applicata, della quale note siano la quantità, e la direzione; Da lui fu avvertito, che qualora la forza non sia diretta al centro di gravità del Mobile, quello sempre incomincia à moversi rotando, e girando nel primo momento intorno ad una linea, che egli forse chiamò Asse spontaneo di rotazione, perché il corpo non è necessitato a volgersi dall’immobilità d’un asse materiale, ma quasi spontaneamente si aggira in virtù della sola cagione Motrice. Il metodo, che usa quel valentuomo per risolvere sì fatta questione è interamente fondato sul verisimile supposto, che tutti gli Elementi del corpo riceverebbero dalla potenza impressa quello stesso moto, che in realtà ne ricevono, se in vece di rimaneere ove sono, fossero tutti trasposti nel piano condotto per il centro di gravità, e per la linea di direzione della forza, e rispettivamente collocati venissero nei punti ne’ quali incontrano quel piano le perpendicolari sul medesimo abbassate dal vero sito di ciascheduno elemento. Ma noi dimostreremo, che questo principio, ad onta della sua verisimiglianza rare volte s’avvera.
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Tag: Giulio Mozzi
28 settembre 2010 alle 23:34
Non riesco a prelevare il pdf, si blocca tutto. Sono interessato al download e sono anche curioso di capire se il Johannes Bernoulli di cui si parla qui è lo stesso del teorema della conservazione dell’energia di un fluido reale in moto viscoso e no. Insomma quella roba con le perdite di carico, l’altezza piezometrica, la geodetica, la linea dei carichi totali, la scabrezza relativa et coetera.
Qualcuno, per cortesia, può aiutarmi a scaricare?
29 settembre 2010 alle 09:33
Carlo, prova qui.
Mi congratulo altresì per il cavalierato giustamente conferito all’ottimo Giulio Mozzi.
29 settembre 2010 alle 22:16
Comica… Grazie per le notizie freschissime e per la qualità dei post, Complimenti.
1 ottobre 2010 alle 19:52
Grazie Luca, bazzico da una vita l’altro Bernoulli e non sapevo niente del fratello. Arida meccanica dei fluidi …